Una chiacchierata sul fantasy con Gea Petrini

Una chiacchierata sul fantasy con Gea Petrini che da anche qualche consiglio a chi vuole sperimentare la scrittura di un libro di questo genere.

TRAMA

Trame politiche e amori appassionati alimentano il fuoco che sembra inghiottire le terre dei clan. Liv metterà in gioco se stessa per salvare la sua gente e il futuro di Talamh.

L’oscurità stringe Talamh in una morsa. Liv ha perso la sua terra ma ha Niklas e la determinazione che la spinge a sfidare la notte per portare giustizia nel continente. Fiera e ostinata, Liv muove la sua magia oltre quello che la natura consente per avere la possibilità di sconfiggere gli oscuri. La dorata e Niklas, in un amore sempre messo alla prova, danno vita all’alleanza bianca nel palazzo di Aspera insieme alla casata dei Sander.
Il continente è in rovina. I gardon seminano il terrore nei villaggi del nord e le strade diventano cimiteri a cielo aperto dove banchettano i corvi. L’alleanza bianca e il nuovo ordine si preparano allo scontro richiamando però l’attenzione al di là dei mari. I predicatori degli uomini vogliono annientare gli eretici, e da ovest qualcosa di potente naviga in direzione di Aspera.

Notti di macabri riti, sentimenti inconfessabili, insidie sussurrate alle tre lune, scelte impossibili.
E il destino di Liv è legato ormai a quello del continente.

Nell’oscurità chi sarà la tua luce?


Moon Rays è il secondo volume delle Darkness Chronicles, la saga dark fantasy sarà composta da tre volumi.
Nella versione cartacea del libro sono presenti le illustrazioni dei principali personaggi.

CURIOSITA’

  • Quanto lavoro c’è dietro alla stesura di una serie? È molto complicato?

C’è tanto lavoro su tre piani diversi. Il primo è quello che attiene alla pianificazione. L’arco narrativo, infatti, si sviluppa sia sul livello saga che sul singolo romanzo. Quando ho cominciato a scrivere il secondo romanzo avevo già dovuto definire in grandi linee il cuore della trama del terzo e ultimo libro. Poi c’è la stesura impegnativa in maniera ancora più forte perché non solo devi stare attenta alle potenziali incongruenze interne, ad esempio, ma a quelle che riguardano i tre libri. Se nel primo romanzo il fiume si chiama in un modo, nel seguito non può chiamarsi in maniera diversa. Giusto per farmi capire, ma le difficoltà sono davvero tante anche sul fronte della strutturazione dei personaggi. Il terzo piano di complessità poi attiene alla promozione. C’è da gestire il lancio e la promozione di tre romanzi, nel mio caso nell’arco tutti e tre di 14 mesi e questo comporta tempo, impegno e risorse. Da questo punto di vista l’esordio ha avuto chiaramente uno spazio diverso da ogni punto di vista, ma tutto va organizzato.

  • Che consigli daresti a chi vuole addentrarsi nella stesura di un fantasy?

Di lavorare su due aspetti, la trama e il worldbuilding. Il consiglio che mi sento di dare è quello di partire da una pianificazione attenta del mondo nel quale si vuole fare crescere la storia. Vale sia per i fantasy come il mio che hanno un worldbuilding del tutto immaginario che per gli urban fantasy.

  • Quali sono, secondo te, i metodi migliori per promuoversi nel vasto mondo degli emergenti self?

Iniziamo con il dire Arianna che promuoversi è necessario secondo me sia per gli autori indie che per gli editi. Ma i self emergenti certo hanno delle oggettive difficoltà in più. La promozione deve seguire tre binari, la presenza social strutturata, la collaborazione con blogger e bookstrammer, e l’advertising su Amazon e sui social tutto in base alle possibilità. Serve tanto impegno, costanza, e non bisogna scoraggiarsi quando non si vedono i risultati ma migliorarsi e aggiustare il tiro delle nostre azioni. Di questo mi occupo con passione anche nella mia pagina geawritercoach e in Scrivere Academy.

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