[LA]peritivo Letterario: Parlano le autrici

Ciao a tutti lettori!! 
Come ben sapete, oltre ad essere blogger, sono anche un’autrice. Oggi conduco un aperitivo letterario che mi sta particolarmente a cuore. Ho radunato otto autrici di Letteratura Alternativa Edizioni, nonché colleghe, per dar loro l’ultimo articolo del 2018 e chiudere l’anno in bellezza❤️

Domanda numero 1 ragazze : Chi sei dal punto di vista di autrice? 

Cristina GhidoneSono una “vecchia” principiante. La mia prima produzione risale al 1981, poi ho proseguito per diletto, ora ho trovato, forse, la mia strada.

Patrizia Brignolo: Sono mamma e architetto. La mia immaginazione smisurata e tanta curiosità mi portano a fare mio ciò che mi accade intorno. Poi, per gioco e per diletto, trasformo tutto in storie.
Porto sempre con me un quaderno su cui annoto, in qualsiasi momento, quello che vedo, che sento, che annuso e che mi passa nella mente.
Prima di essere una scrittrice, però, sono una lettrice appassionata e incantata dal profumo dei libri.

Martina Laniero:Sono una di quelle autrici un po’ fuori dal normale. Fuori perché sostanzialmente sono amante della lettura a livelli esagerati, tanto esagerati da aver messo su un libro che non appartenesse soltanto ad un unico genere, ma che potesse essere misto e ampio. Amo molto i generi thriller e i generi romantici e per questo Silenzi del passato è nato come thrille romantico.

Valentina Zaggia: Ho cominciato a scrivere in quarta superiori partendo dal genere fantasy, finita la scuola sono passata al genere storico che mi ha appassionato molto e ora ho cambiato leggermente (tenendo come fondo avvenimenti storici) sfociando in thriller psicologici con Stanza 53. Può essere considerato di genere noir.

Roberta MalavasiIo, semplicemente donna. Io che amo cogliere e percepire ogni istante e sentimenti. Io nella molteplicità dei ruoli di donna offesa, di donna amata, di mamma e di figlia. Io, come tutte le donne di oggi, che ha la necessità di capire e apprezzare la sua bellezza interiore.

Monica Tedeschi: Di natura sono un’artista, da sempre. Ho sperimentato fotografia, pittura, scultura ed ora la scrittura.Sono autrice della mia storia vera affinchè le mie parole ed il mio vissuto siano di aiuto, spunto per combattere la patologia della depressione bipolare. Senza veli e con estrema dignità ho parlato di come si manifesta questo “male oscuro”, come ci trascina in un vortice drammatico e come negli anni si possa imparare a gestirlo, pur accettando con consapevolezza che dalla depressione bipolare non si sarà mai abbandonati.

Annalea Vallesi: Non mi definisco una autrice. Cerco di mettere nero su bianco emozioni, sentimenti e pensieri….ma solo quando ne ho necessità, non scrivo su commissione e per il momento non in maniera professionale. Insomma non svolgo il “lavoro” di autrice. Scrivo poesie e nelle poesie l’immediatezza e l’intensità delle parole sono essenziali. Spero di riuscire nell’intento di comunicare al lettore delle emozioni con i miei versi.

Chiara AudeninoMi  piace definirmi una narratrice di storie. Penso di essere aiutata da una fervida fantasia che fin da piccola mi ha portato a inventare fiabe. Quando sono diventata mamma, oltre a leggere le classiche favole ai miei figli, amavo inventarne sempre di nuove apposta per loro. Il più delle volte inserivo riferimenti  a persone o a cose che loro conoscevano, o li facevo diventare i protagonisti delle storie stesse per far vivere loro in prima persona le avventure. La lettura è sempre stata per me uno stimolo per usare stili nuovi nella narrazione e linguaggi diversi, anche non tradizionali.Alla base delle mie storie per bambini c’è sempre la realtà. La lettura dei quotidiani, quello che succede nelle scuole, nelle famiglie ed anche l’esperienza diretta riportata a casa dai miei figli mi hanno dato gli spunti per i “Racconti dei bambini maleducati”. Per trovare le soluzioni nelle mie storie uso sempre la fervida fantasia e poteri magici che vorrei avere veramente ogni giorno nella vita reale. Anche se le soluzioni sono fantastiche  però ci sono. Questo è un segnale positivo per chi si rivede, leggendo le mie storie, nei comportamenti sbagliati e magari li spinge a cercare nella realtà una soluzione per cambiare atteggiamento. Nei miei racconti si possono leggere i lati positivi che portano i cambiamenti dei comportamenti sbagliati, ma anche quelli negativi di chi non riesce a modificarli. Come nella vita reale anche in questi racconti non sempre tutti i personaggi cambiano.

Domanda numero 2: Cosa ti ha spinto nel mondo della scrittura?

