Intervista a Erika Lenti

Per Onlybookslover.it oggi si racconta Erika Lenti 🙂


Lenti Erika nasce nel 1979, in un paese in provincia di Roma, dove vive tutt’ora insieme al marito Massimo e i due figli, Manuel e Marissa. Inizia a scrivere nel 2016, quando il ricordo di un vecchio tema di scuola le riaffiora alla mente: nasce così il suo primo romanzo, un thriller psicologico dal titolo “Il ventunesimo albero” recentemente vincitore del premio ‘miglior colpo di scena’ negli Italian Writers Awards su Wattpad.
Successivamente, come conseguenza di un periodo molto difficile, l’avvicinamento al mondo della musica e la realizzazione di “Semplicemente Gio’”. Consigliata da un’amica, approda sulla piattaforma Wattpad, decidendo così di mettersi in gioco e pubblicare il suo romanzo rosa che ottiene, nell’estate del 2017, la vincita del premio Wattys nella categoria “Nuovi arrivati”. Questo primo e importante riconoscimento la spinge a intraprendere un passo verso l’editoria ed è così che approda a Un cuore per Capello.


Ti sei mai cimentata in altri generi?
Sì, il mio primo approccio con la scrittura è stato un thriller psicologico, poi ho intrapreso un progetto a quattro mani per un urban fantasy. Le ho trovate entrambe molto stimolanti.


Il tuo autore preferito?
Non ho un autore preferito in assoluto, diciamo che mi affeziono di più alle storie, perché mi è capitato più volte di rimanere delusa da chi pensavo fosse uno scrittore per eccellenza. Se proprio dovessi fare un nome allora direi Stephen King perché lo trovo un genio.


La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?
Non ho un ideale particolare, più che altro cerco di apprendere da qualsiasi cosa che leggo.


Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Purtroppo non molto tempo perché gli impegni famigliari me lo impediscono. Mi ritaglio piccoli spazi la mattina appena sveglia e nel primo pomeriggio, poi se il sonno non ha la meglio anche la sera, ovviamente non tutti i giorni perché dipende dall’ispirazione del momento.


Come arriva l’ispirazione?
Il più delle volte arriva per caso, mentre leggo, sotto la doccia, nel bel mezzo del traffico. Sicuramente vorrei che arrivasse più spesso, invece mi capita di stare anche settimane senza toccare la tastiera.


Da quanto tempo scrivi?
Scrivo da poco più di due anni ed è un grande rimpianto per me perché avrei voluto che questa passione crescesse in me molto prima.


Come hai iniziato?
Considero la scrittura un po’ la mia follia perché è iniziato tutto in un modo strano, in un periodo buio della mia vita. Ho letteralmente sbattuto la testa e i personaggi del mio primo romanzo hanno cominciato a interagire nei miei pensieri. Ho così sentito la necessità di accendere il computer e iniziare a scrivere.


Ti occupi di altro nella vita?
Ho lavorato tantissimi anni in un ufficio, poi per motivi di salute ho dovuto smettere. Per ora sono una mamma a tempo pieno di due bambini, Marissa e Manuel, ma da poco mi sono messa in gioco frequentando un corso per onicotecnica.


Stai già lavorando su qualche altro libro?
Sì e non vedo l’ora di terminarlo. Chissà, magari riuscirò a presentarlo al Festival Romance. Ne ho anche un altro all’attivo iniziato su wattpad e che ho momentaneamente accantonato per dedicarmi a quello che vorrei pubblicare il prossimo anno.


Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?
Penso che sia un mondo troppo grande e che emergere è veramente difficile. Oltre alla bravura ci vuole sicuramente tanta fortuna.

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