Recensione film “IL VERDETTO”

Recensione film “IL VERDETTO” scritta da Meg

Recensione film "IL VERDETTO"
Locandina al solo scopo illustrativo

IL VERDETTO

Film Anno 2017– di Richard Eyre

Durata 105’

Trama

Fiona Maye è un giudice molto stimato, che si trova a dover affrontare il caso del giovane Adam Henry; quest’ultimo, essendo cresciuto in una famiglia di Testimoni di Geova, non vuole accettare una trasfusione che potrebbe salvargli la vita. Contrariamente al suo modo di agire, Fiona si lascia coinvolgere personalmente dalla vicenda e decide, in base alla legge sul Children Act, di far effettuare comunque la trasfusione al ragazzo. Una volta salvatosi, il giovane perde la sua fede, e sviluppa un’attrazione morbosa per Fiona, che considera sua salvatrice e distruttrice al contempo.

Recensione

I film a tema giuridico sono sempre molto particolari e spesso rischiano di essere un prodotto di nicchia, tramutandosi anche in un flop al botteghino (quando ancora potevamo goderci una sala cinematografica!).

Sicuramente per questa pellicola ci sono due elementi che la rendono particolare: un è l’essere tratta da un romanzo di Ian McEwan, autore cupo, realistico, intenso e forese per questo così amato dalle trasposizioni cinematografiche, e l’altro è l’indiscussa empatia ed espressività nel ruolo della protagonista di Emma Thompson.

“In questo tribunale si applica la legge non la morale”, dice il suo personaggio, ricalcando quella ricerca etica di uguaglianza nel campo del diritto minorile, tanto difficile da concretizzare.

E’ un film appassionante questo, perché mostra non solo un aspetto del diritto che da noi non è così radicato, ma anche propone temi come la libertà piena ed assoluta di scelta e decisione, non scritta negli ordinamenti anglo-sassoni, ma totalmente accettata e indiscussa da parte di tutti.

E’ un film che ci lascia un tema su cui riflettere: quanto la giustizia è giusta se ragionevolezza e speranza di vita si muovono in senso opposto? quanto si può affermare la propria libertà di scelta e autodeterminazione se la difesa della vita è un diritto universalmente riconosciuto? (tema più che mai attuale in questo periodo!)

E’ un film in cui Emma Thompson risplende in tutte le sue bellissime e vere rughe sul viso, trasmettendoci i dubbi di una donna in una delle professioni più difficili da svolgere.

La pellicola mantiene una sua tensione narrativa per tutta la durata, per cui va visto senza pause o interruzioni per capire fino in fondo le scelte della protagonista, anche verso la sua vita privata che è parte della storia.

Consigliatissimo.

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