TRILOGIA DI FILM SU ROBERT REDFORD

TRILOGIA DI FILM SU ROBERT REDFORD è il nuovo articolo della rubrica “film e serie tv” dove Meg recensisce appunto film e serie tv.

Perché ho scelto questo attore?

Per me uno dei più rappresentativi della cinematografia americana dagli anni sessanta a oggi, ha spaziato tra ruoli drammatici, comici, fantasy, gialli con una mimica sempre diversa e poco legata al suo essere il classico belloccio americano: perfino in un film con l’icona Brad Pitt lui riesce a surclassarlo in bravura e bellezza.

Ho scelto 3 produzioni completamente diverse così da potervi fare un’idea se ancora non lo avete apprezzato come me.

  • A PIEDI NUDI NEL PARCO
  • COME ERAVAMO
  • LE NOSTRE ANIME DI NOTTE
TRILOGIA DI FILM SU ROBERT REDFORD
  • A PIEDI NUDI NEL PARCO

Anno 1967 – diretto da Gene Saks

Basato su un lavoro teatrale di Neil Simon, la storia narra di una coppia di giovani newyorkesi che, dopo i primi sei giorni idilliaci della luna di miele nell’ intramontabile Hotel Plaza di New York, si trovano ad affrontare la vita e la convivenza di ogni giorno.

In una gelida ma bella new York di dicembre, i novelli sposi Pual e Corey vanno a vivere in un improbabile mini appartamento (il letto non entra nella camera) al sesto piano senza ascensore e con un buco nel lucernario che dà sul soggiorno. Da qui tutta una serie di situazioni esilaranti che spingono lo spettatore vedere come finirà tra i due: dall’affascinante e maturo vicino di casa, che si crede eterno playboy del mondo ma per poi rompersi un piede scivolando sulle scale ghiacciate, al tecnico del telefono che assiste all’inizio dell’idillio dei novelli sposi e alla fine facendo da traduttore simultaneo, al vicino di casa che spia dalle finestre come in un film di hitchcockiana memoria.

L’alchimia completa dei due attori riesce a rappresentare perfettamente quelli che sono i punti chiave del lavoro di Neil Simon: l’amore non basta se non si è disposti ad arrivare ad un compromesso: “anche quando ce l’avevo con te, ti amavo”, dice Robert Redford sul tetto attraverso il buco del lucernario e questa frase rappresenta perfettamente quello che accade in un qualsiasi vero legame, matrimonio o no.

Solare e divertente Jane fonda, si allontana dal ruolo di bionda e svampita, ben rappresentando una giovane della borghesia up-class degli anni ’60 (questo ruolo le valse una candidatura ai BAFTA).

Assolutamente esilarante Robert Redford nel ruolo del neosposo totalmente sopraffatto dalla giovane moglie esuberante e incontenibile, un ruolo che lui aveva già interpretato con successo a Broadway.

Consiglio di vedere questo film perché è una chicca nel panorama delle commedie hollywoodiane degli anni ’60.

Passaggio chiave: la madre, quando spiega che il segreto di un buon matrimonio è rinunciare a un po’ di se stessi e far sentire l’altro importante avendone cura. Ecco questo concetto per me è senza tempo…

TRILOGIA DI FILM SU ROBERT REDFORD
  • COME ERAVAMO

Questo film è il primo dell’accoppiata Redford-Pollack (gli altri saranno “la mia Africa” e “Havana” con una splendida Lena Olin) che ha come filo narrante una storia d’amore con lo sfondo di grandi avvenimenti storici.

In una arco temporale di quasi trent’anni seguiamo la faticosa e impegnativa storia d’amore di Hubbel (nome improponibile)  e Katie, due opposti ma che come calamite irrefrenabili torneranno sempre ad unirsi.

Lui, classico bad boy del college campione sportivo e donnaiolo, si ritrova inevitabilmente attratto da lei, tipica bruttina e impegnata ma con un cervello di prim’ordine:  ”non ho lo stile giusto per te”, dice Katie in un passaggio dopo aver ammesso la sua consapevolezza di non essere bella, e Hubbel le ribatte “no….è perché spingi troppo!”.