Cristina Ghidone: Non saprei davvero. Mi è sempre piaciuto scrivere, sicuramente è un’azione catartica, amo far sentire agli altri quello che provo dentro di me.

Patrizia Brignolo: Scrivo da sempre, per me.Come molte di noi, conduco una vita frenetica, districandomi con salti mortali tra famiglia, lavoro, impegni e responsabilità.Scrivere, che sia per cinque minuti al giorno o per un intero pomeriggio, rappresenta il mio rifugio, un posto tutto mio dove posso essere chi voglio e posso vivere esperienze fantastiche.

Martina Laniero:C’è stato un momento della mia vita in cui pensavo di aver toccato talmente tanto il fondo da non riuscire più a trovare una vita di uscita. Da un giorno all’altro ho cominciato ad aggrapparmi alla scrittura, proprio come quando ci si aggrappa a qualcuno per non rischiare di cadere, ecco io mi sono affidata ad essa ed è stato un bene. Perché non soltanto mi ha salvata, ma ha dato vita a quello che oggi è Silenzi del passato.

Valentina Zaggia: Ho iniziato a scrivere grazie a mio fratello (a cui ho dedicato infatti il romanzo) perché lui stesso aveva scritto un racconto e me lo leggeva, così mi sono detta: perché non provare pure io? inoltre non trovavo in libreria romanzi che mi ispirassero, così ho iniziato a scrivere e da allora non ho più smesso, nemmeno durante le lezioni alle superiori, durante le lezioni scrivevo e le insegnanti erano contente perché, immagino, pensassero che prendessi appunti!!

Roberta MalavasiDa sempre, forse, ho cullato il desiderio di fermare le parole o semplici affermazioni che mi ronzavano di continuo in testa. Metterle per iscritto su un foglio mi bastava per sentirmi alleggerita, per farmi star meglio, una sorta di appagamento interiore. Poi qualcuno mi ha spronato a trasformare queste schegge di vissuto in un libro, perché come me, crede ancora nei valori dell’amore e della famiglia.

Monica Tedeschi: L’arte e di conseguenza esprimersi attraverso la qualsivoglia forma artistica permette un’indagine diversa del reale.La frattura tra ideale e reale mi ha segnata sempre. Di conseguenza la ricerca spinta fino all’astrattismo ed al surrealismo mi ha permesso nuove interpretazioni.La scrittura è un mondo nuovo per me.Mi permette di isolarmi dall’esterno permettendomi un distacco salvifico dove, scavando nei meandri del cuore dell’anima posso realizzare in parole una visione del reale  differente.Il reale ed il concreto sono per me pura apparenza, una limitazione del sentire profondo.La ricerca di parole corrette mi aiuta a non cadere nell’approssimazione di frasi prive di significato e banalizzanti.La scrittura è una conseguenza della lettura, una forma di necessità, di salvezza.

Annalea Vallesi: Cosa mi ha spinto nel mondo della scrittura? La necessità naturale di esprimermi, come ho detto sopra, di mettere nero su bianco emozioni, sentimenti, ricordi, a volte anche semplici astrazioni. Mi capita sovente di costruire filastrocche in rima e mi piace molto la musicalità nelle parole. Le parole hanno sempre fatto parte di me, io vivo di parole, soprattutto scritte.

Chiara AudeninoHo sempre sentito la necessità  di scrivere non per gli altri, ma per me stessa. La scrittura mi ha aiutato in ogni momento della vita a mettere a fuoco le mie emozioni, le mie gioie e anche le sofferenze. Solo scrivendo riuscivo ad essere obiettiva su quello che mi stava succedendo, a trovare soluzioni, a piangere e a superare i momenti difficili. Nella mia scrittura non manca mai l’ironia, ingrediente  fondamentale per vivere al meglio questa vita e per sdrammatizzare anche le cose brutte. Ho preso consapevolezza, stimolata da chi leggeva le mie storie, i miei racconti e la mia vita nei post, che forse non dovevo solo più scrivere per me stessa, ma era arrivato il momento per esaudire un sogno con l’arrivo di un mio libro. E perché no magari raggiungere l’obiettivo di far fare ad una mia storia per bambini il giro del mondo! Sognare tanto non costa niente.

Domanda numero 3: Parlaci del tuo libro, perché un lettore dovrebbe sceglierlo?

Cristina GhidoneÈ un libro erotico, ma non volgare, credo che tutte le donne ci si riconoscano, mentre gli uomini possono ritrovarsi nei personaggi, che Elena, la protagonista, ama e “coccola” a modo suo.

