Recensione “Giro di vite”

Recensione “Giro di vite” di Maria Eugenia Veneri edito da LuoghiInteriori Edizioni.


Il libro

“Giro di vite” ha in mente una missione: dare senza chiedere, desiderare la felicità di un popolo a tal punto da mettersi in pericolo e rischiare la propria vita per difendere la pace di un paese. La missione di questo romanzo non finisce quando le azioni sono incapaci di modificare le cose, perché oltre il corpo c’è sempre l’anima: che ha la forza di cambiarle. Essere al servizio degli altri è il terzo cromosoma di ogni essere umano, un corredo genetico a ricordarci che siamo qui, sempre e comunque, per qualcuno. Per questo lottare per i diritti umani significa restare fedeli a noi stessi senza fermarsi alle apparenze, come ci insegna “Giro di vite” e come sanno fare i protagonisti di questa storia al cardiopalma, coinvolti in una lotta alla criminalità mai ingaggiata prima.

Recensione “Giro di vite”

“Giro di vite” di Maria Eugenia Veneri non è un libro qualunque. L’autrice ha lasciato nelle mani e negli occhi dei lettori la cruda realtà e i crudi accadimenti di Saoparel, capitale sudamericana del narcotraffico, del contrabbando e della prostituzione.
Attraverso i protagonisti, Emma, Edgar, Levi, ci fa vivere in prima persona le missioni di coloro che lottano per far fronte alle problematiche del paese con coraggio, determinazione e non pochi traumi.

L’autrice è stata in grado di descrivere minuziosamente una realtà che fa accapponare la pelle. Ragazze rapite a scopi sessuali, traumatizzate. Altre rapite per il traffico di organi e in tutto ciò sembra che tutti, persino le forze potenti, si girino dall’altra parte permettendo tutto ciò.

Un libro che è una denuncia, un libro che vuole aprire gli occhi sul mondo e farci capire la sofferenza e la distruzione di alcuni paesi. L’azione è l’unico modo per fermare la cattiveria e la mostruosità umana.

Ho apprezzato particolarmente il personaggio di Emma: forte e determinata ma anche fragile e con un trauma profondo che esce improvvisamente e si sfoga durante la sua missione. Anche lei è stata una vittima e ne seguiremo il percorso psicologico per l’intera narrazione.

Leggere questo libro è stato un colpo al cuore, come se mi fosse stato lanciato addosso un secchio di acqua ghiacciata.
Sono convinta che sia una di quelle letture da fare, letture di cui abbiamo bisogno per riflettere, aprire gli occhi e contribuire nel nostro piccolo.

Complimenti all’autrice per la maestria della narrazione e l’accurata attenzione ai dettagli e alle ricerche.

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