Recensione del libro “La via della notte”

Recensione del libro “La via della notte” di Giada Fariseo.
Il libro è il sequel di “Non ti perdere” ma può essere letto anche in maniera indipendente.

TRAMA

Sono passati dieci anni da quando Tea, la protagonista di “Non ti perdere”, ha sorvolato l’Atlantico per andare incontro al suo destino. Qui, negli Stati Uniti, ha trovato l’uomo dei suoi sogni, Chris, e lo ha sposato, iniziando al contempo una brillante carriera da assistente alla regia. Eppure la vita Oltreoceano non si è rivelata solo rose e fiori: ci sono state anche le spine, e una di esse l’ha ferita più duramente delle altre, mettendo in crisi non solo il suo matrimonio ma anche il suo Io più profondo. 

Alla soglia dei trentacinque anni, Tea si chiede se non abbia sbagliato tutto e se non si sia lasciata alle spalle con troppa leggerezza il passato e in particolare una persona, l’ex fidanzato Tia. E quando il destino lo riporta sulla sua strada, e il nuovo progetto a cui sta lavorando conduce lei in Italia, Tea non ha più dubbi: per uscire dal labirinto in cui è imprigionata deve lasciare a se stessa la possibilità di esplorare ogni sentiero, giusto o sbagliato che sia. 

Questo romanzo, leggibile in maniera indipendente rispetto al primo, è la storia del viaggio di una donna nel proprio abisso, che è l’abisso di tante anime, ma è anche la storia di tre città “magiche”: Torino, Bologna e Firenze, che diventano il doppio sfondo narrativo del film in produzione, così come delle vicende di Tea, Tia e Chris, le cui vite andranno ancora una volta intrecciandosi, stavolta in maniera ancora più sottile, nel fitto mistero di eventi che ruotano attorno a loro, assieme a personaggi altrettanto imperscrutabili: custodi di ville antiche, antiquari dal fascino inquietante e chiromanti apparentemente capaci di svanire nel nulla… Un “giro di vite” che permetterà finalmente a Tea di ritrovare la luce e capire quale direzione scegliere per il suo futuro, stavolta per sempre.   

RECENSIONE

“La via della notte” di Giada Fariseo è un percorso emotivo e di crescita personale.

Avevo già letto “Non ti perdere” e avevo apprezzato moltissimo la scrittura di Giada e la sua specialità nel farci immergere nei luoghi, nelle leggende antiche e nelle diverse culture e qui ritorna facendoci addentrare sempre all’interno dell’ambientazione come se fossimo noi i protagonisti della storia.
Senza mai annoiare ma piuttosto incuriosire.

Sono passati dieci anni da quando abbiamo lasciato i nostri personaggi: Tea, Tia e Chris.
Ognuno di loro ha subito un cambiamento evidente fin dalle prime pagine.
Ci concentriamo specialmente sul cambiamento di Tea, diventata ormai una donna professionalmente realizzata ma piena di buio e dolore dentro di sè.

L’autrice riesce nell’intento di far entrare il lettore nella storia così da farci sentire da vicino tutte le emozioni vissute dalla nostra protagonista come se il suo percorso lo stesse affrontando una nostra cara amica.

La lettura risulta scorrevole e incalzante, man mano che si procede e si entra nel vivo della storia è difficile lasciarla andare e alla fine ci rimane quel pizzico di malinconia che arriva quando devi salutare qualcuno a cui hai voluto bene.

Consiglio la lettura di “La via della notte” ma se fossi in voi leggerei anche “Non ti perdere” per avere uno sguardo più ampio dei personaggi e vivere una bella avventura in compagnia di essi.

Arianna

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