Volersi bene: si può?

Volersi bene: si può? Scopriamolo nell’articolo scritto dalla psicologa Simona Bennardo.

Volersi bene: si può?

Per il consueto appuntamento con le Pillole di psicologia, ecco alcuni pensieri dedicati a chi sente di non amarsi del tutto e non accettarsi completamente. Molti di noi fondamentalmente si vogliono bene e hanno una buona autostima ma anche molti di noi convivono con sensazioni di disagio e malessere: non si stimano abbastanza, non si piacciono, sono ipercritici con loro stessi.

A volte alcuni pregiudizi non aiutano, a volte si confonde il volersi bene con aspetti che sono più attinenti al narcisismo che non a un sano e semplice “cerco di aver cura di me”.

Soprattutto: volersi bene vuol dire diventare egoisti?

Avere cura di se stessi e prendersi tempi e spazi sarà una scelta ingenerosa?

Ecco questi interrogativi sono certamente alla base dei nostri timori a praticare quello che potremmo definire UN SANO EGOISMO.

Ricordate empatia e intelligenza emotiva?

Ecco: volersi bene non significa affatto essere concentrati esclusivamente su noi stessi, e tantomeno perdere la nostra capacità di essere gentili e disponibili, anzi, è esattamente l’opposto!

Pensate che se riuscite ad essere gentili con voi stessi poi vi sarà certamente più semplice esserlo con chi vi circonda.

Pensate quindi che dedicarsi tempo, ammettere di essere stanchi e concedersi un poco di riposo, iniziare una dieta per avvicinarsi ad uno stile di vita sano (la prevenzione è sempre importante, anche a tavola) o fare sport per sentirsi fisicamente attivi sono tutti elementi che possono contribuire alla costituzione di un sano e strutturato senso di noi stessi come competenti, efficaci e in gamba.

Insomma: se non agiamo nella vita di tutti i giorni, se non sperimentiamo le nostre capacità e soprattutto se non ci complimentiamo per aver raggiunto un risultato è come se ci portassimo interiormente un fardello: lasciare agli altri il compito di giudicarci e di decidere quanto valore abbiamo.

Ricordatevi quindi che tutto parte da noi stessi: volersi bene si può e potrà apparire banale, ma si tratta di iniziare a guardarsi dentro e apprezzare ciò che siamo, ciò che abbiamo da dare. Senza giudicarci (siamo sempre troppo severi con noi stessi e troppo indulgenti con gli altri?) e accogliendo i nostri pregi e accettando i nostri difetti.

Un percorso quindi di accettazione personale e di arricchimento. Se siete curiosi, gentili e rispettosi di voi stessi le relazioni certo ne beneficeranno! E cosa c’è di più bello di avere la consapevolezza di essere umani, di vivere una vita su misura rispetto ai nostri bisogni, dove ci sarà certamente lo spazio per ascoltare chi ha bisogno e accogliere amici e affetti?

Per lavorarci su:

“Quaderno d’esercizi per imparare a volersi bene” di Anne Van Stappen – Antonio Vallardi editore

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