“Per sempre in un abbraccio”

Recensione del libro “Per sempre in un abbraccio” di Chiara Lenzi edito Blueberry Edizioni.

La trama


Penelope Sartori è una ragazza semplice, appassionata di numeri, dell’ordine e della precisione. Sogna di lasciare il suo piccolo paese in campagna per trasferirsi a Milano e studiare Economia e Finanza all’università. Ha un sacco di progetti per quando sarà nella grande città ma la notizia della malattia della madre spazza via ogni desiderio, che diventa nullo davanti al dolore della perdita. Gli anni dell’università passano anonimi e solo l’opportunità di uno stage presso la JB Finance le permette, finalmente, di stabilirsi definitivamente a Milano. Sembra che tutto stia andando per il meglio, anche se la vita in città non è come immaginava. In un tranquillo pomeriggio di lavoro, però, arriva un’offerta irrinunciabile da parte del direttore del personale: diventare l’assistente di Arthur Blake, figlio del presidente della società. Penelope, piena d’entusiasmo, accetta di buon grado ma le cose non vanno come sperato. Arthur è burbero, indifferente e piuttosto riservato, e nonostante il suo innegabile fascino, la ragazza è insoddisfatta, relegata a fare da soprammobile in ufficio. I rapporti tra i due oscillano tra l’essere tesi, all’essere quasi inesistenti. Eppure quando Penelope lo scruta di nascosto sembra scorgere una tristezza simile alla sua. Possibile, allora, che l’atteggiamento di Arthur sia solo di facciata? A volte basta un attimo, un unico momento condiviso per riconoscersi e ritrovare un po’ se stessi. E forse, sarà proprio dentro a un abbraccio che Arthur e Penelope scopriranno di essere più simili di quanto pensano?

“Per sempre in un abbraccio”: recensione

Ho da subito apprezzato il personaggio di Penelope, una ragazza di 26 anni che si porta dietro un dolore insormontabile, quello della malattia e della morte della madre, ma che non si lascia sconfiggere.
Una ragazza che riesce, dopo tanto tempo, a spostarsi a Milano e a trovare un lavoro che la soddisfa.
Tutto ciò fino a che non viene spostata a lavorare con Arthur, un ragazzo difficile e con cui non si riesce in alcun modo a lavorare serenamente.
Penelope dovrà più volte scontrarsi con questa faccenda e scoraggiarsi sarà all’ordine del giorno.
Arthur è un personaggio odioso, almeno inizialmente. Possiamo però imparare ad apprezzarlo dalla metà del libro dove iniziano anche ad arrivare i capitoli con il suo Pov.

Non è un classico hate-to-love. Chiara Lenzi con “Per sempre in un abbraccio” invita il lettore ad andare oltre le apparenze, a scavare nei meandri del cuore dei protagonisti e a trovare empatia con loro.
Caratteri completamente diversi ma entrambi perfetti nel loro essere perchè segnati da qualcosa che li ha resi così come sono.

un’altalena di emozioni contrastanti e un susseguirsi di avvenimenti inaspettati riescono a incollare il lettore fino al termine del libro e riescono a lasciare il segno.

La scrittura di Chiara è ben caratterizzata, semplice ma accattivante. Sono certa che l’autrice riuscirà a migliorare sempre di più dato l’ottimo esordio.

Consigliato a chi non cerca un classico romance ma a chi vuole sentire sulla pelle le emozioni della storia.

Arianna

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