Intervista: Daniela Tresconi

Per il blog oggi si presenta DANIELA TRESCONI

Daniela Tresconi nasce a La Spezia nel 1965. Vive e lavora ad Arcola, una cittadina della Vallata del Magra.

E’ dipendente di un ente pubblico e iscritta all’Ordine dei Giornalisti. Dal 1999 è Giornalista Pubblicista per  il Secolo XIX – redazione spezzina.

Fa parte dell’associazione culturale toscana “Nati per scrivere”, con la quale collabora ad iniziative per la promozione e divulgazione della cultura, tra le quali “Un libro al tramonto” rassegna letteraria viareggina.

Il suo racconto Lo spartito del diavolo, ambientato nel borgo di Trebiano (Sp), è stato pubblicato nell’antologia Juxebox, edita dall’associazione.

Il suo racconto La farfalla dorata, è stato pubblicato nell’antologia Tutta Colpa dello Zodiaco, edita dall’associazione.

Il suo racconto “Il piccolo faro” è entrato a far parte dell’antologia Sognando – edita da Panesi – realizzata per una raccolta fondi in favore delle popolazioni terremotate del Lazio.

Il suo racconto “Il viaggio”  è stato selezionato per l’Antologia “Diversi ma uguali” dell’associazione Il Cielo Capovolto di Torino


Ti sei mai cimentata in altri generi?

Mi piace moltissimo scrivere romanzi e racconti che traggano spunto da leggende o fatti storici reali ma ho scritto anche due racconti per bambini che usciranno prima di Natale per la casa editrice Npsedizioni e un racconto a tema sociale.

Il tuo autore preferito?

Diciamo che non ho un vero e proprio autore preferito, ma piuttosto alcuni generi. Mi piacciono i libri di avventura e dunque qui metterei Wilbur Smith e Marco Buticchi, gli storici con Ken Follet e i thriller. Leggo sia gli autori famosi che gli emergenti, senza alcuna distinzione. Se un libro è bello e merita non mi lascio confondere dal fatto che l’autore non sia in scuderia con qualche grande editrice.


La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?

La mia scrittura è molto asciutta e lineare, non amo le descrizioni troppo minuziose. Mi piace utilizzare lo stratagemma dei salti temporali, alternando spesso passato (intendendo proprio secoli passati) e giorni nostri. Mi piacerebbe assomigliare un poco a Dan Brown o Marco Buticchi


Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Non quanto vorrei realmente. Devo sempre ritagliarmi degli spazi soprattutto nelle ore serali. Non è facile da quantificare: ci sono giorni che scrivo per più ore e altri in cui non riesco neppure ad accendere il pc.


Come arriva l ispirazione?

Sono le persone, i luoghi o gli oggetti a scatenare l’ispirazione. Per il primo romanzo è stata la lettura di un documento in cui veniva citato il nome di un Castellano che aveva governato il borgo di Arcola nel 1300. Per il libro che uscirà nel 2019 l’ispirazione è arrivata da un quadro antico conservato in un salone parrocchiale.


Da quanto tempo scrivi?

Scrivo praticamente da sempre, solo che ho sempre scritto per me e per i miei amici. Poi nel 2016 mi hanno convinto ad inviare il mio manoscritto alle case editrici e nel 2017 è uscito in pubblicazione La linea del Destino Edito da Panesi Edizioni.

Come hai iniziato?

Fin da quando frequentavo le scuole medie ho iniziato scrivendo le sceneggiature di alcuni piccoli spettacoli teatrali per la classe o a volte durante le vacanze, per gli amici che si trovavano con me nel paese dei nonni. Ho sempre scritto anche in occasione di eventi e poi scrivo anche per lavoro.

Ti occupi di altro nella vita?

Certamente si. Non si può vivere solo di scrittura. Lavoro in un Ente pubblico occupandomi di comunicazione e rapporti con i media. Sono giornalista iscritta all’Albo e collaboro sia con Il Secolo XIX – redazione della Spezia, che con il Magazine on line L’Ordinario. Faccio parte di un’associazione culturale viareggina che si chiama Nati per scrivere che si occupa di promozione della cultura.

Stai già lavorando su qualche altro libro?


La bozza del prossimo libro è già stata inviata alla casa editrice, a breve inizieremo la fase di editing per arrivare alla pubblicazione in primavera. Anche questa volta si tratta di un romanzo di avventura e mistero in cui la storia vera, quella con la S maiuscola si intreccia con la storia narrativa. Un viaggio che comincia alla fine del 1500 in Italia per arrivare fino a Francoforte in Germania.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

E’ un mondo difficile e pieno di pescecani ma credo che affrontando le cose con obiettività si possano ottenere dei buoni risultati. Personalmente ho avuto la fortuna di incontrare una CE piccola, ma onesta e motivata, soprattutto non a pagamento. Lavoriamo insieme impegnandoci al massimo ciascuno per la propria parte. Scrivere un libro è solo un pezzo dopo serve la promozione. Le piccole case editrici fanno fatica a portare i libri nelle librerie, per questo occorre fare squadra insieme ad altri autori, senza personalismi, sostenendosi a vicenda. Con queste modalità ho venduto più di mille copie del mio primo romanzo.

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