3 curiosità sull’autrice Lea De Luna

3 curiosità sull’autrice Lea De Luna in merito al suo libro “On the sea-orizzonte senza approdo”.

TRAMA

Le chiamano: “Gemelle”. Sono la Day Twin e la Night Twin, due enormi navi futuristiche che, affiancate, solcano i mari collegate da tre passerelle. Uniche superstiti della Grande Ondata che sommerse l’intero globo terrestre, ospitano a bordo l’ultima colonia umana vivente. Ma si può vivere in un’ intransigente società gerarchica all’interno di una realtà straordinariamente fantastica? Nel rigido mondo di bordo immaginato dall’ Autrice, tutto si muove tra duelli mozzafiato, sconcertanti verità, architettati complotti e un amore che, a causa delle divisioni sociali fra i sopravvissuti, non può dichiararsi tale. Attraverso gli occhi e le azioni dei personaggi, ingabbiati in schemi socialmente complessi, Lea ci accompagna in un contesto nuovo fatto di leggi severe, obbligo del rispetto e perenne emergenza. Riusciranno dunque i protagonisti ad affermare le proprie ragioni, quando tutto attorno a loro sembra impossibile? E il ribelle Ethan, Rigel della lega degli Antares, ce la farà a realizzare i suoi sogni di passione e libertà lì dove tutto è sotto lo sguardo di tutti?
 

CURIOSITÀ

In On the Sea i personaggi sono reali, persone che hanno accompagnato il mio percorso di vita da quando ero ragazza. Hanno prestato i loro volti alla mia fantasia; qualcuno in maniera cosciente, qualcun altro no. Nella mia mente ognuno si muove a bordo con caratteristiche vere della realtà quotidiana.

Inoltre tutte le armi bianche descritte esistono per davvero, ognuna di queste legate alla mia passione da collezionista.

On the Sea è anche colonna sonora inedita, composta per intero dal maestro Emanuele Lucchisani e disponibile su tutte le piattaforme musicali come Spotify o Youtube. E’ stato un progetto che, sin da subito, ha affiancato la pubblicazione del libro. Ci tenevamo a trasmettere emozioni intense al lettore, e così abbiamo utilizzato anche il grande canale comunicativo emozionale per eccellenza: la musica.

Siamo anche una bella realtà fatta di iniziative sponsorizzate sui nostri canali social (gli indirizzi sono: “On the Sea” per Facebook ed “Onthesea.book” per Istagram). Amiamo fare delle presentazioni in dinamica con attori, ballerini, spadaccini e tatuatori. Ora sono in atto dei concorsi a tema di scrittura creativa, composizione musicale e creazione artistica attraverso la fan art.

SCRIVI DI GETTO OPPURE HAI UNA SCALETTA?

Di norma penso prima in generale alla storia, ai suoi “obiettivi”. Rifletto sul finale a cui devo arrivare e poi monto le substorie che vanno a dare colore e calore alla trama principale.

C’ E’ UN LUOGO IN PARTICOLARE IN CUI SCRIVI? OPPURE OVUNQUE VA BENE?

 Cominciai a scrivere On the Sea tra un pisolino e l’altro di mio figlio che allora aveva pochi mesi. Nel silenzio creatosi, tracciavo l’impronta di quelli che poi sarebbero divenuti dei veri e propri capitoli. Mi appoggiavo dappertutto con i miei adorati quaderni i quali si riempivano sempre troppo in fretta tra scrittura, cancellature e pagine strappate. Stiamo parlando, però, di anni fa; ora invece scrivo serenamente seduta sulla mia sedia a dondolo con un tavolino portatile appoggiato sulle gambe e la mia amata pincher Piper a tenermi compagnia.

ASSOLUTO SILENZIO O MUSICA?

Sempre in assoluto, assolutissimo silenzio.

Ora, alle prese con il secondo volume, spesso mi capita di sentire prima un brano proprio del cd di On the Sea; mi rilasso un pò, dodichè apro il computer e mi catapulto sulle Twins.

 

HO SCRITTO QUESTO LIBRO PERCHE’…

Semplicemente perché mi andava di farlo e, facendolo, mi sono divertita. Attraverso On the Sea, benchè sfruttando l’arma forte della fantasia, ho cecato di trasmettere due grandi messaggi: il primo è quello di sensibilizzazione verso le problematiche ambientali. La Terra è troppo spesso depauperata dallo sfruttamento più insensato e dalla non curanza e ognuno di noi, nel nostro piccolo, dovrebbe cercare di essere più attivo nella salvaguardia di questa.

Il secondo è un messaggio ai nostri adolescenti sempre più vittime dei “Divoratori di menti” (come li amo definire) che sono i cellulari con annessi e connessi (Social, piattaforme di giochi e quant’altro). Bisognerebbe tutelare la “meraviglia della semplicità” (esempio banale: optare per una pizza insieme agli amici anzichè passare ore vicino a consolle per videogiochi o a guardare video che ledono l’intelletto umano)

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