Recensione “Anomalya” di Guido Sgardoli

Recensione “Anomalya” di Guido Sgardoli un fantasy uscito il 28 ottobre per Giunti Editore e disponibile in tutte le librerie fisiche e negli store online!

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Recensione "Anomalya" di Guido Sgardoli

TRAMA

Quando si comincia ad affacciarsi sul mondo, il futuro è una promessa che temiamo di non mantenere. Ogni errore sembra irreparabile, ogni scelta definitiva. A volte questa convinzione può portare, di fronte a uno sbaglio, a perdersi e darsi per vinti, quando la vita invece offre sempre nuove possibilità. Questa delicata fase della vita è raccontata in un’avventura fantascientifica che ha al suo centro un viaggio del tempo. Jaques e Claire, da ragazzi segnati da una scelta sbagliata che ne ha condizionato l’esistenza, si rincontrano cinquant’anni dopo. Claire ora è un’importante scienziata e ha scoperto un fenomeno misterioso, un passaggio temporale, un’anomalia.Una porta verso l’ignoto per scoprire che si può sempre scegliere, e tutti hanno una seconda possibilità. 

RECENSIONE

Se poteste tornare indietro nel tempo per cambiare un comportamento o una scelta sbagliata, lo fareste?

Siamo nel 2070 quando Claire e Jaques si incontrano in un taxy.
Lui con alle spalle una vita di scelte compromettenti, di galera addirittura e che ora tira avanti facendo il tassista.
Lei diventata un fisico come aveva voluto suo padre.
Lui la riconosce, seppur gli anni passati. Riconosce la Claire dai capelli biondi e dal portamento formale, sempre serio. Riconosce la ragazzina irraggiungibile e di un certo tenore familiare.
Claire però non si ricorda di lui, o almeno così sembra.
Dopo una veloce chiacchierata nei ricordi del passato di entrambi, Claire porta Jaques nel luogo in cui lavora, sotto la Torre Eiffel in cui vi è un vero e proprio sistema operativo segreto che nasconde un passaggio verso l’ignoto.
Claire non sa il perché le è venuto l’istinto di portarlo lì sotto, in quel luogo ancora poco chiaro a tutti, fatto sta che improvvisamente Jaques resta rapito da quella vicenda, da quello che potrebbe essere un varco temporale, e proprio per questo motivo ha intenzione di varcarlo.
Un tuono, il crollo di un telone e magicamente si risveglia nel 2020, nella sua stanza di Bréhat.

Un fantasy che mi è rimasto tra le mani ben poco dato che in nemmeno due giorni l’ho letteralmente divorato!
I capitoli si intersecano, oscillano tra il 2070 e il 2020 ma specialmente nel 2020 e tra i due POV, Jaques e Claire.

Ho amato ogni piccolo pezzo della storia, ogni sua componente.
Il lessico è così scorrevole che non ci accorgiamo nemmeno di girare le pagine velocemente e con la foga di voler sapere a tutti i costi che cosa accade dopo.

Un susseguirsi di vicende, due vite che vogliono riscattarsi.
Perché è questo che ho colto come significato del libro: il riscatto.
Nella vita si fanno tante scelte condizionate dagli altri reprimendo i sogni, riponendoli in un cassetto. Non ci sarebbe da farlo, bisognerebbe a tutti i costi lottare per riuscire a trovare la propria strada, nonostante gli ostacoli che ci possono intralciare.

Capiamo anche quanto può valere il peso arrogante delle parole.
Possono portare a conseguenze terribili, a condizionare le nostre vite senza nemmeno rendercene conto.
Questo è un altro grande insegnamento.

Altra cosa che ho apprezzato sono stati i vari spazi in cui vi è Jane Austen e spezzoni in cui vi si citano libri classici come “Orgoglio e Pregiudizio”.
Questo mi ha fatto amare ancor di più il personaggio di Claire e mi ha permesso di entrare in sintonia con il suo sogno di diventare scrittrice.

Insomma, vorrei dire tante cose ma non riesco nemmeno a esprimermi come vorrei. Sono però sicura di una cosa, sono caduta anche io in quello spazio temporale durante la lettura, sono rimasta rapita completamente e quando sono riemersa ho scoperto di aver fatto uno splendido viaggio che vi invito a fare.

Arianna

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