Recensione: “L’ultimo segreto di Paganini”

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Recensione: "L'ultimo segreto di Paganini"

TRAMA

1840. Muore Niccolò Paganini, il più grande e virtuoso violinista della storia, lasciando un segreto pericoloso per l’umanità. Rimarrà celato per più di un secolo e mezzo.

2012. Mentre a Genova vengono barbaramente massacrati due studiosi di musica artefici di una scoperta sensazionale, a Shanghai un luminare della chirurgia ricostruttiva viene ricattato e costretto ad eseguire interventi pericolosamente innovativi.

2013. Un famoso scienziato newyorkese dal passato torbido scompare nel nulla e contemporaneamente a Parigi ricompaiono i cadaveri mutilati di un gruppo di giovani violinisti russi rapiti l’anno prima.

Quali connessioni ci sono tra tutti questi eventi? Claire Coriner – scienziata statunitense di neuropsicobiologa – comincia ad indagare cogliendo indizi che la portano in Europa. Seguendo un unico filo di sangue, potere e follia che lega gli eventi tra Italia, Francia, Germania e Spagna, farà luce su una catena di crimini, abili depistaggi ed eventi poco chiari che affondano le proprie radici nell’era nazista e negli sviluppi della musicoterapia come strumento terapeutico per il corpo e la mente. Scoprirà che le ragioni di questa cospirazione globale risalgono all’ultimo giorno di vita di Niccolò Paganini e nelle peculiarità delle composizioni musicali eseguite con il suo violino. Riuscirà Claire a scongiurare la minaccia che incombe?Con pagine intrise di scienza e di storia, questo romanzo accompagna il lettore attraverso scoperte mediche, rivelazioni storiche e teorie sul potere della musica nel controllo di massa e disvela elegantemente il male che si annida nel cuore dell’uomo. Ripercorrendo la vita del violinista più abile, controverso e chiacchierato della storia, L’ultimo segreto di Paganini indaga nel lato oscuro e demoniaco tanto celebre dell’artista che ha incantato per mezzo secolo il pubblico di tutta Europa. Guidati dal fantasma di Paganini, Claire ed i suoi compagni mettono in risalto i legami più oscuri ed arcani tra musica, medicina, fisica quantistica e controllo della mente, affrontando un viaggio che mescola abilmente fiction e realtà in un thriller mozzafiato che condurrà ad una verità inaspettata e crudele. Cosa sta rischiando davvero il mondo?

RECENSIONE

Come potete notare, la trama che trovate qui sopra è già ben dettagliata da fornirvi tutto il sunto necessario. Per questa ragione non starò a dilungarmi su questo aspetto e comincerò a elencarvi tutto ciò che ho trovato nella lettura di questo libro.

Cosa poteva avere a che fare un artista morto da un secolo e mezzo con una catena di omicidi negli anni duemila?

Trovare questa citazione nel testo sotto forma di domanda mi ha subito fatto venire la voglia di proporvela.
Il succo è racchiuso in questa incognita, tutto è collegato, il come ovviamente lo dovete scoprire voi leggendolo.

Il libro si alterna in capitoli che percorrono “viaggi temporali” ( tra le virgolette perchè è da prendere con le pinze) in quanto ci troviamo davanti a capitoli dedicati all’epoca del violinista Paganini, che ci faranno percorrere pezzi della sua vita necessari per seguire il filo logico della storia, a capitoli narrati negli anni 2000, precisamente 2012 e 2013.


Anche le ambientazioni sono a livello internazionale, per questa ragione consiglio particolare attenzione ai titoli dei capitoli che non vi faranno confondere.

La scrittura dell’autore si percepisce come scrittura molto matura, seppur da emergente, Davide Lazzeri si muove con maestria e fluidità linguistica.
La scioltezza con cui narra ci mette davanti a un libro scritto molto bene e le argomentazioni sono descritte in modo impeccabile.

Percepiamo gli studi che sono stati fatti anticipamente dall’autore prima della stesura.
Si capisce dal fatto che le nozioni storiche sono molto minuziose così come le descrizioni di periodi storici nazisti.

Una storia ricca di dettagli scientifici, ricerche e studi di medicina ci accompagnerà fino alla fine.
Se non amate i libri ricchi di spiegazioni dettagliate non fa per voi ma vi consiglio comunque di addentrarvi nella storia perchè le descrizioni fanno sì che questo thriller-storico abbia tutte le componenti per chiamarsi tale.
Se esse mancassero voi non avreste il quadro completo degli avvenimenti e non capireste parecchie cose.

La mia impressione è assolutamente positiva.
Come amante dei thriller e degli storici ho trovato un accostamento molto particolare e armonioso.
Potrei quasi descriverlo ipnotico come la musica, protagonista indiscussa della storia, e il violino diabolico.

Infatti un altro punto a favore è il collegamento musicale, davvero una composizione di elementi che da vita a un libro assolutamente diverso e distinguibile nella sua unicità.

Alla fine del libro, Lazzeri ha avuto la premura di rispondere a domande che un lettore si pone leggendo, tra queste vi è la fatidica domanda

“Cosa c’è di vero e cosa no?” 

Vi invito a scoprirlo!
Arianna

 

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