Un caffè con Sabrina Prioli

Oggi prendiamo un caffè con Sabrina Prioli, l’autrice del libro “Il viaggio della fenice” disponibile su AMAZON

Un caffè con Sabrina Prioli

Ciao Sabrina e benvenuta su onlybookslover.it.
Parlaci di “il viaggio della fenice” il tuo libro!

  • Come è arrivata l’idea?

L’idea è arrivata dal cuore. Nel 2018 è stata pronunciato il verdetto della corte marziale in Sudan del Sud. Un periodico riportava la notizia con il mio nome. Purtroppo i commenti sui social non hanno avuto pietà della mia storia di violenza subita. Gli insulti di coloro che, gratuitamente, hanno inneggiato ai carnefici anziché alla vittima, mi hanno fatto letteralmente “vomitare”… parole. Le parole sono diventate così il mio libro.

Con le parole volevo raggiungere più persone possibili! Gridare al mondo la verità, una verità scomoda da ascoltare ma necessaria per fare aprire gli occhi.

  • C’è un evento nel libro che hai particolarmente “sofferto” nello scriverlo?

Il libro l’ho scritto in breve tempo. Il blocco psicologico è arrivato quando ho iniziato i capitoli del Sudan del Sud. Rimanevo ore ed ore bloccata davanti il computer. Guardavo e riguardavo lo schermo nero e piatto del laptop e in quel nero vedevo me: senza emozioni e rinchiusa nel piombo in cui mi avevano fatto sprofondare. Non avevo il coraggio di affrontare e scoprire, in parole, le mie ferite. Volevo solo silenzio.

  • Ci parli un po’ dei tuoi protagonisti?

I veri protagonisti del mio libro sono i milioni e milioni di vittime senza voce: bambine, ragazze e donne che hanno subito violenza sessuale e che continuano a subire violenza in silenzio; dentro e fuori le mura domestiche e tra le rovine di una città in guerra.

I veri protagonisti sono tutte le persone favolose che ho incontrato nei miei viaggi di lavoro come aid worker in Sud America e in Africa: tutti i bambini/e ragazzi/e ex-soldati costretti ad uccidere. Tutte le comunità indigene con cui ho condiviso momenti di vita indimenticabili.

Da tutti loro ho ricevuto esempio e forza per andare avanti e per non arrendermi mai.

  • Ci elenchi anche le tue precedenti pubblicazioni o quelle future, se ne hai in progetto?

Il viaggio della fenice è il mio libro di esordio. Sto già scrivendo un altro libro…questa volta sarà un romanzo.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Sono una self publishing e vi invito con tutto il cuore a leggere il mio libro. Il libro è “una storia vera” che vi farà scoprire tante verità sconosciute; luoghi magici e inaccessibili al turismo di massa, culture di popolazioni indigene perlopiù sconosciute. Il libro è la storia vera di una donna che ha subito violenza sessuale e che è riuscita a guardare negli occhi i propri aguzzini, indicandoli uno a uno. A nome di tutte le donne senza voce perché…non esiste perdono senza giustizia.

Attraverso il mio libro vi commuoverete, vi meraviglierete, vi arrabbierete. Troverete le vostre riflessioni, il vostro pianto ma anche il vostro coraggio e speranza.

  • Cosa è significato, per te, scrivere “il viaggio della fenice”?

Nel libro ho inserito una frase di Martin Luther King “Anche se avrò aiutato una sola persona a sperare, non avrò vissuto invano”.

Spero che la mia testimonianza di giustizia e resilienza possa aiutare le donne a non smettere mai di credere nelle loro risorse e capacità. Gli uomini a provare empatia e non solo compassione nei confronti di una donna che ha subito violenza.

In generale tutti, specialmente i giovani, a lottare sempre e comunque, perché vale la pena credere nella giustizia.

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