La secessione Viennese

La secessione Viennese nel nuovo articolo di appuntamento con l’arte scritto da Stella Mazzone.

Mi è stato richiesto molto frequentemente di parlare di Arte moderna, non è una cosa facilissima da fare. Ricercare informazioni sull’arte moderna è molto più difficile che ricercarle sull’arte antica. Oggi vi parlerò della secessione Viennese, un periodo in cui gli artisti richiedevano la propria indipendenza dall’accademia di Belle Arti.

Si parla di Secessione Viennese riferendosi al periodo storico  compreso tra il XIX e il XX secolo in cui nacque un’associazione di 19 artisti (pittori, architetti…) che decisero di distaccarsi dall’Accademia di Belle Arti con lo scopo di formare un gruppo autonomo e indipendente.

L’ideale seguito da questi artisti era quello dell’opera d’arte totale, essi, infatti, prediligevano una fusione completa delle arti. Queste organizzazioni di arti si svilupparono contemporaneamente all’Art Nouveau e al Modernismo.

Durante la seconda metà del XX secolo Vienna subì grandi trasformazioni e ampliamenti (furono abbattute le mura della città e fu costruito un anello stradale attorno al centro antico della città).gli stili dei monumenti, che riempirono la città, erano in stile revivalista.

Nello stesso periodo, i ricchi borghesi, avviarono la fonazione di nuove specie di ville – museo, nuovo centro dell’attiva vita sociale.

Fu Klimt, con altri 18 artisti, a dare avvio ad una scissione che successivamente si trasformò nella secessione come è da noi conosciuta. Infatti, l’arte figurativa, non aveva più la forma e la concezione che aveva precedentemente. Ovviamente i tradizionalisti non accettarono questi nuovi punti di vista e rigettarono le novità introdotte.

La Secessione Viennese, in arte soprattutto, non vuole rigettare la pittura del passato, bensì vuole creare l’arte perfetta per il momento che si stava vivendo, un’arte che rispettasse le esigenze del tempo. Il pittore che portò avanti queste idee fu sicuramente Klimt che scelse come opera simbolo della corrente “Strega alla toilette”, sicuramente affiancato da Egon Schiele.

Eccoci giunti alla fine! Nei prossimi appuntamenti approfondirò sicuramente la vita e le opere di Egon Schiele!

Alla prossima.

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