L’autostima in pillole è il primo articolo della rubrica “pillole di psicologia” della dottoressa Simona Bennardo.
Benvenuti nella sezione dedicata alle pillole di psicologia!
Innanzitutto una raccomandazione: le pillole di psicologia non sostituiscono affatto un consulto psicologico e tantomeno vogliono rappresentare indicazioni terapeutiche, per le quali si rimanda sempre e comunque alla consultazione di uno psicoterapeuta per una valutazione personale sul caso specifico.
Con queste pillole di psicologia si vuole fare chiarezza su alcuni argomenti di uso comune e sulle quali vi possa essere una certa curiosità.
Il primo argomento che vi proponiamo è L’AUTOSTIMA, quella parte di noi stessi che tanto ci fa sospirare e sulla quale magari vorremmo lavorare: spesso sentiamo dire “ah, come vorrei avere più autostima!”
Ma di cosa si tratta? Vediamolo insieme!
Con il termine autostima intendiamo quell’insieme di pensieri e concezioni che portano ciascuno di noi ad avere un’idea di fondo su noi stessi. Si tratta quindi di riuscire a valutare e apprezzare sé stessi, il proprio valore personale e le proprie risorse. La parola autostima è composta da “auto” e dal termine “stima”: cioè la valutazione e l’apprezzamento che ciascuno di noi possiede relativamente alla propria persona.
L’autostima può essere alta o bassa e c’è chi possiede una concezione di sé tutto sommato positiva e chi invece non sente di possedere una buona autostima.
Sicuramente sentiamo essere importante avere una positiva percezione di noi stessi e per far questo vi sono molti strumenti: dal lavoro psicologico alla psicoterapia, agli incontri di gruppo. Vi sono anche molte valide letture sull’argomento; letture che possono accompagnare il lavoro di approfondimento psicologico.
L’importante è non cedere mai alla tentazione di affrancare la concezione di noi stessi a determinati e spiacevoli eventi che la vita ci fa inevitabilmente incontrare; ma al contrario pensare che una buona concezione di noi stessi non nasce dalla sensazione momentanea (se inciampo e cado non sono sfigato, sono semplicemente caduto ed è una cosa che capita a tutti! Piuttosto chiediamoci: mi sono rialzato?), ma dal pensiero/riflessione/idea che dedichiamo a noi stessi alla luce di certe nostre esperienze, positive o negative che siano, solo dopo un certo periodo che le abbiamo vissute e soprattutto superate.
Per fare un esempio: chi non ha iniziato un nuovo lavoro o attività incontrando le numerose difficoltà di quando si comincia? Sarà importante non confondere le inevitabili difficoltà con il senso di poca efficacia personale che si prova quando si tenta di superare i propri limiti, di apprendere nuove strategie e applicarle con successo. All’inizio tutto è difficile e quello che ci aiuta e ricordare tutte le situazioni in cui siamo riusciti a superare un problema, un ostacolo, un periodo che ci sembrava difficilissimo. La memoria di quello che siamo riusciti a fare, a superare, a essere nonostante le difficoltà, comporrà la consapevolezza di poter far fronte agli ostacoli che la vita ci sta facendo incontrare, anche se nel momento specifico stiamo facendo fatica e tutto ci sembra impossibile.
Un altro aspetto correlato all’autostima è l’ASSERTIVITA’ argomento che tratteremo nella prossima puntata delle pillole di psicologia!
Per saperne di più: “Mi vado bene? Autostima e assertività” di Michele Giannantonio
Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.