E fin qui potrebbe anche essere uno dei young adult che leggiamo ai nostri giorni (cito la scrittrice Elle Kennedy con la serie The campus, tanto per dirne una): ma la storia si snoda per molti anni, raccontandoci di come la passione politica, l’impegno, le proprie idee e sogni a volte siano anche un muro invalicabile anche dal più profondo e appassionato degli amori.

Ho rivisto tante volte questo film poiché la brillante interpretazione del duo Streisand-Redford ben rappresenta un’intera generazione e i suoi anni: pur coscienti delle loro profonde diversità (tipico WASP lui, ebrea proletaria lei), ci fanno percepire appieno questo grande amore che capiamo subito non avrà un lieto fine.
Entrambi gli attori ci regalano una storia complessa, a tratti difficile da capire per noi pubblico italiano, sulle note di una canzone che vinse anche l’Oscar e divenuta famosissima ma anche ancora oggi molto attuale nella sua musicalità.

Consiglio di vedere questo film anche per un interessante passaggio sulle persecuzioni del periodo maccartista negli USA, cosa poco citata nei nostri libri di storia e che invece reputo meriterebbe un approfondimento.

Passaggio chiave: al temine del film, entrambi consapevoli di ciò che hanno perso, capiscono non solo di amarsi con la stessa forza di sempre ma anche che quella è davvero l’ultima volta che si vedranno, in un abbraccio triste e straziante che resterà per sempre tra i più belli della storia del cinema.

TRILOGIA DI FILM SU ROBERT REDFORD
  • LE NOSTRE ANIME DI NOTTE

Ed eccoci alla fine di questo mio personalissimo percorso per farvi conoscere un po’ meglio un attore non solo bello per più di un trentennio, ma anche bravo.

Questo piccolo capolavoro targato Netflix ripresenta la coppia Fonda-Redford dopo più di 30 anni dalla loro apparizione cinematografica, e fin dalle prime scene ci sentiamo come alla fine di cerchio.

Ecco come si presenta la nostra vita, quando i figli hanno oramai preso le loro strade, giuste o sbagliate che siano, e siamo soli: una cena pronta, un cesto di medicine da prendere e la tv sul meteo a farci compagnia.

Addie e Louis sono due vedovi che hanno le loro abitudini, la loro vita ma per entrambi “la notte è la più difficile”.

Lui ci sembra quasi un adolescente dopo la prima notte passata solo a dormire insieme; lei è una donna che cerca di dare un senso al resto della sua vita.

E proprio questa sua forza permetterà ai due di superare i pettegolezzi (tipici di una piccola cittadina americana medio borghese), i figli (che riaffermano il loro esserci non per affetto ma solo per motivi egoistici).

Pian piano i due inizieranno a conoscersi attraverso questo dormire insieme, creando un legame speciale che diventerà un amore della maturità: il tono malinconico e nostalgico che attraversa tutta la storia si riflette in ognuna delle righe del volto di uno splendido Redford ottantenne e di una Fonda realisticamente invecchiata.

Questo film, presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2017 è stato l’ultimo girato da Redford prima del suo ritiro ufficiale dalle scene, quasi un arrivederci chiudendo con una della sue prime perfette partner cinematografiche.

Consiglio vivamente di vedere questo film perché ci fa capire davvero quanto la vita a volte ci presenti una seconda possibilità e dobbiamo seguirla, anche se gli altri ce lo impediscono facendo leva sull’affetto.

Passaggio chiave: quando entrambi capiscono che la loro storia è “la storia” e Addie gli dice “non c’è fretta, possiamo prenderla comoda…..” racchiude tutto il coraggio di due persone quasi alla fine della loro vita che hanno ancora in se stessi la paura di essere inadeguati.

Trovate altre recensioni di film e serie tv a questo link

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1 commento

  1. Sono tre bellissimi film e ciò che rappresentano, sentimenti e situazioni di vita reali, sono sempre attuali nonostante risalgano a un bel po’ di tempo fa.