Recensione: “I segreti di Villa Rosso”

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Recensione: "I segreti di Villa Rosso"

TRAMA

Quando Ellie Maddison viene mandata in Italia per un viaggio di lavoro, non riesce a credere alla sua fortuna. Tra i vigneti illuminati dal sole e il rilassante fruscio degli ulivi, Villa Rosso è una parentesi rigenerante nella sua vita caotica. Quello che Ellie non poteva aspettarsi è di sentirsi così attratta da Max Johnson, il responsabile della splendida tenuta. Ben presto i loro destini finiranno per intrecciarsi come i rami di vite che ricoprono le colline intorno a Villa Rosso. E prima che se ne accorga, Ellie verrà risucchiata dalla suggestiva e misteriosa storia del posto. Perché ci sono segreti del passato la cui eco è ancora in grado di influenzare il presente. E il fascino magnetico di Max nasconde ben più di quanto Ellie immagini… Se vuole davvero fare luce su tutti i misteri legati a quel luogo ed evitare di perdere la cosa più importante della sua vita, Ellie dovrà fare i conti con sé stessa e imparare a seguire il suo istinto. E così, quello che è iniziato come un semplice viaggio di lavoro, potrebbe trasformarsi nell’avventura più incredibile della sua vita.

Una storia romantica ed emozionante sulla travolgente forza dell’amore

«Questo libro è una vera delizia, è stato il passatempo perfetto per i miei pomeriggi di relax.»

«Le descrizioni di questa scrittrice fanno venire voglia di partire!»

«Il mio cuore ha finalmente rallentato dopo aver finito questo libro. È scritto così magnificamente. Mi ha assolutamente toccato nel profondo.»

Recensione di Anna Leone

La storia di Ellie e del suo viaggio in Italia si legge con facilità e scorre in maniera piuttosto fluida. Per me è stata una lettura interessante anche perché mi ha tenuto compagnia proprio durante il mio breve soggiorno nella mia terra di origine, la Calabria. Mi è sembrata una coincidenza carina. Mi ha anche fatto un certo effetto, quasi già nelle prime pagine trovare, per la prima volta dopo tutte le centinaia di libri che ho letto finora, il nome dell’aeroporto di Lamezia Terme – dove ero arrivata da pochi giorni- come base di partenza per il vero cuore del racconto. E da qui ritorno al sottotitolo del romanzo: “Alcuni posti hanno il potere di imprimersi nella nostra anima” e provo una sensazione di gioia.

Linn Halton offre dei bei ritratti dei paesaggi che Ellie si trova a esplorare e vivere durante il suo inaspettato soggiorno a Villa Rosso nella zona di Castrovillari.

La narrazione parte in maniera accattivante, con una sorta di indicazioni temporali che mi sono piaciute molto fino poi a sembrare un po’ in stallo nei capitoli successivi. Infatti in questa parte del libro ho avuto qualche difficoltà a proseguire la lettura che mi risultava leggermente piatta.

A partire dai capitoli 28 e 29 inizio ad appassionarmi di più al romanzo che fino a quel momento proseguiva appunto in modo piuttosto monotono per i miei gusti. È questa la parte in cui finalmente la storia prende un bel respiro coinvolgente e il mistero si intensifica e io non riesco più a staccare gli occhi dalle sue “pagine”.

“Io mi sento ancora intrappolata tra quattro pareti di vetro. Come descriverlo? È come se avessi una scheggia gelata nel cuore, che mi ghiaccia l’anima e congela la mia essenza. Mi sento sospesa nel tempo, mentre cerco di attribuire un senso agli avvenimenti. Le pareti di vetro non

sono fragili; sono più  resistenti dell’acciaio e  altrettanto impermeabili. Eppure sono in grado, con la stessa facilità e naturalezza con cui muovo un passo, di scivolare attraverso di esse. Le giornate della mia vita sono piene di benedizioni, ma quando mi metto a dormire è come se lasciassi il mio mondo alle spalle. Faccio semplicemente quel passo ed eccomi lì, dall’altra parte, a sperimentare una realtà diversa con Max.”

Ho adorato il personaggio di Ellie, ma anche Livvie, la sua amica nonché capo/collega con la sua forte energia pragmatica spalleggiata da Clare la zia die Ellie nel supportare la protagonista nei suoi dissidi interiori e ansie, ma anche in questioni di tipo pratico e quotidiano, come darle una mano con le figlie, oppure offrirle appunto un lavoro per lei molto importante.

Un elemento che non mi è piaciuto molto, dandomi a volte anche un senso di fastidio, è Josh, il premuroso marito di Ellie nonché amorevole padre delle loro due figlie.  Le conversazioni tra marito e moglie così come i dialoghi interiori di quest’ultima mi risultano spesso stucchevoli e a volte mi fanno pensare a un rapporto quasi morboso o perlomeno non molto realistico…

Inoltre, il personaggio Max  mi ha lasciata un po’ perplessa. Credo che il fatto che Ellie venga a conoscenza della morte del suo gemello di cui la madre non le aveva mai parlato,  crei un momento di debolezza nella trama e a me personalmente ha lasciato una sensazione di incertezza: non mi è affatto chiaro il vincolo o il nesso logico tra questo gemello e un avvenente Max per il quale la protagonista prova una forte attrazione, anche dal punto di vista romantico…

Senza voler fare in alcun modo spoiler, visto che comunque ritengo l’opera assolutamente meritevole di lettura, una ulteriore nota per me meno gradevole è stata l’assenza di una vera e propria fine. Infatti, verso il termine della narrazione mi sono trovata davanti quasi bruscamente un epilogo che mi è sembrato troppo breve. Come dire, una storia ricca di dettagli, personaggi interessanti, soprattutto la protagonista e sua zia, scenari e paesaggi ben delineati, ma alla fine sono rimasta un po’ a bocca asciutta, mi aspettavo forse qualcosa di più.

In conclusione, consiglio questa lettura a chiunque abbia voglia di esplorare zone dell’Italia forse non molto conosciute, ma comunque molto interessanti e non prive di un certo fascino e chi cerchi una storia in cui si vivono sentimenti con un filo di mistero a volte anche inquietante. 

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