ROCKETMAN il film BIOPIC SULLA VITA DI ELTON JOHN

ROCKETMAN il film: Anno 2019 – diretto da Dexter Fletcher
Devo subito dirvi che ho iniziato la visione di questo biopic molto scettica e pronta a prendere il mio kindle per darmi alla lettura: in genere i film biografici su musicisti o sono fatti veramente ben o si rischia una noia canzonettara di due e passa ore; ed in più qui l’artista è ancora vivente.
E invece fin da subito la storia, supportata indubbiamente bene da un realistico e calzante Taron Egerton, coinvolge lo spettatore nella tragica e sofferta vita di Reginald Kenneth Dwight.
I suoi costumi sgargianti, gli occhiali vistosi, la vita di eccessi nascondono un’infanzia e poi adolescenza estremamente solitaria, con un incredibile talento e una nonna amorevole che non riesce a dargli tutto l’amore di cui lui ha bisogno; per inciso qui la nonna magistralmente interpretata da Gemma Jones, che noi ricordiamo solo come la petulante e assurda madre di Bridget Jones.
La sceneggiatura del film rende perfettamente i passaggi attraverso i flash-back, e lo spettatore è spinto a provare empatia verso un uomo che ha perfino paura del mito che è diventato; lo spettatore assiste al continuo negare la propria sessualità per paura di un rifiuto ma si percepisce anche altro (non dimentichiamoci che l’omosessualità era considerata una malattia nel Regno Unito e solo nel 2017 c’è stata una parziale adozione della legge che depenalizza l’orientamento sessuale).
Emblematica è la frase detta al suo storico paroliere Bernie Taupin: “la gente è venuta per vedere Elton John e non ascoltare Reginald…”
I costumi sgargianti del film sono un susseguirsi di colori e pajettes che però non stancano e inseguono la storia senza mai prendere il sopravvento (cosa che accade in altri musical).
L’abbinamento vincente Taron Egerton-Elton John d’altra parte c’era già stato nel sequel de “Kingsman – il cerchio d’oro” del 2017, dove il cantante impersonava se stesso con grande ironia e sarcasmo, inclusa la sua dipendenza da droghe. Non vi nascondo che questo biopic mi è piaciuto tantissimo e mi sono commossa in più di un passaggio.
Conclusione:
- Se volete conoscere sul serio Elton John e non solo il baronetto gay
- Se siete dei cultori dei musical biografici
- Per un’overdose di pajettes e lustrini (ce ne servono sempre un po’ nella vita………….)
Recensione di Meg

Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.
2 commenti
Concordo pienamente su tutto, il film è davvero bello; d’altronde se avesse avuto delle incoerenze il primo a mettere i puntini sulle i sarebbe stato lo stesso Elton………la sua musica è sempre attuale e non ti stanchi mai ad ascoltarla….
vero!!!!!!!
your song è del 1971 ed è bellissima ancora oggi