La saponificatrice di Correggio

Morgane ci parla di: La saponificatrice di Correggio nel suo nuovo articolo sulle leggende gotiche.

Nata a Montella nel 1892 Leonarda Cianciulli ebbe un’infanzia difficile e quando si sposò rimase incinta dodici volte ma otto figli morirono.

La donna si convinse che le morti erano dovute ad un malocchio lanciatole dalla madre il giorno del suo matrimonio.

Quando nel 1939 un terremoto si abbatté sull’Irpinia la donna con il marito e i figli si trasferì in Emilia a Correggio. Dopo essersi separata dal marito anche se non legalmente cominciò un fiorente commercio di abiti usati ed era anche piuttosto nota come fattucchiera; le sue clienti erano per lo più donne desiderose di conoscere il loro futuro sia dal punto di vista sentimentale che professionale.

In questo periodo Leonarda ebbe la visione della Madonna che la invitava a uccidere una vittima per ogni figlio che era sopravvissuto dei dodici che aspettava, solo così avrebbe potuto salvarli dalla maledizione.

Le vittime furono individuate in 3 delle sue clienti a cui lei diceva che avrebbero trovato lavoro, marito e fortuna in altre città, le convinceva a vendere i loro beni lasciando a lei la procura della loro gestione e poi le uccideva sezionandone il corpo e facendo bollire le parti più grosse con soda caustica per poi buttarle in un pozzo nero, mentre col sangue che mischiava a zucchero, margarina, farina e cioccolato realizzava torte e pasticcini che erano offerte alle amiche.

Le parti più piccole erano usate per realizzare delle saponette.

A seguito di una denuncia di un parente di una delle vittime si svolsero delle indagini che portarono al suo arresto; la donna si dimostrò sempre consapevole del crimine commesso ma mai pentita.

Fu dichiarata inferma di mente e condannata prima al carcere e poi all’ospedale psichiatrico giudiziario dove morì all’età di 78 anni.

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