Un caffè con Isabella Vanini

Oggi prendiamo un caffè con Isabella Vanini, il suo libro uscito da poco si intitola: Natale sugli sci ed è proprio a tema vacanze!

Potete acquistare qui il suo libro

 

Un caffè con Isabella Vanini

Ciao Isabella, raccontaci un po’ chi sei.
Sono italiana, anche se vorrei essere straniera. Sono sposata e ho due figli, una femmina e un maschio. Oltre a scrivere e a leggere, mi dedico alle illustrazioni, alle opere artistiche e di semi-grafica. Sarei anche blogger, ma attualmente ho messo in stand by i miei blog.

Come mai la scelta di uno pseudonimo e come mai la scelta di tornare al tuo nome?
All’inizio ho pensato allo pseudonimo per tutelarmi, per privacy, perché mi piaceva avere un nome d’arte straniero. Ma alla lunga il fatto di firmarmi con un nome non mio e il dover precisare su Facebook ogni volta che ero sempre la stessa persona mi ha… stancata. Ora voglio dare spazio a Isabella, pubblicizzando comunque i libri usciti come Evelyn.

È stata dura per te decidere di pubblicare con il nome reale?
No, assolutamente. È stata come una liberazione, come una cosa naturale, come una normale conseguenza del mio evolvermi come autrice, che sente il desiderio e il bisogno di farsi conoscere per quella che è. Anni fa, però, non l’avrei fatto.

Ora parliamo del tuo libro Natalizio, è il primo libro con questo tema che scrivi?
No, è il terzo. Solo che due li ho scritti come Evelyn Storm. Adoro il Natale e scrivere di storie ambientate nel periodo dell’anno che preferisco penso fosse d’obbligo.

Che cosa ti ha spinto a scrivere questa storia?
Dopo aver visto la serie “Un passo dal cielo”, mi è venuta voglia di ambientarci la mia storia. E quale periodo migliore se non il Natale con tanta neve, lezioni di sci e bancarelle con addobbi vari e le tipiche bevande calde? Infine, due personaggi diversissimi e con vite diametralmente opposte mi sono sembrati l’ideale.

Qual è il messaggio del tuo libro?
Di credere fino in fondo nella magia del Natale e nella forza dell’amore.

Che cosa vorresti trasmettere al lettore? Di non credere alle apparenze, di non dare mai nulla per scontato e di evolversi, evitando i preconcetti e le esistenze già fissate, segnate e sempre uguali. Questo perché la vita è imprevedibile. Molto più nel periodo del Natale, dove tutto può accadere.

Come mai hai scelto questo genere? 

Io sono più che altro un’autrice di romance. Mettici che adoro il Natale, come ho già precisato prima, e i giochi sono fatti.

Che cosa ritieni abbia di particolare il tuo romanzo?
L’ho steso come fosse una storia vera, mettendo in primo piano le vite dei protagonisti scritte di loro pugno e in modo alternato. Ho dato modo così al lettore di immedesimarsi completamente, “vivendo” e provando le stesse emozioni sentite da Chiara e da Andrea. Senza contare lo splendido paesaggio di contorno e l’incanto sprigionato dalle feste.

Perché hai scelto di parlarmi di questa storia e non di altre che hai pubblicato? Siamo sotto Natale e la mia storia non è per niente fuori tema, anzi. Quindi perché optare per un mio libro vecchio o senza attinenza con le festività imminenti? Mi è sembrato naturale sceglierla, anche perché è la prima con il mio vero nome.

C’è un personaggio particolare in cui ti identifichi di più? Se sì, perché?
Credo di identificarmi di più con Andrea, anche se abito in città. Il perché è presto detto. Ama come me le feste e la montagna, specialmente nel tardo autunno-inverno, con la neve e il freddo. Inoltre è aperto alle emozioni ed è romantico, malgrado abbia dietro molte ragazze sbavanti. Cosa, questa, solo sua. Io sono sposata. 😛

Quando scrivi un romanzo sai già come andrà a finire la storia oppure parti da un’idea generale e poi ti lasci trasportare dal racconto stesso? Dipende. A volte ho solo una vaga idea e, grazie alla musica che mi ispira, lascio che il romanzo si scriva da solo, come si dice. Nel senso che vada dove vuole lui. Altre volte è tutto pianificato e devo solo metterlo per iscritto.

Cosa rappresenta per te la scrittura? E a che età hai iniziato a scrivere? La scrittura rappresenta una passione, un lavoro, uno sfogo, il mio mondo e la mia vita. Ho iniziato da piccola con i diari, le lettere d’amore e le prime storie incompiute. Poi, crescendo, mi sono data ai fumetti, alle poesie, ai racconti e ai romanzi, che sono quelli che preferisco.

Stai già lavorando ad un nuovo romanzo? Sì, a più di uno, in verità. Ho tante storie in mente e vorrei fossero già tutte scritte e pronte. Ma, dovendo fare le cose per bene, mi sa che dovrò finirne una alla volta o rischio di iniziarle senza portarle a compimento.

Devi consigliare il tuo libro a un nuovo lettore. Cosa gli diresti?
Gli direi di lasciarsi andare a questa storia di Natale, che non mette limiti a ciò che è favola e suggestione, seduzione e meraviglia, pur mantenendo un certo contatto con ciò che è realismo e “verità”.

 

 

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