Tre curiosità sull’autrice Anna Leone

Tre curiosità sull’autrice Anna Leone.
Ricordiamo che il suo romanzo lo trovate su Amazon a QUESTO LINK.

 

tre curiosità Leone

Raccontaci un aneddoto divertente successo durante la scrittura del libro

La scrittura del mio primo romanzo è stata per me un’esperienza molto interessante di messa in gioco da parte mia per la prima volta con una storia di una certa entità e complessità, con un ventaglio di personaggi e una trama da tessere nel migliore dei modi per dare la possibilità a Marta e al suo vissuto di emergere in modo forte e da darle la luce che si merita.

È stato un processo molto lungo, ho dovuto ritagliarmi spazi liberi nelle mie giornate strapiene, ma a quanto pare con un bel po’ di disciplina ce l’ho fatta J

Un episodio che ricordo con piacere fu quando una sera, tornata a casa dall’ufficio stanca, ma ciononostante molto ispirata, mi ero subito messa all’opera. Sentivo come una vocina dentro di me che però mi frenava, ma decidetti di ignorarla e mettermi all’opera. Volevo  approfittarne al meglio: una bella tazza di tè verde fumante e un piattino pieno di deliziosi frollini per darmi la giusta carica accanto a me sulla scrivania e mi ero buttata sul mio povero laptop un po’ provato dai miei polpastrelli frettolosi e nervosi. Era passata neanche una mezz’ora, e mi sentivo entrata bene nel flusso del racconto, quando un messaggio sul cellulare mi fece balzare dal mio “stato di grazia”. E infatti, questo mi faceva capire cosa era quella strana sensazione che mi sentivo addosso da quando ero arrivata! Tra meno di un’ora sarebbe iniziata la festa di addio di Maria, che purtroppo tra pochi giorni sarebbe andata via dalla città che ci aveva fatto conoscere ma che lei non aveva mai amato più di tanto ed io avevo promesso di portare una bella quiche… Il che significava che, se non volevo deludere la mia cara amica, mi toccava salvare accuratamente il mio lavoro, spegnere il PC e sbrigarmi. Non mi restava altra scelta che mettermi subito ai fornelli e prepararmi alla velocità della luce e andare. Avevo pochissimo tempo per beccare il tram. Mi ero cambiata in fretta e furia e lanciata verso la porta di casa. Chiamatelo tempismo, coincidenze o non so come, fatto sta che, avevo solo 3 minuti ancora per cercare di rimediare al meglio l’imminente figuraccia, cosa che mi rendeva ancora più maldestra del solito. Scendendo le scale del portone con negli occhi solo la fermata del tram, mi ero buttata sul marciapiede a capofitto  e senza neanche vederla, avevo letteralmente travolto una signora esile e dall’aspetto un po’ aristocratico che portava un bel mazzo di splendide gerbere colorate. La poverina, invece di insultarmi si era giusto voltata e mi aveva persino sorriso. Io, che andavo troppo di fretta per i convenevoli, ero giusto riuscita a chiederle scusa per poi proseguire nella mia corsa. Chi ha letto il libro, credo lo troverà ancora più divertente…

 

Un personaggio che hai detestato e uno che hai amato scrivere

Mi sono divertita tanto a calarmi nei panni dell’antagonista, Elisabetta, è stata per me una grande esplorazione su territori del tutto nuovi e terreni a volte minati. I suoi dialoghi-monologhi mi hanno spesso fatto rimanere col fiato sospeso, quasi in apnea per qualche minuto e mi hanno regalato sfaccettature e punti di vista a me ignoti.

Il personaggio che non ho amato particolarmente è stato Giorgio, una figura quasi inconsistente, invisibile, ma che ho voluto così proprio per evidenziare ancor di più la condizione di forte solitudine e disagio di Marta. Inoltre José Maria mi ha dato non poche difficoltà, il “beautiful stranger”, l’eroe, ma non nel senso tradizionale del termine,  perchè di per sè anche lui partiva con una sorta di retromarcia, anche lui un po’ solo come Marta, ma che pian piano, anche grazie al suo grande fascino e all’amore per l’arte che li accomuna, fornisce a Marta una forte base sicura, una mano per procedere insieme in un bel percorso di crescita.

Come è nato?

La storia di Marta è nata sulla scia della mia prima pubblicazione “Alba e tramonto spesso non si distinguono bene. Ritratti di assenze”, una raccolta di racconti brevi. L’idea prende vita proprio dal tema delle assenze che continua  come punto di partenza per il mio primo romanzo “La tua ombra su di me.”. Subito dopo questo mio piccolo primo successo, mi ero promessa di scrivere un romanzo che facesse anche un po’ ridere, e così è nato il personaggio di Elisabetta che, come mi è già stato fatto osservare  da alcuni lettori, anche se involontariamente, ha dato luogo a momenti carichi di una certa comicità.

Con i mille impegni e interessi che da sempre mi contraddistinguono, ci ho messo davvero un bel po’ di tempo per terminare quest’opera, ho impiegato mesi e mesi prima di poter porre la parola “fine” sul mio ormai “consunto” documento word e ne sono passati altrettanti per poi convincermi a farlo uscire dal cassetto della mia scrivania e dei miei sogni e vederlo finalmente apprezzato e pubblicato da un editore che mi ispirava molta fiducia e simpatia.

 

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In foto il romanzo dell’autrice

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