Intervista all’autrice Mariantonietta Tornello

Intervista all’autrice Mariantonietta Tornello, l’autrice ha scritto “L’oscurità del bianco”, attualmente disponibile in crowdpublishing presso Letteratura Alternativa Edizioni.

TRAMA

L’oscurità del bianco narra la storia di alcuni giovani adulti che si trovano ad affrontare le difficoltà esistenziali transitorie della crescita e della maturazione, tormentati da quel malessere che è tipico dei ragazzi, ma con la grinta e quella determinazione straordinaria di chi cerca il proprio posto nel mondo.
Così, come in trincea, gli “emerging adulthood” indossano la loro armatura e comprendono che l’unione fa davvero la forza, e, insieme, formano una squadra vincente sotto la guida attenta e premurosa di Rita, nonna di Valeria: Valeria Morali fa parte del gruppo ed è un avvocato alle prime armi, decisa e combattiva sul lavoro ma altrettanto fragile e ansiosa nella vita che trova conforto solo tra le braccia di sua nonna.
L’esistenza dei ragazzi sembra finalmente consolidarsi regalando loro una pseudo-stabilità… Ma la vita, si sa, è sempre imprevedibile e pronta a stravolgerci con accadimenti sorprendenti e inattesi; gli incauti giovani si troveranno a fronteggiare circostanze inquietanti e apparentemente inspiegabili. Il passato tornerà prepotentemente a bussare alla loro porta. Riusciranno a cavarsela e a preservare il loro futuro?

INTERVISTA

 Ciao e benvenuta su onlybookslover.it.
Parlaci del tuo libro “L’OSCURITÀ DEL BIANCO”!

• Come è arrivata l’idea? 

L’idea nasce da una mia necessità, quella di guardarmi dentro, di conoscermi ed affrontare un percorso molto introspettivo di cui inizialmente non conoscevo la meta; la trama si è sviluppata mentre scoprivo la mia parte “oscura” durante questo percorso e le parole uscivano quasi “da sole” dalla penna.

• Ci spieghi come è nato il titolo? È arrivato prima o dopo la stesura? Richiama la storia?

Forse il titolo è stata la parte più difficile da scrivere, è cambiato almeno una ventina di volte da quando ho iniziato a scrivere la storia. Mi piace giocare molto con le parole e con i loro contrasti da cui possono nascere  nuovi punti di vista e riflessioni. “L’Oscurità del bianco” rappresenta per me l’essere umano nella sua totale complessità: credo che ognuno di noi abbia una parte “pura” che amiamo mostrare ed una “oscura”, non necessariamente intesa come “malvagia” ma semplicemente limitante o che comunque non ci piace o ci spaventa. Il concetto racchiuso nel titolo è richiamato nella storia attraverso il percorso di vita di ogni personaggio.

• C’è un evento nel libro che hai particolarmente amato scrivere?

Sicuramente la parte che ho amato scrivere di più è la premessa per il lettore che è una sorta di confessione ma anche un invito alla non omologazione, alla conoscenza e all’accettazione di ogni lato di se e una celebrazione della diversità e della paura che si trasforma in opportunità. La premessa invita il lettore a percorrere un viaggio interiore proprio come ho fatto io durante la stesura. Il capitolo che mi è piaciuto scrivere di più è “Reunion” perché rappresenta il punto di contatto tra il presente ed il passato.

• Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?

In questa storia vengono trattati diversi argomenti quali l’ansia sociale, la precarietà, la paura ma anche il concetto di accoglienza e anti-fragilità. L’intenzione del libro è invitare il lettore a non avere paura dei propri limiti che altro non sono se non opportunità. Non bisogna mai omologarsi ma essere fieri delle proprie peculiarità, frutto di esperienza ma soprattutto di istinto.

• Questo è il tuo primo libro? Che emozioni hai provato dopo aver messo la parola “FINE”?

No, L’Oscurità del bianco non è il mio primo libro: durante il primo Lock Down ho scritto “Prigioniera della Mente” (come dicevo mi piace giocare con le parole), un noir che aveva appunto lo scopo di farmi evadere da una realtà difficile da accettare.

Ricordo di aver terminato L’Oscurità del bianco in una calda serata estiva guardando il mare, coperto da un meraviglioso cielo stellato e ho pensato che non ci potesse essere atmosfera e luogo migliore per “terminare questo viaggio”.

• Come sta andando la tua avventura in Crowdpublishing?Quanto è fondamentale il sostegno dei lettori per te? 

Sono contenta di questa scelta in quanto credo nella meritocrazia e questo mi sembra un buon modo per dimostrare se un libro vale o meno. Mi rendo anche conto che è un tipo di campagna purtroppo ancora poco conosciuta in Italia. Il sostegno dei lettori è essenziale, non per le vendite, ma per il confronto che amo.

• Un autore/autrice che ti sta particolarmente a cuore e perché.

Wulf Dorn, decisamente! Ho divorato tutti i suoi libri trovandoli veramente eccezionali. Ve ne sono comunque molti altri… La parte di me più intima invece ama Oscar Wild per il suo capolavoro Il ritratto di Dorian Gray (che ho bisogno di rileggere più volte durante l’anno); mentre la parte più estrosa di me ama Italo Calvino e le sue Cosmicomiche (che consiglio vivamente)

• Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

L’Oscurità del Bianco è un libro particolare, che permette al lettore di fare davvero un bel viaggio all’interno del proprio essere. Tratta tematiche attuali, ma in modo chiaro e diretto. Il lettore può facilmente immedesimarsi in alcuni aspetti dei personaggi e magari nel loro vissuto. C’è poi un risvolto inaspettato che non delude.

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