Intervista a Tanya Mengoli

Ciao lettori, oggi si presenta TANYA MENGOLI

 

 

Sono nata a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna quarantadue anni fa e convivo con il mio compagno da ventidue nello stesso paese di provincia, che amo. Nella vita reale sono un perito tecnico commerciale, ovvero ragioniere, e lavoro come impiegata amministrativa dal 1996 presso un’azienda della zona.
Ho sempre amato leggere e studiare. Sono appassionata di storia e mitologia.
La mia immaginazione e la mia fantasia mi hanno sempre accompagnata fin da quando, da bambina inventato storie in cortile o, a letto prima di addormentarmi, mi perdevo in mondi immaginari popolati da creature fantastiche. Il desiderio di mettere su carta le mie storie, i miei personaggi e le loro vite, è diventata una necessità che è cresciuta con me. Da quando ho imparato a scrivere ho iniziato a mettere nero su bianco le vite e le storie che creavo.
Ho sempre scritto per me ma poi ho conosciuto una persona speciale che mi ha spinta a “mandare la mia creatura nel mondo” e così ho fatto e mi sta dando tantissime soddisfazioni.

 

 


Ti sei mai cimentata in altri generi?

Per ora no, intrecciare il fantasy con un po’ di thriller, la mitologia che amo e le storie d’amore mi viene naturale però magari mi piacerebbe cimentarmi in uno storico ma forse riuscirei ad infilarci una strega in un modo o nell’altro.

Il tuo autore preferito?

Ce ne sono tanti perché leggo molti generi. Nel romance sono molto affezionata al Sherrylin Kenyon  e amo molto Anna Chillon come autrice italiana. Poi adoro James Rollins, Dan Brown, Wilburn Smith per citarne solo alcuni.

La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?

Forse la Kenyon. Anche lei si ispira alla mitologia per i suoi libri. Sinceramente quando ho iniziato a leggerla mi sono detta “Allora si può fare!” e così ho finito il primo manoscritto rimasto nel cassetto per troppo tempo.

Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Quanto più posso anche se è difficile barcamenarsi fra lavoro, casa, affetti, vita sociale. Mi tengo la sera dopo cena, normalmente fino a mezzanotte e nei fine settimana quando il mio compagno e i miei tre gatti non reclamano attenzione.

Come arriva l ispirazione?

L’ispirazione può arrivare in qualsiasi momento. Può essere una canzone, una pubblicità, un passante che noto dall’altra parte della strada, una foto. Le storie normalmente sono già nella mia testa e certi particolari le amplificano facendole nascere spontaneamente.

Da quanto tempo scrivi?  

Fin da ragazzina. Il mio primo romanzo rosa con la parola fine l’ho scritto alle medie. E’ passato un bel po’ di tempo.

Come hai iniziato?

Quando ero piccola inventavo storie in cortile con le amichette, per lo più dell’orrore. Crescendo si è aggiunta la componente romantica e ho iniziato a mettere nero su bianco le storie che mi frullavano in testa.

Ti occupi di altro nella vita?

Si. Sono un’impiegata amministrativa a tempo pieno.

Stai gia lavorando su qualche altro libro?

Si. Sto ultimando il secondo che è uno spin-off del primo in quanto sviluppo un personaggio “cattivo” al quale mi sono particolarmente affezionata. “Lo Spettro e La Guaritrice” Spero di pubblicarlo entro fine anno.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

Non ho una CE alle spalle e non posso giudicare il loro operato. Però ringrazio i siti che danno la possibilità di pubblicarsi in Self perché secondo me ci sono autori che si auto pubblicano che hanno grandi potenzialità.

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