Recensione film “LE IDI DI MARZO” scritta da MEG

LE IDI DI MARZO
Film Anno 2011 – di George Clooney
Trama
Negli Stati Uniti durante le primarie in Ohio per la presidenza del partito democratico, un guru della comunicazione, giovane e idealista, lavora per un candidato alla presidenza e si trova suo malgrado pericolosamente coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano.
Recensione
In questo thriller a sfondo politico, lo spettatore assiste a una serie di dinamiche e risvolti non molto lontani dalla realtà, e che lasciano un’amara quanto triste riflessione: la politica non può essere slegata da intrighi e trame per realizzare se stessa.
Ryan Gosling interpreta con grande intensità l’addetto alla comunicazione di un credibilmente cinico e opportunista candidato alle primarie presidenziali, interpretato dal sempreverde George Clooney. La visione ingenuamente positiva del giovane di come fare politica viene progressivamente smantellata e ricostruita attraverso una serie di intrecci con il candidato concorrente e con i sentimenti e i valori della sua visione della democrazia.
E’ un’analisi spietata di come il più grande modello democratico di stato al mondo nasconda opportunismi personali e compromessi che coinvolgono anche le relazioni intime.
Molto interessante anche il ruolo dei media e di come vengano utilizzati per orientare l’elettorato, cosa da noi impensabile.
Dopo sei anni dalla prima sceneggiatura per un film, George Clooney conferma in questa pellicola la sua personale e critica visione del sistema politico statunitense, offrendo spunti di analisi che portano lo spettatore verso una visione interessata e partecipe.
Tra gli ultimi film girati da Philip Seymour Hoffman, ve lo consiglio anche per avere uno sguardo diretto sul potere e la politica di oggi.

Sono Meg, appassionata cultrice di cinema e serie TV, ho sempre amato il cinema fin da piccola, quando con la mia mamma vedevo i classici film della Hollywood di una volta, che facevano sognare grandi storie con protagonisti forti e determinati.
Mi piacciono tutti i generi, anche quelli brutti perché ritengo che il cinema sia arte come la pittura e la scrittura: seguitemi qui sul sito, dove vi parlerò di un po’ di tutto, da film già visti a quelli nuovi, da quelli sempre proposti dai palinsesti TV a quelli di nuova uscita sulle reti via cavo, dai “filmbrutti” ai “bruttifilm”, dalle serie più viste alle meno note.