Intervista a Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia

Intervista doppia per Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia


Simona Ingrassia è una scrittrice genovese classe 1973 .

Ha pubblicato una poesia sul quotidiano “Il secolo XIX” nel 2001.

Ha inoltre pubblicato diverse recensioni musicali per riviste come Jam , Il cibicida e Ciao 2001.

Dal 2013 al 2014 ha collaborato per www.giornaleapollo.it

Dal 2014 collabora con
https://tvandcomics.wordpress.com/
E dal 2015 ha fondato il sito di cultura generale con la sua socia
www.overthere.it

Sta scrivendo i due seguiti, in collaborazione con Silvia Azzaroli, “La memoria del futuro”, romanzo di fantascienza visionario, uscito in ebook lo scorso ottobre, che ha avuto un certo riscontro di pubblico fino alla chiusura della casa editrice e di cui si cerca un nuovo editore.


Silvia Azzaroli, è un’autrice milanese classe 1976.

Esordisce nel gennaio/febbraio 2009 con il suo primo romanzo dal titolo:

La Luna Oscura del Neckar” edito dalla Bastogi, casa editrice indipendente.

Sebbene la mancanza di un distributore e di una campagna pubblicitaria anche minima, grazie alla buona volontà e alle recensioni in siti e Blog e il passaparola, il romanzo riuscì ad ottenere una discreta visibilità e fu inoltre finalista del concorso letterario “Rhegium Julii”(http://www.rhegiumjulii.com/homepage.htm ), patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali.

Nel 2009 Silvia ha presentato la sua opera alla Fiera Internazionale del Libro di Torino .

Nel 2011 è uscito il suo secondo romanzo “Ho sognato Babilonia” edito dalla Arduino Sacco editore.

Tale romanzo ha ricevuto il patrocinio di Burago di Molgora (MB) dove è stato presentato alla presenza delle autorità comunali con grande successo.


Buongiorno a Only Book Lover e grazie di cuore per averci voluto intervistare.

Ti sei mai cimentata in altri generi?
Simona: Ho sempre una storia fantasy nel cassetto che dovrei rimaneggiare. Anni fa scrivevo anche poesie ma ho smesso.

 

Silvia: sì il mio romanzo precedente, Ho sognato Babilonia, parlava di storia. Sia antica che contemporanea essendo ambientato durante la guerra in Iraq del 2003, con diversi flashback nella Babilona di Nabucodonosor II.

Il tuo autore preferito?
Simona: Troppi da elencare. Stefano Benni, Daniel Pennac, Isaac Asimov, Robert Silverberg, Richard Matheson, Ray Bradbury sono tra questi.

 

Silvia: anche per me troppi. Ci provo. Ray Bradbury, Banana Yoshimoto, Agatha Christie, Jane Austen, Leigh Brackett, Isaac Asimov, Daniel Pennac, Arthur Clarke, Robert Silverberg, Alessandro Manzoni, Tiziano Sclavi, Alessandro Baricco, Robert Heinlein.


La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?

Simona: Credo che più che ispirarmi, la mia scrittura risenta di tutte le cose che ho letto finora.

 

Silvia: mi sono accorta, leggendo Paria dei Cieli, di essermi ispirata ad Asimov.

Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Simona: Non sono stata a cronometrare. Qualche ora?

 

Silvia: A volte diverse ore, a volte meno. Dipende dai momenti e dal tempo. Mi piace farlo più di notte.

Come arriva l’ispirazione?

Simona: In genere arriva all’improvviso sotto forma di nuova ossessione musicale. A volte le due cose sono correlate, a volte no. Dipende.

 

Silvia: magari passeggiando in mezzo ai boschi o vicino al mio lago. Oppure leggendo o guardando un bel film o una bella serie tv. O appunto ascoltando qualche canzone. L’ispirazione è un po’ come il vento, quando arriva, arriva ma non ho mai avuto il cosiddetto blocco.

Da quanto tempo scrivi?

Simona: Diciamo che scrivo da quando ero un’adolescente ma i risultati, allora, non è che fossero entusiasmanti, anzi.

 

Silvia: anche io in adolescenza, per gioco.

Come hai iniziato?
Simona: onestamente? Non saprei dire. Forse ho iniziato perché volevo dare voce ai miei personaggi preferiti.

 

Silvia: mi piaceva mettere giù le scenette e i giochi che facevamo mio fratello Marco e io, in particolare le storie sulla nazionale maschile di pallavolo di Velasco.

Ti occupi di altro nella vita?

Simona: Gestisco un sito a carattere culturale chiamato Over There per cui faccio da capo redattore, assieme alla mia socia.

 

Silvia: Più o meno ha già risposto la socia. Cerco anche di fare altro.


Stai già lavorando su qualche altro libro?

Simona: Il ciclo non è certo finito con il primo libro.

 

Silvia: sì la storia era iniziata come autoconclusiva ed è diventata una saga. Non pensavamo fossimo in grado di creare una saga ma è successo. Poi ci sono sicuramente altri progetti.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

 

Silvia: è una domanda trabocchetto? Diciamo che noi, finora, siamo state fortunate perché, almeno insieme, abbiamo incontrato solo editori seri. Prima la Il Pavone Libri, che è diventata un’associazione culturale, con cui pubblicammo la prima versione del libro ma in ebook  e ora la Pav. Entrambe hanno fatto un gran lavori di editing e di promozione però non è facile muoversi in mezzo ai grandi editori e nella grande distribuzione. Si trovano dei grandi ostacoli ogni giorno. Ad esempio Amazon continua a scrivere che il nostro libro non sia più in vendita quando non è assolutamente vero.

Simona: Aggiungo una cosa a quello che la socia ha detto. Per esperienza personale è difficile, se non impossibile, riuscire a far ripubblicare un libro. Anche nel caso come il nostro, caso in cui purtroppo l’editore con cui eravamo prima ha dovuto chiudere, a malincuore. Abbiamo trovato un sacco di resistenza da parte di tutti. Per fortuna però la Pav ha accettato questa sfida che sembrava impossibile.

La Memoria del Futuro è in vendita in tutti gli store, compreso quello di Pav Edizioni

 

http://pavedizioni.it/prodotto/la-memoria-del-futuro

 

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