PENSIERI TOSSICI PER OBIETTIVI SANI

Oggi voglio parlarvi di 5 pensieri tossici, quelle stupide frasi che ci ripetiamo ogni volta che pensiamo a un cambiamento, specialmente a una dieta, frasi alle quali, però, finiamo per credere.

Se siete capitati in questo articolo è perché anche voi amate la vostra salute o state imparando ad amarla, perché è la cosa più preziosa che abbiamo.

 

Curare il proprio corpo è tanto importante quanto curare i propri pensieri, la propria mente.

È per questo che, da giorni ormai, non faccio che ripetere sui miei profili Instagram PRENDIAMOCI CURA DEI NOSTRI PENSIERI.

Perché i pensieri guidano le nostre azioni e le nostre azioni creano ciò che siamo e ciò che diventeremo.

È attraverso le nostre azioni che noi costruiamo la nostra identità, non attraverso ciò che pensiamo, ma senza pensiero, nessuna azione avverrebbe.

NON HO TEMPO

Questo è il primo dei pensieri tossici che ho scelto.

Non ho tempo… più che un pensiero lo considererei una scusa, una scusa che diciamo a noi stessi per non rimproverarci, per nascondere quella mancata voglia di fare, di essere, di migliorare, di iniziare una dieta o un allenamento.

Non ho tempo… è davvero così? Io credo che avere tempo sia una questione di priorità. Non si ha tempo quando l’impegno in questione non ci interessa, quando diamo priorità ad altre cose.

Anche io spesso penso di non avere tempo, semplicemente perché non ho voglia di sedermi e organizzare le mie giornate quando gli impegni sono tanti. Non ho voglia e allora mi dico non ho tempo, per mettere a tacere quella vocina che nella testa mi dice che sto sbagliando.

Trasformiamo tutti i nostri non ho tempo in voglio dedicarmi ad altro. Non prendiamoci in giro con i nostri stessi pensieri, almeno con noi stessi, siamo sinceri.

NON CI RIESCO

Anche questo rientra nei pensieri tossici.

Non ci riesco. E anche questo è spesso una scusa usata per giustificare il non ho voglia di provarci perché tanto non sarò mai come lei/lui, perché io sono nato/a così, non serve che mi impegno perché non potrò mai cambiare.

Non ci riesco non esiste, tutti possiamo riuscirci, ognuno con i propri tempi, con le proprie modalità, con le proprie scorciatoie e i propri ostacoli, ma tutti, TUTTI, possono raggiungere quella meta, che sia la salute, la forma fisica che più desideriamo o quella gratificazione che aspettiamo da tanto.

Non ci riesco è una zavorra che ci leghiamo alla caviglia e che ci impedisce di andare lontano, invece di pensare non ci riesco, chiediamo aiuto, cerchiamo un appoggio, un sostegno, in chi già ce l’ha fatta, perché c’è un posto anche per noi, anche noi possiamo avere quel fisico scolpito o essere in salute.

Non dobbiamo avere paura di domandare, di chiedere aiuto se da soli non riusciamo, perché chiedere è essenziale per crescere e crescere è ciò che vogliamo, no?

È TROPPO DIFFICILE

Ed ecco un altro dei pensieri tossici.

È TROPPO DIFFICILE

Ma se invece di dire è troppo difficile, dicessimo è un sfida?

Non sarebbe tutto più entusiasmante? Chi vorrebbe restare fermo quando si ha davanti una sfida da vincere?

Personalmente ho sempre amato le sfide, mettermi alla prova, dimostrare, almeno a me stessa, cosa sono capace di fare, anche di fronte alla sconfitta.

Dobbiamo essere pronti ad accettare i nostri limiti per poter poi ripartire e lavorare per superarli.

Quella dieta, quell’esercizio, non sono troppo difficili, sono una sfida che possiamo e dobbiamo vincere. Con i nostri modi e i nostri mezzi, ma possiamo, perché non abbiamo nulla in meno di chi ce l’ha già fatta.

