Intervista all’autrice Gea Petrini

Intervista all’autrice Gea Petrini, una chiacchierata sul suo “Moon Rays” secondo volume della Darkness Chronicles.

TRAMA

L’oscurità stringe Talamh in una morsa. Liv ha perso la sua terra ma ha Niklas e la determinazione che la spinge a sfidare la notte per portare giustizia nel continente. Fiera e ostinata, Liv muove la sua magia oltre quello che la natura consente per avere la possibilità di sconfiggere gli oscuri. La dorata e Niklas, in un amore sempre messo alla prova, danno vita all’alleanza bianca nel palazzo di Aspera insieme alla casata dei Sander.
Il continente è in rovina. I gardon seminano il terrore nei villaggi del nord e le strade diventano cimiteri a cielo aperto dove banchettano i corvi. L’alleanza bianca e il nuovo ordine si preparano allo scontro richiamando però l’attenzione al di là dei mari. I predicatori degli uomini vogliono annientare gli eretici, e da ovest qualcosa di potente naviga in direzione di Aspera.

Trame politiche e amori appassionati alimentano il fuoco che sembra inghiottire le terre dei clan. Liv metterà in gioco se stessa per salvare la sua gente e il futuro di Talamh.

Notti di macabri riti, sentimenti inconfessabili, insidie sussurrate alle tre lune, scelte impossibili.
E il destino di Liv è legato ormai a quello del continente.

Nell’oscurità chi sarà la tua luce?


Moon Rays è il secondo volume delle Darkness Chronicles, nella versione cartacea del libro sono presenti le illustrazioni dei principali personaggi.

INTERVISTA

  • Ciao Gea e bentornata su onlybookslover.it!
    Finalmente il seguito di “Obscurity” ha visto la luce, si intitola “Moon Rays”. Ce ne parli in breve?

Torniamo a Talamh e quasi non riconosciamo le sue terre ora che l’oscurità è scesa a stringere il nord in una morsa. Questa è la prima impressione fotografata nell’avvertenza al lettore che apre il secondo volume della saga. Un romanzo più lungo del primo, dove magia, passione e avventura restano i motori in un intreccio denso di inganni e colpi di scena. Liv la nostra protagonista fa i conti con il crollo di ogni sua certezza ma è pronta a combattere per riportare la giustizia nel continente. È un romanzo più dark, con molte scene forti, perché il male si annida dietro i monti di Mantor in maniera sinistra. L’amore e la lotta per il potere si intrecciano determinando conseguenze in una storia che resta corale. Rispetto al primo romanzo è anche più forte l’elemento magico dal punto di vista non solo mistico ma politico, entriamo meglio nel sistema che regola questo mondo tra contraddizioni e chiaroscuri. I temi della libertà e del cambiamento sono affrontati da diversi punti di vista.

  • Il titolo fa riferimento a qualcosa in particolare che puoi svelarci come curiosità?

Sì, il titolo si riferisce a qualcosa di specifico ma non potrei mai togliere ai lettori il gusto di scoprirlo leggendo il romanzo.

  • Nei tuoi libri ci sono sempre delle grafiche pazzesche! Chi si occupa di ciò?

Le illustrazioni contenute nei romanzi, anche in questo quindi, sono di mio zio Pietro Petrini. Un bravissimo artista che ha prestato il suo talento a questa storia realizzando i ritratti emotivi dei personaggi presi in un impeto emozionale. All’inizio del romanzo poi ci sono invece delle grafiche digitali della mappa e di Mantor che ho realizzato io, mentre il progetto grafico della intera saga a cominciare dalle cover è di Paola Chiozza.

  • C’è un evento di Moon Rays in particolare che ti ha fatto emozionare mentre lo scrivevi?

A differenza di quanto accaduto con Obscurity, nella stesura di questo romanzo, lo ammetto senza problemi, ho singhiozzato ben tre volte. Non dirò nemmeno una delle scene per evitare spoiler, si tratta di momenti che per ragioni anche personali mi hanno particolarmente toccato. Non posso nasconderti che il coinvolgimento emotivo in questo secondo libro è stato ancora più forte. Credo dipenda non solo dalla trama ma dalla profondità dei personaggi che ora sono davvero scandagliati nelle loro contraddizioni, in maniera più forte. Per me sono persone della mia vita.

  • Ai lettori che ancora non conoscono la tua serie puoi dire di quanti libri è/sarà composta?

La saga delle Darkness Chronicles sarà una trilogia, sono usciti i primi due romanzi Obscurity e Moon Rays, e il terzo è in calendario per uscire a settembre.

  • Qui c’è sicuramente molta più azione, quanto ti sei divertita a scrivere questo secondo volume? Che tra l’altro è più lungo del primo!

Hai ragione, Arianna, c’è più azione. E se come ti ho detto ci sono stati i pianti, c’è stata dalla prima all’ultima pagina anche tantissima passione. Le svolte, i cambi di passo, persino le scene più crude, tutto è stato frutto di una bellissima esperienza creativa, divertente anche nelle cadute. Adesso tutto questo è nelle mani dei lettori.

  • C’è un messaggio in particolare che volevi trasmettere tramite la tua saga? 

Il problema degli scrittori che spiegano il messaggio del libro è che spesso dicono qualcosa di molto diverso da quello che arriva poi ai lettori. Posso dire che è forte il messaggio che riguarda il coraggio di rimettersi in piedi quando tutto sembra perso. In questo romanzo, attraverso Liv, viene fuori in maniera chiara questo tema. Ma in realtà riguarderà diversi personaggi che vengono messi alla prova e faranno di tutto per sopravvivere anche se non sempre nel modo che pensiamo più giusto.

Grazie per essere stata ancora con noi e…che ognuno segni la sua notte!

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