Nuove uscite di febbraio

Anna Leone ci presenta alcune delle nuove uscite di febbraio che l’hanno colpita maggiormente.

Il freddo gelido ha sorpreso quasi tutti almeno qui in Europa, alcune persone sono rimaste bloccate, altre ne hanno approfittato per divertirsi a fare pupazzi di neve e creazioni varie in giardino o per strada. Io ho continuato a leggere, godendomi il bel paesaggio innevato. E non potevo non mancare il mio appuntamento con le novità editoriali che ho scovato in questi ultimi giorni.

Inizio con un romanzo scritto da Carmen Pellegrino, “La felicità degli altri”, uscito da una settimana edito dalla casa editrice La nave di Teseo, fondata da Umberto Eco che stimo tantissimo.

Descrizione

«Sono nata in una casa infestata dai fantasmi. Allampanati, tignosi fantasmi da cui non si poteva fuggire. A quel tempo vivevamo nella parte ovest di un villaggio che aveva case tutte uguali, tutte al pianoterra, prima che si elevassero. Mio fratello e io speravamo che le case degli altri fossero infestate quanto la nostra. A dieci anni fui allontanata dal villaggio per pura crudeltà, ma i fantasmi non rimasero a casa.»

Cloe è una donna che ha imparato a parlare con le ombre. Un’anima in ascolto, alla ricerca di una voce che la riporti al luogo accidentato della sua origine, al trauma antico di quando, bambina, cercava di farsi amare da chi l’aveva messa al mondo. Nel suo cammino costellato di fragorosi insuccessi e improvvisi passi avanti, Cloe attraversa città, cambia case, assume nuove identità, accompagnata da voci, ricordi, personaggi sfuggenti: Emanuel, il fratello amatissimo; il professor T., docente di Estetica dell’ombra; Madame e il Generale, guardiani della Casa dei timidi, dove la donna era stata accolta a dieci anni. Cloe è uno sguardo che cerca attenzione e verità, il suo viaggio coraggioso è il racconto di un amore e di una speranza che non si spengono, anche quando dentro e fuori di noi non c’è che rovina.

Se cercate un romanzo  autoconclusivo, dalla copertina ammiccante, allora date uno sguardo a “Vittoria, ma non troppo” di Miriam Tocci.

Descrizione

Vittoria Innocenti, per tutti Vicky, ha progetti ambiziosi per il proprio futuro di attrice di teatro. Ha frequentato stage e corsi di perfezionamento e ha visto comparire il proprio nome su qualche locandina nei teatri più belli della capitale. Mai come attrice protagonista però, né per ruoli di particolare rilievo, e questo perché anche la sua Sfiga sembra essere un tipetto ambizioso quando si tratta di metterle i bastoni fra le ruote.Ora che ha sostenuto un’audizione a Milano per il ruolo di Bianca nel musical de “La bisbetica domata” ed è stata presa nel cast, sente che la vita sta finalmente prendendo la piega giusta, malgrado ci sia anche Lei, Isabella Gloriosi, la sua nemesi di sempre, la prima attrice e primadonna più stronza e dispettosa dell’universo, che ovviamente interpreterà Caterina. Mentre tutto sembra volgere per il meglio, anche in amore, un terribile colpo di scena fermerà lo spettacolo e disattenderà le speranze della nostra Vicky.La sua innata tenacia e la grande passione per il palcoscenico la spingeranno a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Saranno sufficienti, però, a farle cantare finalmente… vittoria?

Uscito da una settimana, “Il cactus non ha colpa”, di Roberta Marcaccio, e pubblicato da Triskell Edizioni, mi ispira davvero tanto e credo entrerà nella mia lista della spesa.

Descrizione

Alla soglia dei quarantacinque anni Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle. Ventiquattro anni di carriera fatti di rapporti umani, sedi di lavoro diverse, dalla Romagna al Piemonte, fino alla Valle d’Aosta, legami più o meno forti coi colleghi, amicizia e passione per un lavoro che a tratti diventa preponderante su tutto. La storia di Rebecca è brutalmente attuale. Lo ascoltiamo al telegiornale, lo leggiamo sui quotidiani ma quando capita diventa un duro rospo da ingoiare. Rebecca, Giuliano, Ilaria, Vittorio, non necessariamente in quest’ordine, sono i protagonisti di una vicenda in cui tante persone possono identificarsi. Il lavoro per molti è rifugio, consolazione, passione, si investono anni di vita e quando vengono a mancare certe condizioni ci si sente traditi, come se lo facesse l’amore della nostra vita. Che strada sceglierà Rebecca? Riuscirà a dare una nuova direzione alla sua vita? Il romanzo racconta con emozione, ma anche una punta di ironia, una storia come ne sono accadute tante e che non si augura a nessuno, anche se… non è forse vero che non tutti i cactus vengono per nuocere?

Infine, concludo con il romanzo di Nadia Fusini “Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf” in uscita proprio oggi, pubblicato da Feltrinelli.

Descrizione

Com’è possibile restituire, in una biografia, la voce di un autore? Nadia Fusini, massima studiosa e interprete di Virginia Woolf, lo fa ricorrendo alle sue opere, ai romanzi ma anche ai saggi, ai diari e alle lettere: dà voce alla voce della scrittrice, ricreandone la vita e la passione per l’esistenza. Come in un’autobiografia che, facendo affidamento sulla memoria, non può seguire una cronologia, Fusini ricostruisce l’infanzia della Woolf, la figura del padre Leslie, e poi insegue la malattia, gli anni di Bloomsbury, le passioni, il marito Leonard e il legame con Vita, la battaglia femminista e il pacifismo, in un intrecciarsi di tempi che rendono ancora più vivido il quadro della sua esistenza. Poiché, come scrive Fusini «Virginia non crede che il senso dell’esistenza individuale si racchiuda in una trama di eventi: è piuttosto una caccia al tesoro. Perché riconosce che la vita assomiglia, sì, a un romanzo, ma solo quando il romanzo non pecchi di arroganza e non voglia imporre all’esperienza un ordine estraneo». Più che una biografia, questo è un lungo, incalzante racconto in presa diretta.

Quale lettura vi farà compagnia nelle ultime giornate di Febbraio? Quali vi ispirano tra le mie proposte?

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