“Quell’amore sconosciuto” di Alessandra Magnoli| Recensione

Cari lettori, eccoci finalmente alla recensione di questo splendido libro: Quell’amore sconosciuto di Alessandra Magnoli.

Vi lascio anche il link che rimanda all’intervista autrice QUI.

 

Quell'amore sconosciuto

TRAMA

Filippo Luzzi è un uomo che possiede tutto: un lavoro come amministratore delegato in una famosa azienda di recupero crediti, una splendida villa immersa nel verde della Toscana, soldi e macchine di lusso. Eppure, anche se la sua vita sembra apparentemente perfetta, per lui non lo è. Da quando la donna che gli ha rubato il cuore se n’è andata per sempre, una parte di sé, è andata via con lei, lasciando un vuoto incolmabile.
Marisol Gómez è una donna forte e determinata. Si è trasferita a Barcellona, nella sua città natale per stare insieme a suo padre, e coronare il loro sogno, aprendosi una deliziosa trattoria sulla Rambla. Marisol, adesso è decisa a cambiare vita. Ha chiuso con gli uomini, l’alcool e il sesso, ma soprattutto, è pronta a dimenticare il suo orribile passato. Tutto procede secondo i piani, fino a quando un’importante telefonata, la condurrà nuovamente a Firenze, dove ad aspettarla c’è l’unico uomo che non ha mai dimenticato. Tra le mura di un castello in Umbria e storie di principi e principesse, i due protagonisti vivranno un’incredibile favola d’amore. Ma come in ogni favola che si rispetti, il cattivo è sempre in agguato…

 

RECENSIONE

Parto col dire che questa storia mi ha emozionato parecchio.
Marisol e Filippo (che abbiamo già trovato in “Quell’amore inaspettato”) provano una forte attrazione tra di loro.
Filippo, imprenditore, l’uomo che tutte le donne vorrebbero al loro fianco: premuroso, attento, romantico e con molte altre qualità. L’amore che prova per Marisol è così forte che non riesce a legare davvero con nessun’altra donna.
Marisol, nonostante il suo carattere esplosivo e gioioso, possiede un lato oscuro dentro di se, un lato che la porta ad allontanarsi da tutto ciò che ama per paura di soffrire ancora.

Ma all’amore si può davvero sfuggire?

Questa storia mi ha fatto scendere qualche lacrima. 
L’autrice descrive con una delicatezza insormontabile quella che è la vita della nostra Marisol, una vita piena di dolore e di violenza.
Si affrontano tematiche forti con un’attenzione e una cura che ti fa affrontare il dolore pagina dopo pagina.
Lo stile dell’autrice è impeccabile, riesce a tenerti incollata alle pagine fino all’ultima, la storia è ben costruita, niente viene lasciato al caso.

Una cosa che amo della penna di Alessandra è che è bravissima a gestire sia il pov maschile che quello femminile alternandoli in modo impeccabile.

Che dire, una serie di libri autoconclusivi che lasciano il segno.
E, se posso dire la mia, ho amato (per quanto possibile) questo secondo volume della OnlyLove series anche più del primo.

Rinnovo i complimenti all’autrice e ci “leggiamo” la settimana prossima con il terzo e ultimo volume della serie!

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