Patrizia BrignoloEmily è una di noi: lavora tanto, è cicciottella, ama la sua famiglia, sogna l’amore vero e teme gli imprevisti ma, quando questi ultimi arrivano, li affronta con coraggio e determinazione.Racconta la sua avventura, tra Asti e il Salento, sempre in bilico tra vicende reali e storie fantastiche, tra viaggi veri e percorsi intrapresi per superare le sue paure.Si racconta in modo schietto, delicato e ironico, spesso commovente e a tratti profondo.Emily un libro lieve, una fiaba per adulti dove il lettore sarà trascinato in una storia che parla di vita, di amore, di abbandoni, di magia, di sesso e di emozioni, strizzando l’occhio al lato oscuro presente in ognuno di noi.

Martina Laniero:Il mio libro parla di una ragazza che ha voglia di scappare, di ricominciare, ma soprattutto di continuare a lottare. La mia protagonista è nata per raccontarvi una di quelle storie così rare ma così significative. Ha voglia di raccontarvi di sé. E per quanto possa essere assurdo, la mia protagonista (Lola) desidera che voi facciate parte della sua storia, che possiate sentirla come la sente lei e come l’ho sentita io mentre la scrivevo. Inoltre lei è in parte il riflesso di me stessa. Spero possiate calarvi anche voi nel suo mondo.
Ad ogni modo ogni storia è speciale perché fatta con il cuore, quindi nulla rende migliore la mia delle altre, ma tutte possono arricchirvi ogni giorno, sempre di più. Calatevi in quelle storie che vi toccano l’anima e inevitabilmente loro vi salveranno.

 Valentina Zaggia: Stanza 53 è un romanzo thriller  psicologico ambientato in uno istituto abbandonato e la protagonista si risveglia lì, senza sapere come e perché vi sia finita. E’ l’inizio della disperata ricerca della via d’uscita e tra dubbie realtà scoprirà cose del suo passato da farla rabbrividire! Per chi ama questo genere è fortemente consigliato e per saperne di più cercate Valentina zaggia Scrittrice su facebook o su instagram.

Roberta MalavasiPrima di tutto ho scritto per me ma la vita può sorprenderci con colpi di scena.“La paura ha gli occhi rossi” è un libro vero, semplice che emoziona in modo autentico.Molte donne possono ritrovare se stesse nelle parole, nelle sensazioni e nelle paure di strabilianti gioie e terribili giorni neri.

Monica Tedeschi:Il mio scritto non si sceglie tra altri ,lo si cerca come risposta, come aiuto come spunto.Lo si cerca per non sentirsi isolati o emarginati a causa della patologia della depressione bipolare.Credo che inoltre, dalle prime pagine si colga la delicatezza e le tante sfumature umane ed intuizioni che ho affinato in 27 anni di vita da diversamente sana.

Annalea Vallesi: “Mulieres e Miti” è un libro per tutti, al contrario di quello che si potrebbe pensare, dal titolo abbastanza ricercato e se vogliamo “colto”. In verità i miti parlano di me, hanno un carattere introspettivo e per questo motivo mi sono sentita dire da alcuni che mi sarei ispirata agli archetipi di Gustav Jung. In verità non è così, anzi pensavo di aver avuto una idea originale e invece ho scoperto che altri, e più illustri di me, avevano già avuto la mia stessa idea. Le donne (mulieres in latino), sono donne reali della mia vita familiare e sociale (nonne, amiche, sorelle)…Dunque perchè le mie poesie sono per tutti? Perchè tutti abbiamo ricordi, emozioni e sentimenti legati ad una nonna, ad una persona cara, e tutti abbiamo un’anima con aspetti più o meno brillanti. Io ho raccontato tutto di me, senza nascondermi, ho solo usato delle vesti formali e per me affascinanti. Chi non ha mai subito il fascino dei miti della classicità greca e romana?
Consiglio “Mulieres e Miti” agli appassionati di poesia e non solo….sono sicura che piacerà a tutti.


Siamo giunte alla fine di questo aperitivo con 8 donne talentuose (9 dai, mi ci inserisco anche io :-D) come siamo giunti alla fine di un altro anno, un altro anno che se ne va e spero per tutti voi che vi abbia donato la realizzazione di almeno uno dei vostri sogni e tanto, tanto amore.
Vi faccio un augurio speciale per il 2019, che possa farvi intraprendere quella strada che vi fa paura, che possa donarvi il coraggio, la serenità, la forza di affrontare ogni giornata.
Vi auguro di circondarvi dall’affetto di chi amate e che i vostri sforzi vengano finalmente e fortemente riconosciuti.
Questo è solo un breve augurio ma che vi faccio col cuore.

Ringrazio ancora la mia casa editrice e tutte le autrici che hanno partecipato a questa iniziativa. Buon anno a tutti. Ci rivediamo presto. 

❤️ Arianna Venturino

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1 commento

  1. Grazie Arianna della possibilità che ci hai dato di farci conoscere. Un sereno anno 2019 a tutti.