Recensione del libro “Nel respiro dell’altro”

Recensione del libro “Nel respiro dell’altro” di Manuela Norandini edito LuoghInteriori Editore.

TRAMA

Esistono posti speciali, magici, in cui tutto può avere di nuovo inizio, anche più volte in una vita. Sono luoghi nostri da sempre, rifugi segreti dove sentirci protetti, lontani dalle paure, dagli obblighi, dagli insuccessi. Come quel balcone, dove la nostra saggia nonna ci insegnò a sorridere, con la raccomandazione di non smettere mai. Oggi, dove un tempo rifiorivano i colori della nostra infanzia tra gerani dai toni sgargianti, un filo che lega il passato al presente ci suggerisce di affacciarci verso la nostra nuova vita di adulti. Il destino, però, necessita sempre di una mano, urla di essere ascoltato. Per questo “Nel respiro dell’altro” è un romanzo che fa battere il cuore, una storia d’amore che ha bisogno di cure e attenzione per risplendere, come fanno i fiori più belli, sui balconi di certe case.

RECENSIONE

Con “Nel respiro dell’altro” l’autrice mette in rilievo il rimorso e la paura di andare oltre la propria zona di confort.
La storia si apre con Carlo, un ragazzo che non riesce a diventare adulto per via di una stabilità lavorativa che non arriva mai. Licenziato da un lavoro dopo l’altro, seppur con i suoi studi e le sue qualifiche, Carlo inizia a sprofondare nel buio più profondo e non riesce più a vedere una via d’uscita per riprendere in mano la propria vita. Ha una fidanzata, Martina, che ama intensamente e con cui sta da ormai 10 anni e si colpevolizza perchè ancora non è riuscito a sposarla. Questo lo fa sentire ancora di più un fallito.
Dall’altra parte abbiamo Luana, una giovane donna che ha avuto un passato burrascoso in cui il padre ha deciso di abbandonare lei e  sua madre lasciandole allo sbando. Luana ha sempre avuto un debole per i ragazzi problematici, una vera e propria sindrome da crocerossina.
Quando le vite dei due si incontrano scatta qualcosa in entrambi, qualcosa che fa risvegliare Carlo e che scuote Luana a tal punto da mettere tutto in discussione.

Una storia che vi invito a scoprire in quanto non vi è nulla di scontato dall’inizio alla fine.
Nel finale sono rimasta meravigliata e anche contenta perchè non è il classico finale scontato ma un finale che fa riflettere e che va a confermare il messaggio che ne ho dedotto inizialmente: la vita è piena di rimorsi, ci sono scelte che non prendiamo e che ci fanno pentire per sempre, solo perchè si è avuto paura di un cambiamento.

Una storia delicata e forte che favorisce la riflessione e fa affezionare ali personaggi grazie alla penna semplice e lineare dell’autrice.

Lo consiglio!
Arianna

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