Il circolo delle invincibili sognatrici

Oggi andremo a parlare del libro Il circolo delle invincibili sognatrici di Ana B. Nieto edito Salani Editore.
Di seguito andremo a vedere le informazioni del libro, la trama ed infine la recensione.

Il circolo delle invincibili sognatrici



Titolo: Il circolo delle invincibili sognatrici
Autore: Ana B. Nieto
Editore: Salani
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 229
Prezzo e-book: 9,99€
Prezzo cartaceo: 16,00€
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TRAMA Il circolo delle invincibili sognatrici

Un circolo di lettura clandestino per sole donne si riunisce ogni mese nel seminterrato di Alice. Sbirciando dalla porta David, suo figlio, cresce osservando quelle donne colte e misteriose, ascoltando le parole sconosciute dei libri stranieri, vivendo le trame dei romanzi più avvincenti, fino al giorno in cui Alice sparisce all’improvviso senza lasciare traccia. Solo una mente allenata alla fantasia come quella di David può trasformare la fredda realtà in una straordinaria avventura. Il mare diventa per David il luogo dove ritrovare Alice, un ponte tra il reale e l’immaginario, tra il passato e la memoria. Durante gli anni trascorsi in un faro prima e nelle traversate in solitaria che lo renderanno un famoso navigatore poi, David imparerà a crescere e ad affrontare le sfide con coraggio, anche ad amare, a modo suo, e diventerà un adulto che ha dentro di sé il bambino sognatore di un tempo. Non importa come siano andati davvero i fatti se, come ci insegna David, la realtà non è altro che un dettaglio davanti al potere della fantasia.

 

RECENSIONE

Quando ho iniziato a leggere “Il circolo delle invincibili sognatrici”, inizialmente non lo riuscivo a capire, pensavo e ripensavo tra me e me dicendomi “Perchè sembra un fantasy?” poi però andando avanti con la lettura mi sono detta di dover leggere con più attenzione e così sono riuscita a percepire l’essenza di questo libro.

Tra le righe ci viene mostrato quanto un bambino possa riuscire a creare con la propria immaginazione pur di sfuggire al dolore di un abbandono, di una morte o della solitudine stessa.
Un fattore psicologico che ci fa da scudo tra la realtà e quello che invece vogliamo credere che sia successo.

Un libro che fa rabbia e tenerezza allo stesso tempo, che ti fa chiedere “è giusto crearsi una rete illusoria per non soffrire?” e tu nel frattempo ti dai tutte quelle risposte che però non saranno mai corrette davvero, perchè ognuno di noi gestisce a suo modo le varie faccende personali.

Un libro che fa riflettere, pensare, sperare ma anche sognare.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, mi sarebbe piaciuto saperne di più di alcuni ma alla fine il fulcro della storia era il nostro protagonista David e la sua vita, perciò va benissimo così.

Do a questo libro un voto molto positivo, scritto in maniera fluida ed efficace è una piacevole lettura.

Arianna

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