INTERVISTA ALL’AUTRICE SABRINA COSPETTI

Ciao a tutti lettori, ho avuto il piacere di intervistare la dolcissima autrice di “BLACK WINGS” SABRINA COSPETTI (trovate qui la recensione del romanzo) !

 

BIOGRAFIA:

Sabrina Cospetti, di origine Bolognese nata il 10 gennaio del 1990. Dall’anno scorso ha intrapreso questa meravigliosa avventura con “La Ruota Edizioni”. È stata da sempre una divoratrice di libri, soprattutto di genere fantasy. A casa ha due librerie che cerca costantemente di riempire, anche se al momento è un pò ferma causa lavoro mamma a tempo pieno…
Ha partecipato anche ad un corso di scrittura creativa organizzato dalla casa editrice “Tempo al Libro” e, sempre con loro, ha pubblicato un racconto breve, “La strega di fuoco”, all’interno della raccolta “Sconosciuti volti d’autunno”. “Black Wings. Il richiamo delle tenebre” è per il momento il suo primo romanzo.


INTERVISTA

Ciao Sabrina e benvenuta nella sezione “interviste” di Only books lover, è un piacere averti qui! Ora dicci, cosa si prova ad avere tra le mani il proprio romanzo, come ti senti?

Grazie infinite per avermi dedicato questo spazietto nel tuo blog. Cosa si prova? Un’emozione fantastica! Le gioie, i pianti, la paura di non farcela e la soddisfazione di essere riuscita a scrivere un libro, sono tutti racchiusi in una sola volta, proprio in quell’emozione. É bellissimo!

Il tuo è un genere di libro particolare, un Urban fantasy. Raccontaci un pò le difficolta che hai incontrato (se ci sono) nell’inventare cose surreali.

Le difficoltà ci sono sempre, per quanto una persona si ritenga capace di saper fare qualcosa, quando poi ti metti davvero davanti ad un pc o ad un foglio bianco, tutto cambia in un istante. Soprattutto quando vuoi portare in un luogo reale il paranormale, ma a mio favore posso dire di aver scelto una location che già di suo ha per me qualcosa di magico e ho avuto solo qualche difficoltà a collocare “l’entrata” per gli Inferi. Per il resto mi è venuto tutto abbastanza naturale, era come se mi trovassi ancora a Edimburgo quando scrivevo e vedessi le cose formarsi coi miei stessi occhi, come se tutto fosse vero.

