Recensione del libro “Il cacciatore di anime”

Recensione del libro “Il cacciatore di anime” di Angelo Stramaglia, disponibile su Amazon.

TRAMA

Dreamhole, due investigatori, Sam Lowell e Jim Norton, indagano sul ritrovamento del corpo della decima vittima di quello che sembra essere un serial killer diverso dal classico e banale maniaco da manuale di criminologia. L’omicida, infatti, lascia accanto alle proprie vittime dei foglietti con enigmi, scritti attraverso il codice De Vigenere. Per risolvere questi rebus “la strana coppia” chiede aiuto al professore Autier, docente universitario di storia medievale con l’ossessione del catarismo e la sua filosofia di vita, attitudini che si rivelano fondamentali per il prosieguo delle indagini.
Cosa si cela dietro il modus operandi di questo diabolico assassino? Oscuri demoni fanno ritorno dal passato di un antico casato, quello dei Delaude della contea francese di Aude, risalente al XIII secolo. Un viaggio nel tempo in cui passato e presente s’intrecciano per dar vita a un avvincente thriller ricco di colpi di scena e tragiche scoperte.

RECENSIONE

“Il cacciatore di anime” di Angelo Stramaglia ci fa fare un viaggio a 360°, un viaggio in cui avvengono tragedie e in cui il male regna sovrano.
Vi sono una serie di omicidi in atto a Dreamhole e l’assassino risulta sempre introvabile, unica traccia sono appunto dei bigliettini-rebus che mandano solamente di più in confusione gli investigatori Lowell e Norton.
Grazie all’aiuto del professore universitario Autier, iniziano a collegarsi a quella serie di omicidi degli eventi del passato, nello specifico della storia medioevale, eventi che vengono spiegati nel libro con degli appositi capitoli per fare in modo che il tutto abbia un collegamento perfetto, senza far perdere al lettore nemmeno la minima parte di storia.

Un thriller ipnotico che ti cattura dalla prima all’ultima pagina.
I capitoli sono talmente curati e ben posizionati da intrecciarsi perfettamente e da delineare ogni sfumatura dei personaggi.
Difatti troviamo dei capitoli dedicati all’assassino, che sono agghiaccianti e vanno ad entrare proprio nella sua mente, un lato psicologico che fa rabbrividire; dei capitoli dedicati agli investigatori e dei capitoli che raccontano gli eventi del passato in modo minuzioso.

I colpi di scena non mancano di certo, come un buon thriller che si rispetti! Per questo motivo ne consiglio la lettura, non risulta banale e nemmeno mai scontato. Lo trovo originale e da leggere tutto d’un fiato!

Arianna

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