Jeffrey Dahmer il cannibale di Milwaukee

Jeffrey Dahmer il cannibale di Milwaukee nel nuovo articolo sulle leggende gotiche scritto da Morgane Le Feye.

Jeffrey Dahmer il cannibale di Milwaukee

I suoi genitori sono sposati da poco quando lui viene al mondo il padre è un chimico dal carattere freddo e distaccato poco attento all’emotività altrui, la madre invece emotiva lo è fin troppo sempre pronta a lamentarsi e ad autocommiserarsi, ha paura di essere trascurata e pretende una considerazione senza limiti.

Con la sua nascita i genitori sperimentano per poco degli attimi di gioia ma poi tornano a litigi ed incomprensioni con piccole scaramucce che però tolgono a Jeffrey le attenzioni che il bambino meriterebbe.

A 4 anni il piccolo viene operato di ernia e quando si sveglia dall’anestesia sente un dolore molto intenso all’altezza dell’inguine.

E’ un bambino solitario e spesso quando deve andare a scuola comincia a piangere, tuttavia ogni tanto gioca con dei compagni ad esplorare i dintorni.

A 6 anni sviluppa la passione per gli animali, insetti soprattutto e cresce anche la voglia di scoprire come sono fatti dentro.

Nel frattempo la madre è sempre più instabile e comincia a fare uso di molti medicinali alzando progressivamente le dosi, mentre il padre è sempre più assente per lavoro.

Nel frattempo a Jeffrey nasce un fratellino ma malgrado la nuova nascita la salute della madre peggiora sempre più e Jeffrey comincia a darsi la colpa dei suoi malesseri.

A 14 anni il ragazzo comincia a bere oramai l’alcool è l’unica cosa che dà sollievo al suo vuoto interiore e contemporaneamente comincia a sezionare animali morti estraendone gli organi che conserva sotto formaldeide.

Da grande verrà arrestato in diverse occasioni per esibizionismo molestie sessuali su minori, ubriachezza molesta e atti osceni.

Poi comincerò ad uccidere: si aggira per locali gay della città e avvicina giovani di colore o ispanici invitandoli a casa col pretesto di foto dietro compenso o per rapporti sessuali ma invece le vittime vengono drogate e fatte a pezzi.

La perizia dirà che è un omosessuale, necrofilo, feticista e cannibale e lo condannerà a 15 ergastoli per un totale di 936 anni.

Verrà ucciso nel 1994 da un detenuto di colore che convinto di essere figlio di Dio lo colpirà alla testa con una sbarra uccidendolo all’istante.

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