Ti piacerebbe scrivere anche dei generi diversi oppure pensi di continuare su questa linea?
A dire la verità ho già qualcosa in mente. Da bambina scribacchiavo e mi piacerebbe riportare agli albori quelle vecchie storie di fate e di elfi e farne magari un libro per bambini o ragazzi. Ma sono ancora in alto mare, almeno finché non finirò la saga di Black Wings.
Ad oggi, quale personaggio di BLACK WINGS ti appartiene di più e quale invece odi?
Mi sono sempre sentita molto Dafne, le sue paure, le sue passioni e la sua testardaggine convivono nella mia testa tutti i giorni. Ma ritrovandomi ad aver scritto il secondo libro, mi sono sentita molto vicina a Chris, al suo lottare incessante per amore. Un personaggio che non smetterò mai di odiare, fin da quando l’ho creato, sarà per sempre Devon.
Da dove hai tratto l’ispirazione, per scrivere un Fantasy ci vuole molta immaginazione, hai mai pensato che ciò che stavi scrivendo non avesse senso?
Sì, ci sono state tante volte rileggendolo mi dicevo fra me e me “Ma che cavolo ho appena scritto? Non sta né in cielo né in terra!”, così ho sempre cercato di rimediare e cercare di rendere il più verosimile tutto quanto. Non dico di aver fatto un lavoro perfetto, ne sono consapevole, la perfezione non esiste, ma sono contenta di quello che la mia testolina è riuscita a tirare fuori.
So che sei mamma di una bellissima bambina a cui hai dedicato questo libro, pensi che lei sia stata fonte di ispirazione mentre la portavi in grembo? Sicuramente sarà orgogliosa della sua mamma!
In verità questo libro l’ho scritto molti anni prima di essere mamma, quando ero solo una ragazza appena uscita da scuola con tanti sogni nel cassetto, ma il fatto che fossi incinta quando lo abbiamo editato io e la Casa Editrice, mi ha spronata ancora di più ad andare avanti e tutto quello che ho ottenuto ad oggi, va soprattutto a lei, che è la mia forza nella vita di tutti i giorni. La mia esistenza non sarebbe la stessa cosa senza Dafne, tutto l’entusiasmo che ricevo dai lettori lo dedico a lei, mentre le critiche costruttive le tengo per me, per migliorarmi e dare il meglio in quello che scrivo. E sì, spero davvero che un giorno, quando sarà grande, possa essere orgogliosa della sua pazza mamma che la ama infinitamente.
Da quanto tempo scrivi? Hai mai pensato di smettere?
Come anticipato, fin da bambina la mia mente sfarfallava già, io sono sempre stata amante del mistero e soprattutto della magia. Posso trovarmi in un qualsiasi posto che è più forte di me, la mia testa inizia già ad elaborare una possibile storia che potrebbe innescarsi il quel momento. Adesso da mamma devo dire che faccio davvero fatica a trovare il tempo per scrivere, il mio tempo lo dedico soprattutto a Dafne ma spero di non perdere mai la voglia di farlo e cercherò di non accantonarlo come ho fatto col disegno.
Descrivi con un aggettivo il tuo libro.
Misterioso.
Black Wings non è un libro fatto e finito ma so che ci sarà un seguito. Qualche anticipazione sul secondo volume? Senza ovviamente spoilerare troppo.
Questa è una domanda che mi fanno in molti, la cosa che posso sicuramente dire è che troverete una Dafne molto “diversa”.
Ti ritieni soddisfatta del successo del tuo libro?
Per essere un’autrice emergente devo dire che i riscontri positivi al momento hanno superato di molto le critiche negative, non mi vergogno affatto di dire che ad alcune persone non sia piaciuto il mio libro e penso assolutamente che sia una cosa normale. I gusti sono personali, ma a chi è riuscito a farsi trasportare davvero da Black Wings mi da la forza e il coraggio di addentrarmi nella giungla della scrittura, perché si mira sempre più in alto, giusto?
Cosa ti aspetti dal secondo?
Mi piacerebbe ribaltare il giudizio di chi non ha apprezzato il primo e sbalordirlo. Ho raggruppato tutti i consigli che mi sono stati dati e ho cercato di metterli in atto. Al tempo stesso spero di riuscire ad appassionare come la prima volta anche chi ha amato Il richiamo delle tenebre, questo senza ombra di dubbio.
Un consiglio a chi vorrebbe intraprendere il tuo genere di scrittura? Il primo consiglio che si da di solito è di leggere tanto, io stessa l’ho fatto per tanto tempo, ma quello che mi sento di consigliare davvero è di dare libero sfogo a quello che si ha nella propria testa, senza stare troppo a pensare Piacerà o non piacerà? perché se almeno non ci si prova, non si potrà mai sapere se quella tua storia sarebbe potuta andare bene o no. Soprattutto, quando si ha la possibilità, bisognerebbe scrivere con passione e ispirazione, le cose che vengono fuori in quei momenti sono sempre le più belle e di non cercare la fama e il denaro, il mondo è pieno di scrittori famosi, non sarebbe più bello distinguersi un po’ da loro? Anche perché in tutti i casi non è semplice diventare Tolkien o la Clare, ne sono sempre stata consapevole.
L’intervista termina qui, grazie di cuore per il tuo tempo e un grosso in bocca al lupo per i tuoi prossimi scritti !
Grazie ancora di tutto Arianna!

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