3 curiosità sul libro “Il fantasma di Boboli”

3 curiosità sul libro “Il fantasma di Boboli” di Luigi Lodola.

Narrativa | p. 175 | E-book | Kindle Unlimited | Cartaceo

TRAMA

Due fotografi romani a Firenze per lavoro, notano una figura femminile vestita in costume rinascimentale che si aggira di notte nel giardino di Boboli.

Scoprono, grazie al fortuito incontro con una giovane artista locale, che si tratta di un fantasma di una ragazza, avvistato fin dal XVI secolo.

Chi è quella ragazza? Come è morta? Ma soprattutto, quale motivo la spinge ad aggirarsi nel giardino di Boboli?

In una Firenze all’oscuro di questo strano abitante, i fotografi si dovranno dividere tra il rispetto di un contratto e le indagini sul fantasma che coinvolgeranno anche un grande artista del Rinascimento.

3 curiosità sul libro “Il fantasma di Boboli”

1. Scrivi di getto oppure con scaletta?

Una via di mezzo, butto giù due righe sulla trama e parto scrivendo rigorosamente a penna, all’inizio i personaggi nascono per esigenze della storia, dopo riesco a creare un forte legame con loro e a quel punto la storia la scrivono loro stessi, con le loro azioni, pensieri ed emozioni.

• C’è un luogo in particolare in cui scrivi? Oppure ovunque va bene?

Ho la grande fortuna di vivere in un luogo isolato, una piccola frazione in collina, spesso scrivo a casa, in sala, ma a volte le idee mi vengono quando sono fuori, magari nei boschi di castagno poco lontano da casa.

• Assoluto silenzio o musica?

Musica o televisione, nel silenzio vengo distratto da qualsiasi rumore, con musica o televisione i rumori non li sento, in realtà non ascolto, fanno solo quel rumore di fondo che mi isola da tutto, ma del resto spesso studiavo ascoltando “made in Japan” dei Deep Purple in cuffia.

Ho scritto questo libro perché…

visitando Firenze me ne sono innamorato, ero in città con mia moglie per una partita della nazionale di Rugby Firenze mi è rimasta ne cuore, come mi era successo per Roma, infatti due dei personaggi vengono dalla capitale.