Un caffè con Ingrid Rivi

Oggi prendiamo un caffè con Ingrid Rivi e parleremo della sua ultima opera “Questa volta…no”.

 

Un caffè con Ingrid Rivi

Ciao Ingrid e benvenuta su onlybookslover.it con il tuo nuovo lavoro. Ce ne parli un po’?

Ciao Arianna grazie per l’invito è un piacere tornare da te per parlare del mio nuovo lavoro “Questa volta… no!”. Anche per questa nuova storia ho scelto come ambientazione l’Italia e in particolar modo Pian del Voglio, un paesino dell’appennino bolognese dove ho soggiornato per un breve fine settimana. In realtà non era la meta della mia vacanza dovevo, insieme a mio marito, raggiungere Siena, ma il giorno che siamo partiti da Reggio Emilia le condizioni meteo erano davvero pessime: nevicava. Abbiamo forato in autostrada, proprio a pochi chilometri dall’uscita di Pian del Voglio. Anche se sono passati otto da allora mi ricordo benissimo la coltre bianca che avvolgeva il paesaggio tanto da scriverci l’inizio del libro.

Leggendolo mi sono trovata davanti Patrick e Andrea Vittoria, due personaggi molto diversi tra loro. È stato difficile unirli nel tuo libro?

Non è stato difficile unirli nel libro perché Pian del Voglio ha fatto da collante alle loro diversità. Se Patrick avesse conosciuto Andrea Vittoria a Bologna, molto probabilmente non si sarebbe accorto di lei, non si sarebbe accorto di quanto la normalità possa essere a modo suo speciale.

Il libro parla di tematiche forti, droga e dipendenze varie. Quanto è importante per te parlarne al giorno d’oggi?

Il tema forte che ho voluto trattare è proprio quello della dipendenza e credo che in una società che fa sempre più “vittime” con il gioco d’azzardo sia un elemento da non sottovalutare.

Avevi un messaggio in particolare che volevi far trapelare?

Il messaggio è la felicità, troppe volte ci lamentiamo di non esserlo, troppe volte si sprecano energie e non ci si accontenta. Si vuole di più, ma non è detto che “quel di più” sia la via per la felicità. Si può essere felici anche in un paesino di pochi abitanti dove all’apparenza non c’è nulla.

C’è una cosa nel carattere di entrambi su cui hai messo un focus principale?

Patrick incarna l’insoddisfatto che arriva alla soglia dei quarant’anni con più dubbi che certezze, Andrea Vittoria rappresenta il riscatto, chi non molla mai, chi persegue un obiettivo e non si ferma fino a quando non l’ha raggiunto.

Solitamente quando inizi una storia quante ricerche fai online per essere preparata sull’argomento? Ad esempio abbiamo Andrea Vittoria che parla di danza e ne parli così bene che sembra che tu stessa insegni danza!

Grazie per questa domanda, apprezzo che tu me l’abbia fatta, perché tante volte dietro un romanzo c’è ricerca, studio e approfondimento. Per la danza parto avvantaggiata, le mie figlie praticano hip hop e per la coreografia di Andrea mi sono studiata un video su Youtube. Ciò su cui mi sono davvero documentata è la coltivazione dello zafferano, però mi fermo qui… non voglio svelarvi troppo.

Hai mai pensato a un seguito della storia? Se si, c’è qualche personaggio secondario di cui parleresti?

Ebbene sì, ci ho pensato, mi sarebbe piaciuto scrivere un Young Adult con protagonista Giulio e Elena i due ballerini di hip hop, naturalmente ci sarebbe spazio anche per Luisa… dovrà pur sposarsi dopo aver fatto tanta fatica per trovare l’abito perfetto.

Se dovessi consigliare questo libro a una persona che non ti ha mai letta, perché dovrebbe leggerti?

Questo libro lo consiglio a tutti quelli a cui piacciono le storie d’amore con protagonisti forti che hanno avuto un passato difficile, ma che non si sono lasciati sopraffare. Se volete una seconda possibilità, se cercate la felicità e non sapete come trovarla, allora questo libro fa per voi.

Grazie a Ingrid per il suo tempo!
Vi invito ad acquistare il suo libro a questo link!

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