Secondo round delle nuove uscite di Aprile

Secondo round delle nuove uscite di Aprile che ci consiglia Anna Leone!

 

Bentornati!

Altro che aprile dolce dormire… Io non dormo di certo, ed eccomi di nuovo qui, pronta e scattante!

Spero abbiate passato delle giornate di festa in modo sereno e allegro, nonostante la situazione che continua a essere non molto facile e soprattutto poco chiara.

Magari, come me, vi siete lasciati fare compagnia da qualche bel libro?

Per quanto riguarda la mia ricerca di questa settimana, devo dire che non ho trovato moltissimi titoli interessanti che rispondano ai miei requisiti usciti da poco o in uscita imminente, ma mi non mi sono voluta arrendere e così qui a seguito vi indico e le mie cinque proposte:

Dunque, tra le poche nuovissime uscite, decisamente degno di nota e di lettura:

  1. “Appuntamento in terrazzo”, una simpatica novella di Felicia che ho il piacere di poter sfogliare virtualmente in questi giorni e a breve di recensire, quindi, mi raccomando “Stay Tuned!”.

So benissimo che Kingsely non abbia alcun bisogno del mio supporto, né tantomeno della mia promozione, ma devo dire che vale davvero la pena anche perché, come si legge sul sito dell’editore, l’autrice devolverà in beneficenza i proventi derivanti dalla vendita dell’eBook di Appuntamento in terrazzo all’Ospedale Policlinico di Modena.

“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano.La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più.

È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell’appartamento accanto al suo, c’è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s’incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un’amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?

Secondo round delle nuove uscite di Aprile

E ora alcuni titoli davvero accattivanti usciti da qualche mesetto :

“Milano, aprile 1404 Dal contrafforte della sacrestia settentrionale Alberto da Castelseprio spaziò con lo sguardo sui villaggi e sui borghi dalla pianura fino ai piedi dell’Appennino.

Sospirò.” Così parte il romanzo “Nel nome della pietra” uscito appena un mesetto fa. Se avete voglia di farvi un bel viaggio nel maestoso Duomo di Milano, questo libro credo vi fornirà un’ottima guida.

Tra segreti di corte, passioni e giochi di potere, un romanzo che celebra la grandezza di uno dei simboli della nostra civiltà attraverso le vite dei potenti che lo vollero fortemente e di coloro che, con l’ingegno e la fatica, lo fecero sorgere dal nulla. Queste pagine celebrano la loro memoria.

Il Duomo di Milano come nessuno lo ha mai raccontato. Milano, 1385. Forza, conquista, potere. Sono queste le parole che guidano i pensieri di Gian Galeazzo Visconti, da poco divenuto signore della città dopo aver deposto e fatto arrestare lo zio Bernabò. Quando l’arcivescovo di Milano gli prospetta l’idea di una grande cattedrale che sostituisca la chiesa di Santa Maria Maggiore, il conte di Virtù, da sempre devoto alla Vergine, approva il progetto anche se la decisione non ha nulla di religioso. Diventerà potente, espanderà i confini del ducato e la cattedrale dovrà essere il simbolo della sua grandezza. Per costruirla, si circonda dei migliori architetti e scultori, i maestri campionesi, tra i pochi in grado di portare a termine un progetto tanto ambizioso. Nelle schiere di ingegneri e artigiani, operai e artisti, vi sono Alberto e Pietro, gemelli separati alla nascita. Falegname l’uno, scultore l’altro, uniti da un solo ineludibile destino, quello di contribuire a una delle più grandi imprese che la nostra storia ricordi: la costruzione del Duomo di Milano. Tra segreti di corte, passioni e giochi di potere, un romanzo che celebra la grandezza di uno dei simboli della nostra civiltà attraverso le vite dei potenti che lo vollero fortemente e di coloro che, con l’ingegno e la fatica, lo fecero sorgere dal nulla. Queste pagine celebrano la loro memoria.

Altra scoperta per me, non proprio freschissima di pubblicazione, ma decisamente interessante, “Sulla riva” di Francesca Violi.

