Recensione dilogia “The final Six”

Recensione dilogia “The final Six” di Alexandra Monir edita Harper Collins Editore.

La dilogia è composta da:
1- The final six – un pianeta da salvare
2- The final six – la vita su Europa

TRAMA

PER SALVARE QUESTO MONDO, DOVRANNO TROVARNE UN ALTRO

Quando Leo e Naomi vengono convocati al Centro internazionale di addestramento spaziale di Houston insieme ad altri ventidue adolescenti tra i più brillanti del mondo, la loro vita cambia drasticamente: dall’oggi al domani si ritrovano a essere delle celebrità, in lizza per uno dei sei posti disponibili in una missione che li porterà su Europa, una delle lune di Giove, dove dovranno fondare una nuova colonia.

Sulla Terra i cambiamenti climatici hanno causato una catastrofe globale, e ai Final Six è affidato il futuro dell’umanità. Per Leo, campione italiano di nuoto, che nella catastrofe ha perso l’intera famiglia, si tratta di una nuova ragione di vita. Ma Naomi, californiana di origini iraniane con un talento speciale per le materie scientifiche, sospetta che i responsabili del Centro nascondano qualcosa, in particolare riguardo al fallimento di una precedente missione in cui tutti gli astronauti sono periti in circostanze misteriose. Ed è convinta che una volta atterrati su Europa i sei finalisti si troveranno ad affrontare qualcosa di molto pericoloso e sinistro.

In questo ambiente inquietante e competitivo, circondata da estranei spesso ostili, Naomi trova in Leo un amico inaspettato e il loro rapporto diventa sempre più profondo via via che l’addestramento si inasprisce, mettendoli a dura prova. Ma è solo quando la lista dei prescelti si assottiglia e il loro destino sta per compiersi, che i due ragazzi si rendono conto davvero di cosa c’è in gioco: il mondo, le stelle e le loro vite.

DI QUESTO VOLUME NON VI METTO LA TRAMA PER EVITARE QUALSIASI TIPOLOGIA DI SPOILER IN CASO DELLA MANCANZA LETTURA DEL PRIMO

RECENSIONE DELLA DILOGIA

Parto affermando che la lettura di questa dilogia sci-fi è stata una delle letture migliori di questo 2021.
Sono letteralmente rimasta folgorata dalla storia, già dalle prime pagine del primo libro.
Si parte subito con tanta adrenalina e curiosità, con la selezione di 24 candidati in tutto il mondo che dovranno essere addestrati e messi alla prova per poi selezionare i 6 definitivi che verranno condotti su Europa, un pianeta tutto nuovo, per ricominciare da zero la vita umana.

Una delle cose che ho apprezzato di più e che però mi ha anche invitato a fare parecchie riflessioni, è stata il fatto che l’autrice si è collegata alla disfatta della terra causata da disastri ambientali causati dal troppo menefreghismo umano nei secoli di vita.
Questo fa riflettere perchè la lotta verso l’inquinamento e la salvezza dell’ambiente è una lotta già viva al giorno d’oggi e leggere di catastrofi naturali derivate da tutto ciò, mi ha provocato inquietudine.
So bene che è un libro fantasy, ma in ogni caso chi lo sa come la terra si ribellerà alle cattive azioni commesse dagli uomini negli anni?

Detto ciò, la serie mi ha lasciata senza fiato, avevo una voglia irrefrenabile di scoprire ogni minuziosa parte.
I personaggi hanno tutti una caratteristica precisa, abbiamo il nuotatore, la scienziata, il pilota ed altri.
I dettagli tecnici forniti e che riguardano le informazioni astrali e della N.A.S.A sono impressionanti, meticolosi.

Mi è sembrato di guardare un film e spesso ho pensato “Spero li producano davvero perchè correrei a guardarli”.

Se posso trovare un piccolo difetto, lo trovo nel finale del secondo volume.
Purtroppo mi sarei aspettata una conclusione più minuziosa e meno “frettolosa”.
Avrei gradito maggiori dettagli e sono del parere che necessiterebbe di un terzo libro per dare un senso all’epilogo che troviamo alla fine di “The final six – la vita su Europa”.

Ne consiglio vivamente la lettura e spero che un giorno possa leggere di un sequel che mi tolga i dubbi lasciati sul finale.

Arianna

 

 

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