Recensione: Spiacente non sei il mio tipo – Anna Zarlenga

Lo vorrai rileggere altre mille volte 
Romantico, ironico e sorprendente

Sara e Teo non potrebbero essere più diversi. Lei lavora come ricercatrice all’università, lui è un figlio di papà che presto o tardi erediterà una casa di produzione televisiva. Lei è bassina, ha forme morbide ed è poco appariscente, lui è il classico playboy sbruffone. In sostanza non hanno nulla in comune se non, a quanto pare, un’indiscussa antipatia per i matrimoni. Ed è proprio a una cerimonia di nozze che si conoscono e hanno modo di trovarsi insopportabili a vicenda. La reciproca e dichiarata incompatibilità non impedisce loro di dare inizio a un battibecco che li porta, un po’ per sfida, un po’ per gioco, a oltrepassare il limite… Ma nessuno dei due dà peso alla cosa: sono perfettamente consapevoli di non piacersi e che non si incontreranno mai più. I piani del destino sono però ben altri. Dopo una vita passata a dissipare soldi senza realizzare granché, Teo è costretto dal padre a riprendere a frequentare l’università: in caso contrario potrà dire addio al suo lavoro nell’azienda di famiglia. E il caso vuole che una delle sue docenti sia proprio l’insopportabile ragazza conosciuta mesi prima a un matrimonio…
«Non è assolutamente il mio tipo, ma non sopporto l’idea di farmi rifiutare.»
Hanno scritto dei suoi libri:

«Era una vita che non ridevo così tanto leggendo un libro.»
«Ormai posso affermare che quest’autrice è diventata una delle mie preferite. Le sue storie non deludono mai.»

RECENSIONE A CURA DI ARIEL DI COLA

Sara e Teo sono due poli opposti, lei è una ricercatrice dell’Università mentre Teo è il classico figlio di papà a cui piace cambiare donna ogni sera.
Sono poche le cose che li accumunano, tra cui l’avversione per i matrimoni ed infatti si incontrano per la prima volta proprio in questa occasione.
Tra battibecchi e incomprensioni sono convinti di non rivedersi mai più ma come sempre il destino o fato ci mette lo zampino così si ritroveranno più vicini di quanto pensano.
I protagonisti parlano in prima persona e con le loro battute e battibecchi non ho mai riso così tanto.
Anna Zarlenga usa una scrittura fluida, cerca in ogni scena di farti immedesimato nel personaggio e devo dire che ci riesce alla grande.
Questo libro è divertente, autoironico, ma in certe scene ti fa anche stringere il cuore, ci fa capire che non bisogna giudicare una persona dall’apparenza ma bisogna scavare a fondo per conoscerla davvero.
La nostra vita a volte ci pone davanti a delle scelte e sta a noi prendere la decisione giusta.

Voto 4/5

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