“Vodka Siberiana” di Veronica Tomassini

Segnalazione del libro “Vodka Siberiana” di Veronica Tomassini

 "Vodka Siberiana" di Veronica Tomassini

Sinossi: 
Sono lettere che raccontano l’epica e la tragica solitudine
di bevitori dell’est; riparano in un parco del
profondo Sud, a metà anni ’90. Dopo la caduta del Muro, il mondo si
muove spostando masse bibliche, sono uomini
che restituiscono il caos, lo smarrimento di quel tempo. Le lettere lo
raccontano, lei (alter ego) racconta a lei (anni dopo) – italiana
occidentale borghese – di un grande amore, un siberiano
alcolizzato che viveva di elemosina, di risse, di alcol, di
espedienti, in un giardino pubblico siciliano, e nello stesso tempo
trascina dentro la vita di altri come lui. Chi erano questi
uomini senza nome? Disorientati dalla democrazia, depositari di
distanze immani, torti storici e coercizioni, cortine blindate,
identità derelitte. È in fondo la storia di un miracolo, di una
perdizione.

Biografia:
Veronica Tomassini, siciliana, di origini umbre. Esordisce con il
romanzo “Sangue di cane”, Laurana editore, nel 2010. Fu un caso
letterario. Nei suoi scritti tornano spesso ambientazioni suburbane,
storie intestine e periferiche. Nel 2012, pubblica con Feltrinelli
l’e-book “Il polacco Maciej”. Nel 2014, pubblica con Gaffi, il romanzo
“Christiane deve morire”. Partecipa con un suo testo all’antologia “La
formazione della scrittrice”, edito da Laurana, curata da Chicca
Gagliardo e Gabriele Dadati, per un’idea di Giulio Mozzi. Nel 2017,
torna in libreria con il romanzo “L’altro addio”, per Marsilio
editore. Nel 2019, pubblica il romanzo “Mazzarrona (Miraggi, edizioni)
candidato al Premio Strega.

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