Un caffè con Anfora Edizioni

Oggi prendiamo un caffè con Anfora Edizioni, ho avuto il piacere di intervistare la direttrice.
La casa editrice Anfora mi ha subito fatto innamorare tramite il libro “ABIGAIL” di Magda Szabò
Ecco perchè tenevo molto a questa intervista e perchè ne sono così entusiasta.

Un caffè con Anfora Edizioni
Logo della casa editrice

Salve, è per me un piacere intervistare una casa editrice che sto apprezzando sempre di più per le sue opere.
Edizioni Anfora nasce nel 2004, da cosa è partita l’idea?

 La casa editrice Edizioni Anfora nasce nel 2004 da un’idea di mio marito il quale pensava inizialmente di pubblicare autori come Freud e Albert Camus. Il progetto non si concretizzò ed essendo subentrata anche io come assistente, gli proposi di pubblicare letteratura dall’Europa Centrale, con maggiore attenzione per quella ungherese. Siamo quindi partiti da una delle mie letterature di riferimento. Nasciamo per demolire quel muro tra Est e Ovest che si era creato nelle nostre teste e in quelle dei lettori italiani, per ridurre le distanze tra mondi che non sono poi così diversi.

Qual è l’obiettivo principale di Edizioni Anfora?

Vogliamo ricreare la simbiosi tra letteratura occidentale e centroeuropea attraverso un ponte rigorosamente letterario. La letteratura che pubblichiamo parla proprio di noi europei e nasconde al suo interno il cuore e il racconto della storia d’Europa.

Facendo un rapido recap, che tipologia di libri pubblicate?

I libri che pubblichiamo finiscono nelle mani di un lettore desideroso di capire come il cuore del pensiero europeo contemporaneo dipenda soprattutto dalla nostra area geografica di riferimento. Siamo attenti a proporre dei libri che, pur mantenendo un alto valore letterario, conservano un animo popolare. Ci piace e desideriamo che le nostre pubblicazioni siano fruibili a tutti senza distinzioni di genere o anagrafiche, proprio come i nostri libri.

Come avviene la scelta di pubblicare un determinato libro? Dall’arrivo del manoscritto in redazione all’accettazione.

La scelta è mia personale: seguo il mio gusto ma faccio un’ulteriore selezione con l’idea di costruire quella biblioteca ideale che dovrebbe contenere libri ricercati e finalmente tradotti.
Il libro prescelto deve essere speciale e penso sempre che debba dare qualcosa in più, fare riflettere sull’attualità, anche nel caso in cui si tratti di libri classici (penso a Anna Édes di Kosztolányi), anzi questo è il mio “genere preferito”: i classici che sono incredibilmente attuali e i classici che “ambulano”, cioè di autori vivi che si capisce diventeranno classici, proprio come successe con Magda Szabó quando abbiamo fatto il contratto.
Insomma, il titolo deve avere in sé qualcosa di nobile, deve costruire nuovi ponti tra i lettori italiani e la cultura centroeuropea.
Per queste ragioni non prendiamo in esame manoscritti.

Cosa contraddistingue la casa editrice Anfora?

Qualità, impegno, tenacia e verità.

Un autore che scrive un genere in linea con la vostra filosofia, può mandarvi il manoscritto in visione oppure la scelta è prettamente vostra e non prendete in esame manoscritti pervenuti?

Come dicevo sopra, non prendiamo in esame manoscritti perché la scelta ricade su titoli di classici o di quelli che prevediamo lo diventeranno.

Qual è l’autore/autrice che ha riscosso, secondo voi, più successo con le sue pubblicazioni presso Anfora?

Magda Szabó credo resterà per sempre il nostro fiore all’occhiello, anche perché continueremo a pubblicare altri suoi titoli (all’inizio, come ho rilasciato in un’intervista ungherese, in molti credevano fossimo la casa editrice di Magda Szabó!), ma, in generale, mi sembra anche che finora abbiamo scelto bene gli autori, perché quando dopo i vari titoli di Szabó, abbiamo proposto ai lettori italiani Kosztolányi e Oravecz hanno avuto molto successo anche loro. Ne sono molto fiera e ci auguriamo accada lo stesso anche con T. Szántó Gábor, autore ungherese che pubblicheremo in questo anno.

Una frase/citazione che potrebbe rappresentarvi?

Prendo in prestito le parole di Magda Szabó che si trovano ne Il momento (Creusaide) e che meglio di altre esprimono la filosofia e il lavoro che sta dietro Edizioni Anfora: “Per me la letteratura non dev’essere felice e azzurra, ma nera come il sangue rappreso: di mentire sono in grado tutti anche senza onorario, ma chi ci guadagna dei soldi dica la verità (…)”

Cosa consigliate di leggere ai più scettici verso il genere come primo approccio? Quale libro consigliereste?

Il genere in realtà non è un genere tout court ma un’area determinata dell’Europa in cui si inseriscono vari generi di libri, non è un territorio esotico o sconosciuto ma la cornice della nostra vita e del tempo in cui viviamo; anzi, l’importanza di questi libri risiede proprio nel fatto che bisognerebbe leggerli per conoscere sé stessi e riconoscersi.

Comunque, per iniziare, direi Abigail di Magda Szabó.

Dove possono trovare, i lettori, i vostri libri?

I libri Edizioni Anfora sono presenti in molte librerie indipendenti e nelle librerie di catena ma anche in tutti gli store online; alcuni titoli, come Abigail di Magda Szabó , Anna Édes di Dezső Kosztolányi e Settembre 1972 di Oravecz, sono disponibili anche in formato Audiolibro e eBook.

Grazie mille per la disponibilità e colgo l’occasione per ricordare a tutti coloro che ci stanno leggendo di scegliere un libro Anfora e perdersi tra le pagine come ho fatto io!

 Grazie a te, Arianna!

Le risposte sono di Mónika Szilágyi, editrice di Edizioni Anfora.

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