Recensione del libro “Trentuno” di Sara Arpaia

Recensione del libro “Trentuno” di Sara Arpaia disponibile anche su Amazon.

TRAMA

Può un’assenza essere una costante presenza? Questo è l’interrogativo sul quale lavora prepotentemente Isabel.
Trasferitasi a Roma da Napoli, intreccia le vicissitudini della sua vita privata con la carriera da psicoterapeuta: Daniele e il suo ritorno, la storia di Nina e le fragilità a cui è costantemente esposta.
Attraverso la focalizzazione interna la protagonista apre le porte del suo io al lettore, rendendolo pienamente partecipe delle sue emozioni più intime.

 

RECENSIONE

“Trentuno: …Ma io ti aspetterò fosse anche per cent’anni ti aspetterò…” di Sara Arpaia è un inno ai sentimenti più profondi dell’essere umano.
La protagonista, Isabel, ci porta nella sua vita e ci fa toccare con mano le sue emozioni più intime dall’inizio alla fine della storia.
L’autrice con il suo scritto è riuscita a realizzare una storia in cui chiunque potrebbe riflettersi. 
La penna è da considerarsi delicata, semplice, leggera seppur di leggero non vi è nulla ma, anzi, vi sono argomenti molto forti al suo interno, argomenti che mettono in luce quanto il dolore e la mancanza possa celarsi nel profondo dell’anima e quanto alcune emozioni siano impossibili da cancellare o dimenticare. Bisogna semplicemente imparare a conviverci e ad accettarlo.
Un altro punto che rafforza la storia è il fatto che il libro sia scritto come se fosse un’autobiografia della protagonista, un vero e proprio diario personale in cui racconta il suo vissuto.

L’autrice poi tocca anche un altro aspetto importante e delicato: l’autismo, e lo fa con estrema attenzione e accuratezza.

Insomma non è un semplice libro ma un vero e proprio insegnamento di vita da leggere e rileggere per rendersi conto di quanto sia difficile il percorso emotivo di ogni singola persona e di quanta forza ci vuole per andare avanti nonostante tutto.

Consigliato.

Arianna

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