Recensione del libro “Piranesi”

Recensione del libro “Piranesi” scritta da Debora Soncini.
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Pochi giorni fa ho letto il libro “Piranesi” di Susanna Clarke edito da Fazi Editori e uscito nelle librerie lo scorso 4 febbraio.

Recensione del libro "Piranesi"

TRAMA:
Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi.
Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia.
Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti.
Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancoratroppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso…

ESTRATTO:

“Quando la Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo per assistere alla congiunzione di tre Maree. È un evento che accade soltanto una volta ogni otto anni.
Il Nono Vestibolo è un luogo straordinario per le tre grandi Scalinate che contiene lungo le sue Pareti file di Statue di marmo, centinaia di Statue che si innalzano, un Livello dopo l’altro, fino a raggiungere vette lontanissime.
Per prima è arrivata la Marea dai Saloni dell’Estremo Oriente. Questa Marea ha risalito la Scalinata Più a Est senza violenza. Ha disteso uno specchio grigio sul Pavimento, la cui superficie è stata marmorizzata da striature di Schiuma lattiginosa.
Dopo è arrivata la Marea dei Saloni Occidentali. Questa Marea si è scagliata con veemenza sulla Scalinata Più a Ovest e ha colpito la Parete Orientale con un Tuono poderoso che ha fatto tremare tutte le Statue. La sua Schiuma aveva il colore bianco delle vecchie lische di pesce e i suoi gorghi profondi erano color peltro. In pochi secondi, le sue Acque sono arrivate all’altezza della Vita delle Statue del Primo Livello.
Per ultima è arrivata la Marea dai Saloni Settentrionali. Si è scaraventata su per la Scalinata centrale, riempiendo il Vestibolo con un’esplosione di luccicante Schiuma bianco ghiaccio. Ne sono stato inzuppato e accecato. Quando sono riuscito a vedere di nuovo, le Acque scorrevano come cascate lungo le Statue. È stato allora che mi sono reso conto di aver commesso un errore nel calcolare il volume della Seconda e della Terza Marea. Una gigantesca Torre d’Acqua si è riversata sulla scalinata fino al punto in cui ero accovacciato. Un’enorme Mano d’Acqua si è protesa per strapparmi via dalla Parete. Ho gettato le braccia intorno alla statua della Donna che sorregge un Alveare e ho pregato la Casa di proteggermi. Le Acque mi hanno ricoperto e, per un istante, sono stato circondato dallo strano silenzio che arriva quando il Mare ti sommerge e soffoca i suoi stessi suoni. Ho pensato che stavo per morire; oppure che sarei stato trascinato via nei Saloni Sconosciuti, lontano dal fragore e dal ronzio delle Maree Note.
Poi, bruscamente com’era iniziato, tutto è finito. Le Acque nel Nono Vestibolo si sono ritirate rapidamente finché non hanno ricoperto appena i Plinti delle Statue del Primo Livello.
Mi sono accorto che ero aggrappato a qualcosa. Ho aperto la mano e ho scoperto un Dito di marmo proveniente da una qualche Statua Lontana che le Maree avevano messo lì.
La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza, infinita.”

RECENSIONE:
Una lettura unica: l’inizio è semplice e focalizzato su descrizioni della Casa e della vita di Piranesi poi pian piano si intravede tra le righe un mistero, si insinua nella mente del lettore un dubbio sulla Casa e si scoprono man mano nuove verità nascoste..
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura sottoforma di diario personale di Piranesi che ci fa entrare pienamente in contatto con lui, con i suoi pensieri e stati d’animo.
Piranesi è un personaggio che fa venir voglia di abbracciare: è puro ed innocente, ama profondamente la Casa, la pace e la solitudine che essa rappresenta e anche nel tradimento perdona e sorvola su tutto ciò che gli è stato fatto.
Lo consiglio a chi ama il genere fantasy, thriller e mistery.

Voto 8/10

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