Recensione film “BOOK CLUB” scritta dalla nostra Meg
Film Anno 2018 – di Bill Holderman
Trama
Quattro vecchie amiche, diversissime per indole e condizione di vita, hanno formato ormai da anni un club del libro. Un giorno una di loro propone di leggere Cinquanta sfumature di grigio. Sarà lo spunto per ripensare la loro vita sentimentale e sessuale.
Recensione
I film con protagoniste mature sono sempre difficili, perché se da una parte è come ritrovare degli amici che non vedi da un pò e ti rispecchi nei segni del tempo che passa, dall’altra si rischia di creare un prodotto auto commiserativo e noioso.
Questa pellicola è in realtà una via di mezzo.
Le quattro amiche, che si ritrovano apparentemente per un club di lettura, sono lo specchio di quattro vite vissute in modo completamente diverso.
Dal severo giudice federale alla classica americana tutta famiglia e marito, tutto parte dalla lettura di 50sfumature di grigio, proposta non a caso dalla sempre indipendentemente “donna e femminista” Jane Fonda.
Ognuna di loro prende dalla lettura uno spunto personale per riconsiderare la propria vita affettiva, ma soprattutto sessuale.
Libere dalle finalità coniugali e familiari, ognuna della quattro amiche ha parti irrealizzate della propria vita e che forse, in questa fase over 60, meritano di essere almeno provate, come il volo nel piccolo aereo per Diane Keaton, terrorizzata da sempre dai viaggio in aereo.
Assolutamente bilanciate le controparti maschili, tutte dotate di regolari “maniglie dell’amore”, leggera stempiatura e realisticamente credibili per uomini over 60, così come i problemi di intimità di uno di loro.
E ’un film leggero questo, che prende anche ironicamente in giro il libro oggetto di tanto sconvolgimento.
Alcuni passaggi forse un po’ troppo marcati, come l’approccio ai social di incontri o il giro in moto tipico “easy rider”, ma tutto sommato accettabile per una trama complessivamente gradevole.
Consigliato.
Sono Meg, appassionata cultrice di cinema e serie TV, ho sempre amato il cinema fin da piccola, quando con la mia mamma vedevo i classici film della Hollywood di una volta, che facevano sognare grandi storie con protagonisti forti e determinati.
Mi piacciono tutti i generi, anche quelli brutti perché ritengo che il cinema sia arte come la pittura e la scrittura: seguitemi qui sul sito, dove vi parlerò di un po’ di tutto, da film già visti a quelli nuovi, da quelli sempre proposti dai palinsesti TV a quelli di nuova uscita sulle reti via cavo, dai “filmbrutti” ai “bruttifilm”, dalle serie più viste alle meno note.