Recensione del libro “Con gli occhi del cuore”

Recensione del libro “Con gli occhi del cuore” di Angelina Pettinato.

TRAMA

Si dice che l’essere umano sia un albero tra alberi e che per poter espandere la sua chioma debba curare le sue radici. “Con gli occhi del cuore” è un romanzo genealogico che attraversa ben cinque secoli, dal 1500 ai giorni nostri: entra nei meandri dell’anima attraverso la tessitura oracolare, ne svela i misteri e ne cura le ferite guarendo i singoli personaggi e i loro rami familiari. Un amore ostacolato dall’odio urla nei secoli per trovare giustizia e lo fa attraverso telai, terremoti, alberi di gelso e racconti dimenticati.
E’ oltrettutto un percorso di pacificazione che parte dall’assunzione di responsabilità personale: i protagonisti passano attraverso di essa per poter guarire e vivere in quanto esseri senzienti, capaci di esprimere i loro sentimenti e realizzare le proprie aspirazioni e vocazioni più intime. Angelina Pettinato rievoca un evento catastrofico, il terremoto che colpì la Calabria nel 1783, per risvegliare la memoria e l’identità e richiamare il lettore a riconoscere le sue radici in un’ottica di futuro costruttivo e alchemico.

RECENSIONE

In “Con gli occhi del cuore” di Angelina Pettinato ci troviamo davanti ad una storia che viene narrata nel tempo, da una famiglia che di generazione in generazione nasconde delle forze sconosciute ma anche un potente amore che viene tramandato man mano che passano i secoli.

La storia parte nel 1500 dove Adelaide con la tessitura della sua tela va a intrecciare dei fili che verranno sbrogliati man mano dalle generazioni future.
Ogni personaggio ha un ruolo fondamentale e la tessitura è sempre presente come elemento cruciale. 
Angelina narra come per far vivere al lettore lo stesso viaggio, si può dire spirituale, che affrontano i protagonisti.
Un viaggio che dura molto tempo ma che fa guardare dentro ai meandri dell’anima e del cuore, sguardi che spesso fanno paura e che si cerca di evitare ma che sono essenziali per ritrovarsi e per vivere la vita con lo scopo dell’amore e delle emozioni positive.

L’autrice ha una scrittura fluida, ben articola. Ha la capacità di accompagnarti con mano dalla prima all’ultima pagina e di farti sentire parte di qualcosa di molto più grande.

Tra i luoghi che troviamo nel libro vi è  la Calabria e Angelina parla anche del terremoto che la colpì il 28 marzo del 1783, cosa che ho trovato di una sensibilità incredibile.

Nel libro vi ho ritrovato un forte messaggio di coraggio e di speranza, un messaggio che invita tutti noi a non arrendersi davanti alle difficoltà e che vi è sempre una luce che guida il nostro cammino, la luce del cuore. Dobbiamo solo accoglierla e seguirla.

Arianna

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