Sigvard Thurneman quando l’ipnosi diventa un incubo…

Argomento di oggi della rubrica “Leggende gotiche” di Morgane: Sigvard Thurneman quando l’ipnosi diventa un incubo…     

Sigvard Thurneman quando l’ipnosi diventa un incubo…

Tra il 1930 e il 1936 Sala una piccola cittadina della Svezia fu macchiata da una serie di rapine accompagnate da omicidi inspiegabili.

Le vittime non avevano nessun rapporto tra di loro e appartenevano alle categorie più disparate del genere umano, un uomo fu trovato morto per un colpo di pistola vicino ad un lago ghiacciato, un ricco ingegnere e sua moglie vennero trovati morti anch’essi per via di un colpo di pistola nella loro casa incendiata e svaligiata.

Nel giugno del 1936 un cavatore che stava trasportando le paghe dei suoi dipendenti su l’ultima vittima, ma in questo caso un uomo anziano sentì uno sparo e recatosi alla polizia disse di aver visto una macchina americana che si allontana velocemente. Grazie alle indagini la polizia arrivò a rintracciare un meccanico che era implicato nei delitti un uomo di nome Hedstrom e quello che era a tutti gli effetti il regista occulto dei delitti, Sigvard Thurneman.

Il meccanico infatti raccontò di aver conosciuto il dottore all’università di Uppsala e di averlo scoperto particolarmente attratto dall’ipnosi e dall’occultismo e soprattutto di quanto sarebbe stato bello pianificare dei delitti perfetti.

La prima vittima si scoprì poi era uno dei pazienti del dottore che lo ipnotizzava per problemi nervosi.

Da lì Thurneman iniziò a perfezionare la tecnica che gli permetteva di controllare e di manipolare i pazienti più influenzabili inducendoli a commettere omicidi e rapine.

Entrambi confessarono e il dottore scrisse un’autobiografia in cui raccontava dettagliatamente la sua capacità di manipolare e dominare la sua banda.  

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