Intervista sul libro “I diritti inviolabili”

Intervista sul libro “I diritti inviolabili” di Marcello Mariano.

DESCRIZIONE

Il saggio in questione, redatto e coordinato da Marcello Mariano, è un lavoro corale con un fulcro in comune: i diritti inviolabili dell’essere umano. Una prima parte, strettamente giuridica, affronta la storia italiana e del Mitteleuropa, comparando la nascita delle Costituzioni nazionali post-dittatura. La seconda parte, invece, è composta da un insieme di saggi redatti da studiosi e conoscitori di vari settori artistici, che affrontano il tema in base alla loro materia di competenza: dal cinema al fumetto, dalla letteratura al giornalismo. Il risultato è uno scritto che cerca di tracciare una visione eterogenea dell’ambito del diritto costantemente posto sotto i riflettori. Contributi di V. Fata, I. Pogioli, G. Pennacchi, G. Ottaviani.

INTERVISTA

  1. Bentornato su Onlybookslover, oggi parliamo di “I diritti inviolabili”, ce ne parli in linea generale?

    “I diritti inviolabili” è un libro che tratta chiaramente di quanto nel titolo, può essere indirizzato sia a chi è del settore giuridico che non, ed è diviso in due parti: la prima che è storico-giuridica, e tratta della comparazione di due costituzioni messe a confronto in un momento storico preciso, quello post dittatoriale italiano e quello ceco, essendo io per metà mitteleuropeo. La seconda parte invece ruota attorno a diversi concetti, dove il tema è sempre quello dei diritti umanu, ma hanno una firma meno giuridica e più saggistica, poiché gli scrittori che hanno partecipato non sono tutti giuristi. Quindi poi chiaramente ci ho messo le mani per tutte le revisioni del caso.
    Vorrei anche specificare che il titolo è diritti inviolabili, ma de facto si parla dei diritti umani più in generale, è stata mia la scelta di “rendere inviolabile ogni diritto umano” senza voler però sembrare arrogante. 
  2. Nella prima pagina possiamo leggere che è ispirato alla tua tesi di laurea, cosa ha scaturito in te la voglia di farne un libro?

    C’è una doppia risposta, la prima molto superficiale, e la seconda più approfondita. La prima è semplicemente una questione di Curriculum, perché nell’ambito legale la pubblicazione è molto importante. La seconda invece è più seria, perché si tratta di una pubblicazione molto personale che parla molto di me, tra le righe: parla delle mie origini, del mio percorso di studi, del argomenti ai quali tengo, delle mie passioni, e delle mie ambizioni. 
  3. Come testo giuridico, quanto lavoro c’è dietro?

    Una fatica immensa. Togliamo la scrittura della tesi. Ho dovuto prenderla, aggiornarla dal punto di vista della scrittura, delle fonti, della storia e delle leggi. Poi ho dovuto dirigere le persone, anche perché prima erano di più ma alcuni saggi li ho dovuti tagliare necessariamente per i motivi più disparati, quindi correggerle. Poi nel mentre ho dovuto sperare che non uscissero aggiornamenti dalla CEDU. E’ stato molto faticoso, ma soddisfacente.
  4. Che cosa volevi trasmettere? C’è un messaggio che volevi mandare ai lettori?

    Ci tenevo ad usare le mie armi, ossia i miei studi e le mie passioni, per dire che c’è speranza. Soprattutto oggi dove moltissimi parlano di diritti negati. Ecco, io così vi dimostro che non è così, che sbagliate, e provo ad aprirvi gli occhi. 
  5. Credi che questo saggio sia un libro per ogni tipo di lettore, anche coloro che non hanno mai letto un saggio, oppure ritieni che sia per una cerchia ristretta di lettori che invece affrontano già letture affini ad esso?

    Con tutto il lavoro di revisione che ho fatto, sì, perché chiaramente ho dovuto poi anche rileggere tutto per rendere tutto comprensibile ai non giuristi, perché nessuno vuole leggere una tesi giuridica di Marcello Mariano, non sono Zagrebelsky, ma magari potrebbero voler leggere invece la storia di due diversi paesi dopo la dittatura che hanno preso strade simili, la storia delle donne nella politica, la storia dei diritti dei lavoratori e la denuncia della negazione di questi diritti raccontati nel cinema americano, o il razzismo trattato nei fumetti.
  6. Quanto è importante per te questo testo e perché?

    Come detto, dentro ci sta molto di mio, tutto il mio percorso, e tantissima fatica. Anche perché l’ho vissuto quasi come un dovere, come se dovessi renderlo noto per forza, ancora non me lo so spiegare.
  7. Tra i diritti inviolabili citati, ce n’è uno in particolare che credi necessiti di maggiore attenzione?

    Beh, no. Nel senso che tutti i diritti sono importantissimi. Come potremmo dire, magari, che il diritto alla libertà sia più importante del diritto alla vita, all’integrità personale o al matrimonio? E la libertà di circolazione è meno importante della libertà di domicilio? Ecco, qua il discorso interessante sarebbe non tanto sulla loro importanza, ma più sulla questione successiva: i nostri diritti vengono tutelati? Ecco, questo sarebbe un discorso interessante da affrontare, poiché delicato e sempre politico, ma voglio solo farvi un piccolo esempio che nasce da un fatto di cronaca abbastanza recente: Un signore di nome Ennio, 86 anni, il 13.10.21 ha trovato ,a casa occupata abusivamente. Non essendoci un furto in corso, le forze dell’ordine non hanno potuto procedere alla sfratto. È tornato a casa dopo un mese. In altri paesi, e prendo ad esempio la Repubblica Ceca perché ne parlo nel libro, o anche la Romania, vai alla Polizia con un documento che attesta la proprietà ed in un paio d’ore hai di nuovo la casa. Ecco, questo esempio dimostra che non sempre la creazione di nuovi diritti, che sono sempre  in continua evoluzione, vada passo passo con la loro effettiva tutela.
    C’è da aggiungere poi che ci sono diverse questioni inerente i diritti inviolabili, anzi, che ruotano attorno ai diritti umani, la loro negazioni. Per esempio secondo alcune correnti Marxiste l’idea dei diritti umani costituisce le basi dell’ideologia borghese secondo le quali le libertà non andrebbero ad emancipare gli oppressi. 
  8. Cosa diresti a un lettore che vorrebbe approcciarsi alla lettura del tuo saggio ma che è ancora indeciso?

    Amico lettore, hai due motivi per scegliere il mio libro: il primo è il gusto personale, ossia la tua passione per la storia (come la racconta Barbero magari, visto che dobbiamo sognare in grande), o il cinema ovvero i fumetti, o il femminismo. Insomma, puoi pescare in qualsiasi lago e trovare un tema interessante per te. Il secondo motivo, è se hai un grande interesse nell’imparare e conoscere un tema caldo e sempre attuale: i diritti umani sono sempre in costante mutazione, ed abbiamo bisogno di persone preparate per conoscerli, rispettarli e tutelarli.

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