Recensione “Quelli che uccidono”

Recensione “Quelli che uccidono” il nuovo thriller di Angela Marsons edito Newton Compton Editore.

TRAMA

Il calo improvviso delle temperature porta con sé la neve e un fagottino avvolto in uno scialle lasciato sulla soglia della stazione di polizia di Halesowen.  Chi abbandonerebbe un bambino per strada con un freddo simile?  È questa la domanda che tormenta la detective Kim Stone, formalmente incaricata di prendersi cura del neonato fino a che non verranno allertati i Servizi Sociali.  E la notte è ancora lunga: una telefonata di emergenza richiama la detective in servizio. Kelly Rowe, una giovane prostituta, è stata assassinata nel quartiere di Hollytree. Le brutali ferite sul corpo sembrano suggerire che l’omicidio sia frutto di un raptus o di una rapina, ma Kim è sicura che quelle labbra livide, se potessero, racconterebbero un’altra storia. Quando altre prostitute vengono uccise in rapida successione, appare chiaro che i delitti sono collegati e nascondono qualcosa di inquietante. Nel frattempo prosegue la ricerca della donna che ha abbandonato il suo bambino, ma quello che all’inizio sembra un gesto disperato assume via via contorni sempre più sinistri. Per Kim Stone e la sua squadra comincia così una discesa negli abissi più oscuri dell’animo umano, che li porterà ad addentrarsi in una spirale di sangue e barbarie. Forse questa volta la verità è più spaventosa di ogni immaginazione…

RECENSIONE

La detective Kim Stone è tornata in un nuovo caso che vedrà coinvolte diverse persone, molte a dire il vero.
Angela Marsons, una delle autrici che più apprezzo del genere, ci regala un Thriller ipnotico dove, pagina dopo pagina, viene a galla un pezzo di matassa per congiungersi a delle estremità di fili ancora più aggrovigliati.

Il tema principale è la prostituzione che vede coinvolte donne e ragazzine disperate che, con la speranza di una vita migliore, scappano dal loro paese ritrovandosi inconsapevolmente imprigionate in un limbo.

Con capitoli brevi che ci fanno venire voglia di iniziare subito il successivo, la Marsons ha realizzato una storia basandosi sul macabro di certi scenari di strada ma non solo, anche dello sfruttamento all’interno di alcuni luoghi di lavoro.

Non mancano poi ovviamente scorci di vita di Kim Stone e dei suoi colleghi, per i più affezionati lettori che prendono parte ai suoi casi sin dal principio.

Consiglio vivamente questa autrice e questa lettura a chiunque ami la suspense e il genere.

Arianna

 

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