«Francesca Violi esce dallo schema del noir. Incalzante e denso di atmosfere il romanzo va a caccia delle ombre che abitano la distanza fra due fratellasti» – La Lettura

La storia di Nicola sembra segretamente collegata alle rive del fiume Melemma, nella provincia veneta, dove la vita lo riconduce con insistenza nel corso dei decenni. È qui che da bambino ha conosciuto il fratellastro Mauro – il vero figlio, quello legittimo, di suo padre -, con il quale è stato complice, alleato e nemico. È qui che da adulto cerca la rinascita durante la lotta contro una grave malattia, l’unica beffarda eredità paterna. È qui che giacciono, sommersi, i segreti di un tradimento e di una morte misteriosa. “Sulla riva” è una storia sul conflitto e l’ambivalenza dei legami di sangue.

Mi piace sempre supportare autori esordienti, “opere prime”, così vi suggerisco “L’esercizio” di Claudia Petrucci. “In questo folgorante romanzo d’esordio già in corso di traduzione in Francia e in Germania, Claudia Petrucci racconta il confine ambiguo tra l’amore e il possesso con una scrittura limpida, avvincente, magnetica.”

Giorgia incontra Filippo a una festa di laurea: lui si innamora della sua fragilità, lei si sente rassicurata dalla normalità di quel ragazzo laureato in Lettere, che ha dovuto rinunciare al giornalismo per dedicarsi al bar dei genitori. Come molti coetanei, la loro vita di coppia si scontra con ambizioni negate e costanti problemi economici, così Giorgia non riesce più a trattenere la sua inquietudine, che esplode quando ritrova per caso Mauro, il suo vecchio maestro di teatro. La recitazione era già stata per lei l’ancora di salvezza nei momenti più bui del suo passato, e il palco ora sembra finalmente riaccenderla. Ma incendiare un’anima irrequieta può diventare un esercizio rischioso se l’attrice protagonista perde di vista il confine tra realtà e finzione. Filippo e Mauro si troveranno complici e avversari al tempo stesso, sedotti da un gioco pericoloso per riconquistare Giorgia: scrivere il copione per la sua vita perfetta.

Parla di un tema molto importante, ovvero il rapporto con il cibo e la malattia,  l’ultimo romanzo che vi propongo questo mese, “Non superare le dosi consigliate” di Costanza Rizzacasa D’Orsogna.

Un romanzo crudo e potente tra due lingue e due culture, tra gli anni Settanta e oggi. Un libro vorticoso tra perfezionismo, autolesionismo, menzogna e dipendenze.

«Non c’è un problema che un farmaco non curi, mamma lo dice sempre. A casa nostra non si parla, si prendono medicine. Così lei mi dà il Dulcolax ogni sera perché sono una bambina grassa. Due compresse, quattro, otto. E io non so che legame ci sia tra il Dulcolax e una bambina grassa, visto che non dimagrisco…»

C’è un peso che non si può perdere, anche quando l’hai perso tutto. Matilde lo sa: la mamma, bulimica, passa le giornate a vomitare; lei ha cominciato a ingrassare quando aveva sei anni ed è affamata da una vita. A scuola elemosina biscotti, a casa ruba il pane, e intanto sogna che le taglino la mano. Ottanta chili a sedici anni, a diciotto quarantotto; Matilde va in America a studiare, splende, ma la fame e la paura le vengono dietro. Finché, dopo la morte della madre, il tracollo finanziario del padre e una relazione violenta, supera i centotrenta chili. E quando esce, c’è sempre qualcuno che la guarda con disprezzo. Allora Matilde si chiude in casa per tre anni, e sui social si finge normale. Ma che vuol dire normale?

Concludendo, vorrei dire che mi sembra di aver trovato ancora una volta delle opere interessanti e che ho voglia di leggere, peccato solo siano quasi tutte, secondo il mio modesto parere decisamente care in formato ebook, soprattutto facendo un rapido confronto con il prezzo del cartaceo.

Detto questo, vi lascio alle vostre letture preferite e vi aspetto per altre proposte e nuove recensioni!

Anna

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