VOGLIO ESSERE UGUALE A LUI/LEI

Questo credo sia uno dei pensieri tossici più pericolosi.

Voglio essere uguale a un altro… a quante delusioni può portare un pensiero del genere? Nessuno può essere come un altro, perché abbiamo tutti le nostre diversità, le nostre capacità e i nostri limiti.

Avere come obiettivo essere come qualcun altro può essere stimolante, all’inizio, ma si arriverà a un certo punto in cui le differenze si faranno sentire e allora si perderanno di vista i progressi già fatti e non si riuscirà ad apprezzare ciò che si è, perché non si è come chi avevamo deciso di essere.

Piuttosto che pensare a essere uguali o migliori di qualcuno, pensiamo a essere migliori di noi stessi.

Pensiamo a migliorare noi stessi, a essere ogni giorno una persona migliore a quella che eravamo il giorno prima.

Non smettiamo mai di crescere e di amarci.

Non prendiamo come esempio nessuno, siamo noi e dobbiamo migliorare noi stessi, focalizzarci sul nostro percorso e non su quello di qualcun altro, perché solo così potremo capire gli sforzi fatti e vedere davvero la strada percorsa. Solo così potremo apprezzare a pieno la meta raggiunta, perché non sarà la somiglianza con qualcuno a renderci migliori, ma la differenza tra ciò che eravamo e ciò che siamo ora.

HO FALLITO, SONO UN PERDENTE

Ed eccolo, un altro re dei pensieri tossici.

Ho fallito, quindi non valgo nulla… Fallire è normale, il fallimento è presente in qualsiasi processo evolutivo. Fallire non significa essere dei perdenti, significa aver scelto dei mezzi, dei tempi, che non erano adatti.

Fallire non significa essere perdenti, fallire significa conoscere i propri limiti, significa imparare qualcosa.

Non si fallisce mai nella vita, o meglio, non si fallisce soltanto, perché al fallimento si aggrappa sempre la consapevolezza di una lezione.

Cosa ho imparato?

Non pensiamo di essere dei perdenti, pensiamo invece a cosa ci ha portato quella “sconfitta”, cosa ci ha donato, cosa ci ha insegnato.

Quella sconfitta non mi rende una persona peggiore, non sminuisce il mio valore, quella sconfitta mi insegna come agire nelle prossime occasioni, mi insegna cosa fare e cosa NON fare.

Quella sconfitta mi dona la consapevolezza di ciò che sono e di ciò che voglio e NON voglio essere.

Una sconfitta non è la fine delle mie capacità e va affrontata con serenità.

Perché persino Einstein diceva che se si giudica un pesce per la sua capacità di volare, si penserà sempre che sia stupido. Quindi non giudichiamoci per i nostri fallimenti, ma per le nostre capacità.

Se quel pesce capisce di non essere in grado DI volare, impiegherà le sue energie per nuotare più veloce di tutti, ha capito cos’è rischioso per lui e si concentra su ciò che invece sa fare.

Conosciamo i nostri limiti e lavoriamo su di essi, ma poi potenziamo le nostre capacità.

Se quella dieta o quell’allenamento hanno fallito, non hanno portato il risultato sperato, non è colpa nostra, semplicemente magari non erano fatti a posta per noi.

Smettiamola di sminuirci e amiamoci per quello che siamo, ascoltiamoci e prendiamoci i nostri tempi, perché la felicità aspetta chiunque.

 

CONLCUSIONI

Con questo mio articolo avevo un solo obiettivo, spingervi a fare ciò che vorreste fare. Spingervi a compiere quel passo verso il vostro sogno, perché tutti meritiamo di poterlo vivere, tutti meritiamo di essere felici e tutti lo possiamo essere.

Potremo sbagliare strada, tempo, attrezzatura, ma nessuno può impedirci di raggiungere i nostri obiettivi, se li desideriamo davvero.

Circondiamoci di persone che apprezzino le nostre passioni, che ci aiutino e ci appoggino, poi puntiamo su noi stessi per compiere lo scatto finale e tagliare il traguardo della felicità.

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