“La ragazza con il girasole tatuato” di Luisa De Capola andiamo a recensirlo in questo articolo.
‘Sono una penna stilografica classe millenovecentonovantaquattro’.
Sophia ha venticinque anni, una penna gialla per scrivere di se quando trova il suo tempo tra università, amiche e la sua routine fatta di alti e bassi. Ha un girasole tatuato, simbolo visibile nero su pelle della sua rinascita. Non è facile parlare di quel periodo, non vuole ritornare a stare male ma le sue paure spesso la rendono vulnerabile.
Fabio ama i girasoli, le ricordano sua madre , era il suo fiore preferito. L’incontro tra i due non può essere più improbabile, lui avvocato e lei studentessa, il destino però gioca per loro e con il tatuaggio qualcosa cambia, si evolve. Potrà il dolore e la paura essere sconfitti da un girasole?
Parto subito con il dire che “La ragazza con il girasole tatuato” è un libro fresco e scritto dalla giovane penna di Luisa che emana quella semplicità di scrittura emergente che ha solo voglia di emozionare il lettore.
Questa è la storia di Sophia, una storia che è ricca di tristezza e di dolore interno.
Personalmente questo personaggio l’ho sentito molto vicino a me.
I suoi disturbi alimentari hanno fatto sì che amassi ancora di più questa dolce ragazza che ci racconta come si sente nel suo corpo, con semplicità diretta ma che colpisce il cuore di un lettore.
Un susseguirsi di pensieri ed emozioni accompagneranno la lettura del romanzo facendoci immergere nella crescita personale di Sophia e negli incontri che lei avrà con i personaggi, ognuno con la propria importanza all’interno della storia.
Particolarmente apprezzato il riferimento al girasole, probabilmente sono di parte perchè amo questo tipo di fiore ma il significato che Luisa gli dona è ancora più profondo di quello che pensiamo e per questo motivo invito ovviamente a scoprirlo leggendolo.
Unica nota negativa che devo dare al romanzo sono i refusi che troviamo al suo interno, per coloro che hanno l’occhio più critico sarà fastidioso anche se consiglio comunque di immergersi nella storia perchè Luisa racconta il dolore con sensibilità disarmante e alla fine nulla è messo lì per caso.
Lo consiglio a chi vuole emozionarsi e a chi cerca una scrittura semplice ma comunque d’impatto.
Arianna
Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.