Recensione “Abe Sada – Il fiore osceno”

Recensione “Abe Sada – Il fiore osceno” di Michele Botton e Pietro Sartori per Beccogiallo Editore.

TRAMA

Abe Sada (Tokyo, 1905 – data di morte non conosciuta), settima di otto figli e adolescente ribelle, dopo aver subito violenza sessuale da parte di uno studente universitario a soli quindici anni, viene avviata alla carriera di geisha dalla famiglia. Divenuta in seguito una prostituta, nel 1936 viene condannata per l’omicidio e l’evirazione del suo datore di lavoro e amante Kichizō Ishida, presso cui era impiegata come cameriera. Pur avendo scontato la sua pena, lo stigma sociale la accompagna in ogni suo tentativo di reinserimento nella società, costringendola infine a far perdere le proprie tracce. La storia di Abe Sada ha dato vita in Giappone a un acceso dibattito pubblico sul sessismo della nazione e ha ispirato diversi libri, film e opere teatrali in tutto il mondo.

RECENSIONE

“Si, lo farò. Vi racconterò la mia storia. La storia di Abe Sada nata donna in un mondo di uomini.”

In un libro a fumetto che racchiude oltre al testo anche la forza delle illustrazioni che potenziano la storia di Abe Sada.

Una donna che ha sofferto sin dalla gioventù per una violenza subita e per esser stata maltrattata da tutte le persone che amava.

Una vittima che diventa carnefice, pagina dopo pagina.

La storia di una donna ricca di sogni che invece si ritrova a diventare la Geisha che deve donare piacere a ogni perversione degli uomini che pagano per averla.

Più si va avanti nella lettura e più ci si rende conto di quanto Abe Sada diventi spietata, specialmente dopo aver conosciuto l’amore.

La storia di Abe è una storia vera narrata in modo sensazionale, un connubio di emozioni contrastanti  che il lettore prova: dal dispiacere si passa a inorridire.

Ma alla fine dei conti, è più il dispiacere.

Bellissima edizione, un libro da leggere.

 

You may also like